Comby della designer Federica Bubani è una famiglia di oggetti “strettamente imparentati” i cui membri svolgono ciascuno una sua funzione: sono una luce declinata in lampada da tavolo, abat-jour o lampada da scrivania ma anche uno specchio da tavolo e una alzatina. Dal punto di vista formale e materico, proprio come in una famiglia, tutti gli oggetti hanno “caratteri somatici” simili che danno però vita a personalità individuali ben distinte. Sono tutti fatti di ferro, ceramica e legno, hanno tutti una passione per la geometria e amano la vita nomade: i manici in ferro di diversa grandezza facilitano lo spostamento, le basi in legno di rovere cambiano assetto ma sono tutte uguali, i coni in terra bianca smaltata variano nel diametro. Sembra complicato… ma nella famiglia Comby tutti vanno d’accordo!
L’insolita collezione di sei specchi dal titolo “Gli Specchi di Dioniso” fu creata per Glas da Ettore Sottsass, ispirato forse dalla lettura della tragedia greca di Euripide. Il gioco di tasselli colorati di varie forme geometriche racconta lo spirito libero e la personalità poliedrica di Sottsass, artista eclettico che in sessanta anni di carriera ha spaziato dall’architettura al design, dalla pittura alla scultura e alla fotografia, dalla creazione di gioielli alla progettazione di manufatti in ceramica e in vetro. Si appassionò al Razionalismo, allo Spazialismo, al Movimento Arte Concreta e alla cultura Pop e fu uno dei fondatori del gruppo Memphis. Il carattere ironico e fortemente creativo dei suoi arredi rivoluzionò la progettazione del mobile e le sue macchine da scrivere progettate per Olivetti vinsero il Compasso d’oro nel 1970.
Avete voglia di decorare tutta la parete ma l’ambiente è piccolo? Una soluzione che a me piace molto in questi casi è creare una composizione utilizzando tanti specchi. La riflessione moltiplicherà lo spazio facendolo sembrare più ampio. Bellissimo ad esempio l’effetto della composizione mostrata nella foto qui sopra creata con le diverse dimensioni di Stars di Tarcisio Colzani per Porada. Questo specchio con cornice in frassino ha un supporto che, staccandolo leggermente dalla parete, crea delle belle ombre con la luce radente. Un altro specchio di Porada perfetto per fare composizioni è Mix di Carlo Ballabio perché proposto in varie forme belle da combinare insieme. Se invece preferite utilizzare un solo specchio, date un’occhiata a Giolo di Opera Design sempre per Porada: mi piace molto per la sua forma irregolare sottolineata da una cornice importante in noce canaletto. In questo modo creerete l’illusione che al di là del muro ci sia un altro ambiente.
Porta scorrevole rotonda.
Libreria Big Jim di Ellips Design.
Poltrona della collezione Bubble Rock di Living Divani.
Strap Mirror di Hay in metallo verniciato a polvere e fascia in silicone.
Vasca da bagno in Corian Marina di Planit.
E’ molto bella l’idea della foto con la moltitudine di specchi rotondi con cornici diverse, come se degli oblò bucassero la parete. Sul tema della moltiplicazione degli specchi rotondi partiamo da quello singolo molto minimale di Hay, lo Strap Mirror in metallo e silicone. Lo Specchio della linea di complementi d’arredo di Glass Project prodotta da Vetraria Pescini sovrappone invece due forme tonde. Infine per moltiplicare il tondo a piacere c’è Pacco Round di Deknudt Mirrors, uno specchio a moduli componibili.
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