Simon Legald ha disegnato per Normann Copenhagen la nuova serie di lampade Phantom.
Un nome che in italiano significa “fantasma” e che è decisamente appropriato visto il design delle sospensioni.
Per realizzare le lampade, attorno allo scheletro di acciaio viene spruzzata una speciale resina elastica semitrasparente a trama fitta.
Il volume color avorio segnato dalle linee della struttura metallica sembra un lampadario classico fasciato come un baco da seta nel suo bozzolo.
La serie Phantom comprende tre versioni in forme e dimensioni diverse.
Le lampade emanano una luce diffusa morbida e calda.
Fondata nel 1999 da Jan Andersen e Poul Madsen, Normann Copenhagen propone arredamento, lampade, prodotti tessili e accessori per la casa.
Negli anni il catalogo dell’azienda danese si è ampliato costantemente.
I prodotti, caratterizzati da un design semplice e contemporaneo, sono venduti in 80 Paesi e hanno ottenuto più di 80 premi di design.
Nuove lampade Phantom di Normann Copenhagen
Per le sue dimensioni generose Windmills più che un pouf si potrebbe definire una seduta/isola. Per disegnare il pouf Constance Guisset si è ispirata ai colori che appaiono quando le pale di un mulino ruotano veloci. L’idea della rotazione è evocata anche dall’ondulazione della superficie del pouf creata dall’altezza diversificata di ogni spicchio. Ai tre diametri e alle nove varianti di colore tono su tono si aggiunge la versione multi cromatica. Wildmills è prodotto da La Cividina.
Anche il pouf Circus di Simon Legald per Normann Copenhagen è caratterizzato da un disegno a spicchi. In questo caso però la forma è più squadrata, il volume è più compatto e gli spicchi nei colori tono su tono scendono avvolgendo la seduta. Circus reinterpreta i cuscini tradizionali marocchini.
Fino agli anni ’70 il carrello era un accessorio molto presente nelle case. Probabilmente perché, essendo spesso la cucina e la sala da pranzo due locali separati, era necessario trasportare l’occorrente per apparecchiare la tavola da un posto all’altro. Oggi questi piccoli arredi con le ruote sono tornati di moda. In questo post ne presentiamo tre, tutti caratterizzati da un design molto semplice e fresco. Mai Tai di Odosdesign per Punt (foto sopra) è davvero essenziale: due vassoi sono sorretti da un telaio in legno con ruote. I vassoi che possono essere estratti ed utilizzati separatamente rendono questo piccolo carrello molto funzionale e adatto a tanti diversi utilizzi.
Block Table di Simon Legald per Normann Copenhagen sembra “parente” di Mai Tai. In questo caso i due piani di appoggio sono trapassati da quattro montanti simili a bastoni che proseguendo verso l’alto creano quattro pratici manici per muovere il carrello in tutte le direzioni. Block Table è un pratico coffee/tea table che può essere utilizzato anche in salotto, come comodino di fianco al letto o nella camera dei bambini.
Cart del designer Bao-Nghi Droste si ispira ai classici carrelli utilizzati una volta per servire il tè. Ha un design semplice che ricorda quello dei carrellini con cui giocano i bambini. E’ formato da una scatola in legno con gli angoli arrotondati che racchiude due vani chiusi, uno più grande che aperto funziona da piano di appoggio e uno più piccolo dove possono essere riposti oggetti più minuti. Il telaio a tre gambe composto da esili tubi di acciaio verniciati a polvere è dotato di due grandi ruote in legno. Per muoverlo c’è un semplice manico in legno.
Il motivo a rilievo che decora le ante della credenza Alba di Pinch si ispira alle tecniche scultoree in gesso della metà del secolo. Ha due cassetti nel vano centrale e ripiani nei due vani laterali.
Kabino disegnata da Simon Legald per Normann Copenhagen è una credenza dal disegno semplice e asimmetrico con ante bianche o grigie. Il motivo a forature che muove la superficie di una delle ante scorrevoli ha anche la funzione di permettere l’utilizzo del comando della TV anche ad ante chiuse.
La madia Code di Zaven per Miniforms è caratterizzata da un motivo a rigature orizzontali e verticali che enfatizza la ripartizione delle ante e contrasta con la linea del basamento tagliato a 45°. La struttura è di mdf colorato in pasta.
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Per disegnare il portacandele Double Mikaela Dörfel si è ispirata al sinuoso movimento di una coppia che danza.
Meno romantica l’ispirazione del designer danese Simon Legald che per disegnare i candelieri Lumberjack ha preso spunto dai taglialegna. I candelieri sono infatti intagliati da un unico pezzo di legno cilindrico tornito. Lumberjack è prodotto da Normann Copenhagen.
Geometrico ed essenziale, il portacandele Bugia di Enrico Cesana + Meme Lab per Meme Design è una forma leggera di metallo disponibile in tanti colori vivaci.
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