Anche se non si direbbe, l’arredamento ritratto in queste immagini non è stato progettato recentemente.
Si tratta infatti di una realizzazione degli anni ’50 che porta la firma del grande maestro Le Corbusier.
All’inizio degli anni ’50 l’architetto Lucio Costa fu incaricato dal governo brasiliano di progettare la Maison du Brésil nella città universitaria internazionale di Parigi.
In fase di realizzazione l’architetto chiamò a collaborare Le Corbusier.
Il maestro apportò delle modifiche e alla fine firmò il progetto dell’edificio che venne inaugurato nel ’59.
Per progettare gli interni, Le Corbusier si avvalse della collaborazione di Charlotte Perriand.
Nella stanza l’armadio era stato concepito dal grande maestro per suddividere l’ingresso e il blocco sanitario dalla zona letto studio.
Per ottimizzare lo spazio disponibile, Charlotte Perriand rese questo arredo più funzionale trasformandolo in un elemento contenitivo fruibile da più lati.
Il letto dal design minimale venne realizzato con un pianale in legno massello su cui si appoggiava direttamente il materasso e un cuscino a rullo.
La dotazione della stanza venne completata con una libreria/lavagna a muro e un tavolo scrittoio.
Inoltre venne inserito un elemento a scatola chiamato Tabouret posizionabile sia in orizzontale che in verticale per funzionare sia da sgabello che da tavolino.
Questo arredo semplicissimo molto curato nei dettagli e realizzato in massello di rovere tinto naturale, presenta un incastro a coda di rondine sugli spigoli.
Le aperture allungate sui lati facilitano lo spostamento dell’arredo.
Dopo quasi sessanta anni è incredibile come gli arredi coordinati della stanza progettata da Le Corbusier siano ancora straordinariamente attuali !
Il brand Cassina riedita fedelmente la famiglia di arredi LC della stanza di Le Corbusier nella collezione I Maestri.
Camera d’autore firmata Le Corbusier
In qualsiasi casa è molto utile creare un piccolo angolo studio per lavorare.
In questo articolo presentiamo tre scrittoi molto diversi l’uno dall’altro.
Ai cultori del design firmato dai grandi maestri, proponiamo AJ52 Society Table, una elegante scrivania disegnata niente meno che da Arne Jacobsen.
AJ52 Society Table fu creato nel 1952 appositamente per i nuovi uffici di New York della American-Scandinavian Foundation.
L’arredo è composto da scrivania, lampada, mensola e cassettiera “legati” insieme dal tondino metallico che forma anche le gambe.
Il piano della scrivania in legno massello è rivestito in pelle che si apre agli angoli per mostrare l’innesto delle gambe.
La mensola “aerea” in legno ha due scomparti con lati in vetro, la lampada è in acciaio inox satinato e la cassettiera “appesa” sotto al piano riprende l’essenza della mensola.
L’immagine di AJ52 Society Table è leggera e molto raffinata grazie al mix di materiali tecnici e freddi scaldati dalla presenza del legno.
AJ52 Society Table fa parte del catalogo di Carl Hansen & Son.
Se preferite un design contemporaneo valorizzato da un sofisticato gusto artigianale, probabilmente vi piacerà Pivot di SEM (Spotti Edizioni Milano), un nuovo scrittoio che è stato presentato all’ultima edizione della Milano Design Week.
Lo scrittoio disegnato da Giacomo Moor fa parte della collezione Pivot composta anche da libreria, consolle angolare e free standing, contenitore e tavolo basso.
Il design asciutto e grafico dello scrittoio gioca sui sofisticati contrasti materici dell’olmo fossile e delle acidature blu, azzurre, rosse e verdi dell’ottone di superficie realizzate in esclusiva per la collezione Pivot da Fonderia Battaglia.
Le aperture dei contenitori presentano un inaspettato sistema pivotante integrato nella struttura metallica.
Infine chi ama le linee minimaliste e la leggerezza estetica del cristallo può scegliere lo scrittoio della collezione Diapositive disegnata da Ronan & Erwan Bouroullec per Glas Italia.
Oltre allo scrittoio la serie comprende una panca, un divanetto e una piccola libreria, tutti realizzati in cristallo extralight stratificato e termosaldato, con elementi in massello frassino naturale o rovere moro fissati alle estremità delle spalle portanti.
Gli arredi della collezione sono proposti da Glas Italia in versione monocromatica in vetro trasparente nelle finiture extralight, grigio chiaro, grigio scuro, lilla o arancio o in versione bicromatica.
I piani degli scrittoi, disponibili anche con foro passacavi, sono completati da un pannello di legno frassino naturale o rovere moro.
Scrittoi d’autore per arredare l’home office
Gli arredi di Federico Peri sono originali e molto interessanti.
L’approccio eclettico del designer mette insieme ispirazioni e ingredienti che sembrerebbero antitetici ma che nei suoi progetti si sposano con armonia.
Federico Peri racconta che il nonno aveva un’azienda che produceva scaffalature.
L’ispirazione per molti dei progetti nasce da questi ricordi.
Infatti lo Scaffale d’arte è una scrivania che rivisita lo scaffale industriale trasformandolo in un arredo nobile.
Questo esercizio non ha nulla a che fare con la forma che resta semplice e rettilinea ma si risolve grazie al raffinato abbinamento di materiali come la pelle, il legno e l’ottone.
Lo Scaffale d’arte è un arredo industrial/retrò con una forte personalità.
Le forature dei montanti della struttura in ottone diventano un motivo decorativo che si sposa con il decoro geometrico del piano in legno effetto tessuto.
La lampada è in ottone come la struttura e i ripiani a sbalzo che sono sostenuti da cinghie di cuoio.
Lo Scaffale d’arte di Federico Peri è un’isola operativa che svolge diverse funzioni.
La multifunzionalità insieme all’esclusività del “fatto a mano” sono caratteristiche che si ritrovano anche in altri pezzi di Federico Peri.
Federico Peri ha studiato all’università di Firenze e allo IED, poi ha ottenuto una borsa di studio al Dena Foundation for Contemporary Art di Parigi.
Attualmente lavora nello studio Vudafieri Saverino Partners e parallelamente si dedica alla progettazione di arredi, interni e installazioni.
I suoi arredi sono esposti e distribuiti in esclusiva dalla galleria Nilufar di Milano.
Semplice e funzionale, lo scrittoio Collector è caratterizzato da un design basato sul rigore e sulla simmetria: i due elementi laterali ancorati ad una struttura a ponte in metallo creano un piacevole equilibrio visivo. Lo scrittoio Collector è un sistema razionale che permette configurazioni diverse a seconda delle specifiche esigenze: grazie al facile sistema di aggancio, la struttura metallica può essere dotata di volumi con cassetti, contenitori, pannelli interni e piani di lavoro, tutti realizzati in essenza di melo.
Sobrio ed essenziale ma sicuramente non banale soprattutto grazie alla presenza della pregiata essenza lignea dai toni delicatamente sfumati, Collector è una sintesi fra high tech, modernariato e industrial: per questo si inserisce perfettamente in ambienti di stili diversi, connotandoli con un tocco di sofisticata modernità.
Lo scrittoio Collector è prodotto da Porro.
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