Il design giapponese ha sempre qualcosa di concettuale, magico e poetico.
Queste qualità derivano dalla profondità della cultura orientale ma anche dalla continua ricerca di nuove espressioni grazie alle sperimentazioni di nuove tecnologie.
I vasi da fiori Disguise progettati dallo studio di design we+ si rivelano in tutta la loro particolarità quando nello spazio c’è poca luce.
I contenitori sferici sono realizzati modellando strati di resina semitrasparente con una tecnica simile alla tornitura.
In questo modo si genera una particolare texture caratterizzata da piccole imperfezioni.
Le increspature dell’acqua illuminate all’interno dei vasi emanano dei suggestivi giochi di riflessi.
Lo studio we+ di Tokyo fa design sperimentando le potenzialità dei nuovi materiali e delle tecnologie non convenzionali.
We+ fondato nel 2013 da Toshiya Hayashi e Hokuto Ando si dedica a progetti di product e graphic design e allo sviluppo di installazioni.
Il vaso Plan Big creato dal designer francese Sébastien Cordoleani per la maison d’édition Moustache è un oggetto poetico e affascinante. Il design decisamente inconsueto rivisita in modo molto creativo la classica forma dei vasi per i classici mazzi di fiori.
Più che a un vaso infatti Plan Big assomiglia a un laghetto in miniatura: il velo d’acqua trattenuto dalle sponde basse crea una superficie specchiata che evoca pace e tranquillità.
La quantità d’acqua è quella appena sufficiente per mantenere in vita dei tralci oppure, semplicemente un fiore che, come piccoli alberelli e cespugli fioriti, si riflettono sul pelo dell’acqua. Un’immagine delicata che richiama i temi delle filosofie orientali.
Il vaso Plan Big è realizzato in ceramica smaltata ed è proposto in diverse colorazioni.
Sébastien Cordoleani vive e lavora fra Barcellona, Aix en Provence e Parigi. All’inizio della sua carriera ha collaborato con grandi gruppi del lusso e poi come designer per Andrée Putmann. Nel 2006 nello studio Cordoleani&Fontana collabora con marchi come Ricard, Audi e la Manufacture de Sèvres e successivamente apre uno studio tutto suo curando progetti per Ligne Roset, Gandia Blasco, Moustache e altri.
I vasi da fiori di Octaevo non sono fatti di ceramica o di vetro ma di carta… ovviamente resistente all’acqua. La forma, bombata al centro e svasata in alto, è quella tipica dei vasi e le grafiche riprendono i motivi a colori pieni dell’arte ceramica del Mediterraneo. Al di là dell’originalità e del costo contenuto, i vasi in carta di Octaevo hanno anche il vantaggio di occupare pochissimo spazio quando non li si utilizza: i vasi infatti vengono venduti stesi in una confezione piatta. Le due facce di carta waterproof ritagliata che compongono il vaso sono assemblate con una cucitura a vista.
Se volete fare un regalo originale, i vasi da fiori di Octaevo possono essere senz’altro un’idea interessante.
L’atelier Octaevo ha sede a Barcellona. Il suo direttore creativo, il graphic designer Marcel Baer, ha ereditato la passione per i viaggi e per il mare Mediterraneo dai suoi genitori. Accanto a questa passione Marcel Baer ha sempre avuto una vera e propria ossessione per gli articoli di cancelleria. Il brand Octaevo, oltre ai vasi di carta, produce infatti una vasta serie di taccuini, agende, quaderni e segnalibri, tutti decorati con grafiche a colori vivaci che evocano la solarità e la cultura dei Paesi Mediterranei.
Scarabee di Jean-Baptiste Fastrez è un vaso che nasce già a pezzi. Seguendo un principio costruttivo che ricorda la morfologia di un insetto, il vaso è costituito da due elementi che si integrano perfettamente uno dentro l’altro e che sono tenuti insieme da una fascia elastica. Lo “scudo” frontale ha i colori cangianti e iridescenti di uno scarabeo mentre il retro con il corpo del vaso è in ceramica smaltata.