Nell’arredamento l’accostamento del cristallo con il legno dà sempre luogo ad un risultato estetico di forte impatto. Una forza che deriva dalla profonda differenza di questi due materiali: uno – il cristallo – prodotto dall’uomo, freddo nei toni e perfetto nel taglio, puro nella trasparenza e leggero (solo in apparenza!). L’altro – il legno – creato dalla natura, caldo nelle sfumature, massiccio e sempre bello proprio perché imperfetto.
Non è un caso quindi che, quando si tratta di creare un tavolo, questo abbinamento così contrastante sia sempre vincente.
Anche il design del nuovo tavolo Artik di Domitalia gioca sul contrasto materico del cristallo e del legno ma, a differenza di molti altri tavoli, lo fa invertendo la funzione degli “elementi”: il cristallo sostiene, il legno fa da piano. Un piano con i bordi irregolari e volutamente segnato dal tempo che, in linea con le attuali tendenze del riuso, sembra recuperato da un cantiere edilizio.
Artik è proposto in due misure e con piano in legno in tinta chiara o scura.
Sulla scia del successo ottenuto dalla Mad Chair di Marcel Wanders presentata da Poliform nel 2013, il design della poltrona viene declinato in una vera e propria collezione che comprende poltrone alte e basse, chaise longue, sedie, tavolo e tavolini. Il comune denominatore dei pezzi che compongono la collezione sono le linee curve e generose e i piedini di spessore minimo che già contraddistinguevano la Mad Chair. Lo stile non conformista di Marcel Wandres diventa particolarmente evidente nell’asimmetria che connota molte sedute della collezione: lo schienale a linea ondulata che sbilancia l’equilibrio formale diventa il segno “anomalo” che conferisce grande riconoscibilità alla chaise longue. Nella poltrona Mad King invece l’asimmetria è giocata ai lati dell’alto schienale con l’assenza di uno dei braccioli. Grazie a questo gioco asimmetrico fatto di linee ondulate, il design che rievoca le forme delle classiche poltrone si trasforma in modo inconsueto e creativo per dare vita ad una collezione dalla personalità molto forte.
Al Salone del Mobile 2016 di Milano che si terrà dal 12 al 17 aprile, anche quest’anno le novità di Kartell saranno numerose. Il comune denominatore è la ricerca di nuovi design e la sperimentazione sui materiali. Qui presentiamo alcune delle novità Kartell in anteprima:
Segni particolari: come suggerisce il nome, l’ampiezza molto generosa sottolineata da forme rettilinee e grandi cuscini. Il divano Largo è un 3 posti maxi che appoggia su una solida struttura in policarbonato. I particolari tessuti danno quel tocco in più.
Segni particolari: la base a razze caratterizzata da un design fluido che viene enfatizzata dalla filante plasticità del policarbonato trasparente giocato con un brillante abbinamento cromatico. Il tavolo Sir Gio va ad arricchire la famiglia Aunts&Uncles.
Segni particolari: l’evidente contrasto fra il disegno deciso e spiccatamente geometrico della struttura e le curvature morbide del foglio trasparente che costituisce la seduta. I materiali diversi con cui sono realizzate la base e la seduta mette in evidenza ancor più questo forte contrasto formale.
Al prossimo Salone del Mobile di Milano, Knoll celebrerà il centenario dalla nascita di Harry Bertoia presentando la mitica poltroncina Bertoia Diamond in versione placcata oro 18 carati. Non è un caso che Knoll abbia scelto questa preziosa finitura: Bertoia infatti, quando creò la seduta Diamond, la immaginò proprio così, placcata oro. Il grande maestro del design, che nel corso della sua attività si dedicò moltissimo anche alla scultura, aveva una predilezione per questa brillante finitura: molte delle sculture sonore della sua innovativa collezione Sonambient furono proprio realizzate con finitura oro.
Accanto alla poltroncina Bertoia Diamond Gold, sempre in versione con finitura in oro 18 carati, sarà presentata anche la collezione di arredi che l’architetto Warren Platner disegnò per Knoll nel 1966. Anche Platner originariamente aveva pensato alla finitura oro per la poltrona, la poltroncina, lo sgabello, i tavoli e l’Easy Chair con poggiapiedi che componevano la sua collezione, ma a quell’epoca questa opzione non fu tecnologicamente possibile. I pezzi della collezione furono quindi realizzati con finitura prima in acciaio nichelato e poi in bronzo. La forma degli arredi che ricorda i covoni di grano riflette la passione di Platner per la decorazione, un approccio originale nell’epoca modernista che privilegiava invece un design minimal ed essenziale.