A Londra lo studio West Architecture ha trasformato gli spazi di una ex chiesa metodista in una casa/studio. La decorazione total white dell’interno e l’arredamento molto essenziale conserva anche dopo l’intervento un’atmosfera suggestiva e ascetica che trasmette tranquilla serenità. Nello spazio tutto aperto e a doppia altezza è stato inserito un soppalco costruito in legno compensato di betulla che ospita la zona notte. La struttura del soppalco è formata da una fitta orditura di travi ed è ancorata alle murature e al tetto con tiranti di acciaio a vista. La scala è un nastro sospeso di acciaio piegato non trattato.
Nello stato di Victoria, all’estremità sud-orientale dell’Australia, lo studio Maynard Architects ha ristrutturato un’abitazione aumentandone i mq. La superficie addizionale è stata ricavata costruendo un nuovo volume distaccato dall’edificio originario e posto nell’area meglio esposta del lotto. La costruzione ha volutamente un aspetto grezzo e non finito da cantiere in corso, con strutture lasciate a vista e materiali che sembrano posati in modo provvisorio sul terreno. I due edifici, quello vecchio e quello nuovo, sono collegati da una sorta di grande navata quasi completamente aperta, caratterizzata da una sequenza di pilastri e capriate che riprendono la sagoma dei corpi chiusi. Questo spazio integra in modo singolare il giardino nella casa permettendo ai proprietari di vivere sempre dentro e fuori. Una soluzione adatta al clima della zona che anche in inverno non arriva mai alle temperature a cui siamo abituati in Europa. L’abitazione è dotata di pareti scorrevoli e serramenti pieghevoli o basculanti che permettono di aprire gli spazi sull’esterno. Tutto l’edificio è stato progettato per rispondere a criteri di sostenibilità e risparmio energetico. Nella zona giorno un volume in legno dai toni biondi integra armadi, spazi contenitivi, cucina ed elettrodomestici.
Questo appartamento in un edificio d’epoca a Valencia è stato ristrutturato e arredato dallo Studiomontañana degli architetti Vicente Montañana e Francisca Casans. L’arredamento dell’interno è un mix di elementi di design contemporaneo e pezzi di design classico firmati da Achille Castiglioni, Jean Prouve e Gio Ponti. Per preservare lo stile e il sapore antico dell’epoca di costruzione dell’edificio, alcuni elementi dell’interno sono stati ripristinati come erano in origine. Questi particolari creano un contrasto elegante e piacevolmente rilassante con la modernità degli arredi. La distribuzione degli spazi è quella degli appartamenti di una volta: l’atrio di ingresso dà accesso a due zone separate, la zona giorno più conviviale e pubblica e la zona notte più riservata e protetta. La pavimentazione in listoni di legno continua in tutto l’appartamento. I toni caldi e naturali dei tessuti e dei materiali che caratterizzano l’ambiente sono interrotti dal colore nero delle porte interne ripreso dalla decorazione di una murature e dall’azzurro dell’armadiatura che fa da sfondo al bancone della cucina.
Lo studio olandese di architettura Hilberink Bosch Architecten ha convertito un vecchio garage con facciata in mattoni in un grande spazio da utilizzare in parte come abitazione e in parte come ufficio. L’ambiente è articolato su tre livelli tutti open space. Al piano terra, ai lati del passo carraio, sono visibili attraverso pareti finestrate due ambienti di lavoro. Si accede quindi ad un grande atrio centrale a tutta altezza, illuminato dalla luce naturale che entra dalle falde del tetto vetrate sorrette da capriate metalliche. Attraverso un grande portale costruito con un originale patchwork di vecchie porte e ante in legno e vetro, dall’atrio si accede alla zona pranzo che guarda sull’ampio giardino retrostante. Il primo piano è costituito da una grande balconata che si sviluppa sui quattro lati dello spazio. Sulla balconata sono presenti delle zone living arredate con pezzi di design, modernariato e oggetti di recupero. Gli altri ambienti abitativi sono ospitati nella mansarda. La varietà di stili e colori e l’eclettica composizione dell’arredamento realizzato con elementi molto diversi mischiati con grande fantasia e creatività rende tutto l’ambiente caldo, familiare ed estremamente accogliente.
In un edificio anni Venti nel centro di Milano lo studio Nomade Architettura ha ristrutturato un appartamento mettendone in risalto i particolari d’epoca in un’atmosfera total white. Il progetto, che rivisita in modo attuale lo stile classico, ha reso visibilmente comunicanti gli spazi della casa compatibilmente con la struttura delle murature portanti dell’edificio. Nella libreria su misura che riveste un’intera parete del salotto è stato integrato un camino in marmo Portoro sormontato da uno specchio-tv in cornice dorata. I toni grigio scuri delle venature del marmo emergono nel candore dell’ambiente e creano un contrasto con il rosso acceso dei divani. Anche la cucina è stata studiata secondo un gusto classico: la pavimentazione è stata realizzata con una miscela di marmi diversi in modo da ricreare il disegno del parquet ottocentesco presente nel resto dell’appartamento mentre l’arredamento riprende la tradizione delle antiche cucine delle ville fiorentine. Un lampadario in cristallo di Boemia completa l’ambientazione. La camera da letto che comunica direttamente con il soggiorno e il bagno è caratterizzata da una particolare seduta a doppio schienale rivestita in velluto turchese. Una boiserie bianca ritmata da cornici riveste le pareti dell’ampio bagno illuminato da un lampadario di Murano e dotato di grande doccia interamente rivestita in marmo di Carrara come la pavimentazione. Lo studio Nomade Architettura fondato da Selina Bertola ha sede a Milano e cura progetti di interior design che riguardano spazi abitativi e commerciali.