La collaborazione fra Jaime Hayon e Nodus inizia con “Afghan Folklore” e “Japanese Folklore”, due tappeti arazzo che interpretano in modo contemporaneo i motivi della tradizione afgana e giapponese. Con un delicato intreccio in colori tenui fatto di linee sottili, volti umani, animali e oggetti tipici, gli arazzi raccontano storie e personaggi tratti dalle ricche tradizioni popolari di questi due affascinanti Paesi. I tappeti sono realizzati con tecniche di tessiture miste.
Body Building è una originale collezione di arredi che prende a prestito le forme degli attrezzi da palestra. L’attenta scelta dei materiali e la grande cura dedicata nella costruzione artigianale dei pezzi della collezione evoca un provocatorio paragone che mette in guardia dagli eccessi maniacali di alcuni assidui frequentatori dei centri fitness, ossessionati dalla propria immagine e dalla cura del proprio corpo. Rompendo gli schemi che governano il rapporto fra forma e funzione, gli anelli illuminandosi diventano lampade, il cavallo si trasforma in una panca… e così via fino a formare una completa “attrezzatura da salotto”. Una collezione che piacerà sicuramente a chi alla fatica fisica in palestra preferisce il sano ozio in salotto: l’attrezzatura ginnica c’è, ma è comoda e non fa sudare. Body Building nasce da un’idea del designer Alberto Biagetti e dell’artista Laura Baldassari di Atelier Biagetti.
Erbamatta è un progetto fuori dal comune perché mette insieme due mondi che raramente si intrecciano così strettamente: la musica e il design. Il progetto Erbamatta nasce da un’idea di Lorenzo Palmeri, un musicista/designer che ha già al suo attivo molte iniziative nei due campi realizzate grazie a prestigiose collaborazioni con altri musicisti e aziende nell’ambito del design. L’iniziativa molto ricca di contenuti vede sul fronte musicale l’uscita del nuovo album di Palmeri ma anche numerosi eventi live fra cui il concerto della rivista Interni per l’apertura del prossimo Salone del Mobile nel cortile d’onore dell’università Statale di Milano e l’evento di chiusura del Milano Design Film Festival. Sul fronte del design invece Palmeri ha creato per l’occasione alcuni prodotti per aziende come Stone Italiana, Jannelli&Volpi e Nodus. Proprio per quest’ultima azienda, Palmeri ha disegnato i due tappeti Centocchio e Tarassaco di cui pubblichiamo qui le foto. Realizzati in lana tibetana e annodati a mano in Nepal, i due tappeti riprendono le forme e i colori delle piante selvatiche che crescono spontaneamente non solo nei campi ma anche nelle città ovunque riescono a trovare un po’ di spazio nelle aiuole, sui marciapiedi e fra le rotaie dei tram.
Ogni due anni la Grand Place di Bruxelles si veste con un immenso e coloratissimo tappeto fatto tutto di fiori. L’edizione di quest’anno di “Tappeto di Fiori” che si terrà dal 14 al 17 agosto celebra un cinquantennio di immigrazione e integrazione turca a Bruxelles. Il soggetto scelto per questa occasione è il kilim, uno dei simboli più noti della cultura e dell’artigianato anatolico. La piazza con i suoi meravigliosi palazzi storici, che sarà teatro di una grande festa di musica multietnica, farà da sfondo alla scenografica composizione di 1.800 mq allestita con 750.000 begonie in sole 4 ore da centinaia di maestri giardinieri. Il primo Tappeto di Fiori venne realizzato nel 1971 dall’architetto Etienne Stautemans che fu in seguito invitato a realizzare composizioni simili in Europa e nel mondo. Le Fiandre, dove la passione per le begonie è una tradizione consolidata, sono il maggior esportatore mondiale di bulbi, che vengono inviati in tutta l’Europa, il Giappone e gli Stati Uniti.
Un modo di utilizzare i colori che dà risultati eleganti che non annoiano nel tempo è sceglierne uno e declinarlo nelle sue diverse tonalità. Lo si può fare in tante maniere, ad esempio scegliendo arredi che giocano con le sfumature come la poltroncina Nuance di Luca Nichetto per Casamania, realizzata con un fine lavoro di tappezzeria manuale che sfrutta anche gli scampoli di scarto dei tessuti.
Oppure con il tappeto Parquet di Ora-Ïto per Stepevi in tante gradazioni di colore componibili in formato a piacere.
O ancora con Endless di Ligne Roset, un paravento composto da 5 pannelli in tre alternative multicolori: nero/grigio, verde e ametista.
Ma a proposito di nuance non si può non citare la meravigliosa cassettiera Stack di Shay Alkalay per Established & Sons di cui ha già parlato il precedente post “Cassettiere multicolore“.
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