Antonino Canavacciuolo, lo chef del Ristorante Hotel Villa Crespi di Orta San Giulio diventato il quarto giudice di Masterchef, ha aperto Cannavacciuolo Café & Bistrot, un café-restaurant più informale dove si può gustare l’alta cucina a prezzi più abbordabili. Nel locale, che si snoda su tre piani negli spazi ottocenteschi collegati al foyer dello storico Teatro Coccia nel centro di Novara, convivono anime diverse. Al piano terra nel bistrot con grandi vetrate, soffitti alti, pavimento in onice, lungo bancone e cucina a vista sono proposti piatti veloci low cost anche con servizio take away dalle 7 del mattino fino a mezzanotte. Il design dell’interno, pur avendo un’atmosfera informale, conserva un sofisticato carattere vintage chic con elementi in legno, ferro e ottone, tavoli in resina con sedie di stili diversi. Il salotto raccolto sul mezzanino mette in connessione il bistrot con il ristorante all’ultimo piano con terrazza. Anche qui viene declinato lo stesso stile raffinato e retrò: l’ambiente, illuminato da eleganti lampade in ferro e vetro, è di nuovo caratterizzato dall’accostamento di sedie e poltrone diverse, una particolarità che rende l’atmosfera più domestica facendo sentire gli ospiti come se fossero a casa loro.
Sull’onda del trend del vintage, il team creativo di Diesel ha disegnato per Moroso Overdyed, una sedia e una poltroncina dal sofisticato sapore retrò. Su una base di tondino di acciaio piegato sono assemblati schienale, seduta e braccioli (solo nel caso della lounge chair) in multistrato di frassino tinto all’anilina con una particolare tecnica ad “effetto stracciato” che enfatizza l’aspetto vissuto. Le due sedute Overdyed si accompagnano con un tavolino trattato con la stessa tecnica manuale.
Anche Restart Milano propone una coppia di sedute (sedia e poltroncina) che reinterpretano il design anni ’50. La particolarità delle sedute 40 + 10 è la presenza del bracciolo su un solo lato. Anche in questo caso la struttura è in tondino metallico ma lo schienale e la seduta sono imbottiti e rivestiti in tessuto.
La collezione Classic Lamps nasce dalla passione per i lampadari vintage italiani degli anni ’50 e ’60. Psykea ne riprende fedelmente le forme e i colori ma li realizza con prestazioni contemporanee in fatto di sicurezza ed efficienza. La produzione avviene in una vetreria toscana dove gli artigiani sanno ancora soffiare il vetro a quattro strati come si faceva una volta.
Con la collezione Neverending Glory andiamo indietro in un’altra epoca. I designer Jan Plecháč e Henry Wielgus hanno disegnato i pezzi della collezione riprendendo in chiave contemporanea le sagome opulente dei chandelier di cinque famosissimi teatri: La Scala di Milano, il Palais Garnier di Parigi, il Metropolitan Opera di New York, il Teatro Bolshoi di Mosca e il Estates Theater di Praga. La collezione è prodotta da Lasvit, un’azienda che mette insieme elevate capacità artigianali nella lavorazione del vetro di Boemia con le tecnologie più attuali.
Il bellissimo intervento di ristrutturazione di questo vecchio fienile in Borgogna è firmato Josephine Gintzburger. Nell’ampio e luminosissimo volume interno che conserva tutto il suo fascino tradizionale, le grandi travi e le capriate in legno a vista creano un piacevolissimo contrasto con la pavimentazione in cemento e la passerella in rete metallica che collega i soppalchi della zona notte. L’arredamento è un mix di stili con pezzi contemporanei e vintage che rispecchia il gusto eclettico e la grande capacità della interior designer francese di far convivere il vecchio con il nuovo. Molto particolare il grande bancone cucina in cemento che prosegue con un lungo tavolo in legno di recupero.
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