Si può voler ristrutturare casa perché è obsoleta o perché la si è appena acquistata e quindi le si vuole dare la forma e la struttura che desideriamo.
O anche semplicemente perché, dopo tanti anni, si ha voglia di un cambiamento radicale.
A prescindere dalle motivazioni per cui si prende questa decisione, ristrutturare casa è sempre un impegno che richiede molta energia e molta attenzione lungo tutte le fasi del percorso.
Dopo aver approvato il progetto della ristrutturazione, un passo molto delicato è la scelta dell’impresa edile.
In questa fase è utile richiedere diversi preventivi e vagliare con molta attenzione tutte le proposte.
Il costo è sicuramente uno degli elementi principali sul quale tutti basiamo la nostra decisione, ma non vanno trascurati molti altri fattori.
Primo fra tutti la serietà e la competenza dei professionisti a cui ci affideremo, ma anche la tempistica e i materiali proposti.
Se state per effettuare una ristrutturazione Bolzano o in qualche altra città, in questo articolo troverete delle informazioni che potrebbero interessarvi.
Nell’ambito del progetto di ristrutturazione, la decisione fondamentale è ovviamente la divisione degli ambienti.
Per una stessa casa ci sono infinite soluzioni, quindi saper scegliere il progetto che ottimizza meglio lo spazio disponibile e che si adatta di più alle proprie esigenze è di fondamentale importanza.
Che sia l’abitazione in cui risiediamo o anche solo una casa per le vacanze, la distribuzione degli spazi deve essere quella giusta.
In fase di ristrutturazione è fondamentale stabilire se gli impianti devono essere rifatti oppure se è sufficiente rivederli.
Questi interventi possono far aumentare i costi del nostro preventivo ma valutare lo stato di tutti gli impianti, la loro adeguatezza alle normative vigenti e la qualità dei materiali per decidere su quali intervenire evita la possibilità che in futuro, a opera terminata, ci si trovi a dover nuovamente effettuare lavori a causa di una perdita o di un malfunzionamento.
Questi sono gli ambienti dove il lavoro è più delicato: qui, oltre alla muratura e alla pavimentazione, sono da prevedere interventi di impiantistica più rilevanti, soprattutto per quanto riguarda la parte idraulica.
Inoltre dovranno essere scelti i sanitari e le piastrelle.
Principalmente per le strutture destinate ad un uso pubblico (negozi, bar, ristoranti, uffici ecc.) c’è la necessità, comunque sempre consigliata, di adeguare la struttura per consentire l’accesso anche alle persone disabili.
Al momento della tinteggiatura bisognerà scegliere con attenzione il colore per i vari ambienti della casa.
In questa fase è sempre bene informarsi e farsi consigliare da professionisti del settore per la scelta dei prodotti da utilizzare:
una più elevata qualità spesso coincide con un costo maggiore ma ciò si traduce in un risultato migliore, con una maggiore durata, resistenza nel tempo o lavabilità delle pareti, impermeabilizzazione più efficace e quindi minor rischio di insorgenza di macchie di umidità.
Anche se apparentemente si tratta di una fase successiva, è decisamente meglio decidere già in fase di progetto e contestualmente alla ristrutturazione, quali mobili e arredi inserire.
In questo modo gli spazi e le murature saranno esattamente quelli adatti ad accogliere l’arredamento che preferiamo e gli ambienti risulteranno più armoniosi e funzionali.
Sarebbe un peccato accorgersi a lavori ultimati che il mobile che ci serviva o il divano che ci piaceva non ci stanno per la mancanza di qualche centimetro.
Come affrontare la ristrutturazione della propria casa
Come anticipato nell’articolo del 4 ottobre, concludiamo oggi la serie di articoli su come affrontare una ristrutturazione.
Speriamo che i nostri consigli vi saranno utili!
La selezione dell’impresa edile è uno dei passi più delicati di una ristrutturazione.
Quindi pensateci bene prima di imbarcarvi in questa avventura da soli, senza l’aiuto di un interior designer.
Sulla base del progetto da voi approvato, il professionista redigerà un progetto esecutivo chiaramente “leggibile” per gli addetti ai lavori.
Il progetto conterrà tutta la documentazione necessaria per non lasciare spazio alle interpretazioni personali delle imprese (ad esempio, planimetrie quotate e arredate, schemi impianti ecc.).
Inoltre l’interior designer redigerà il “capitolato”, un documento tecnico che contiene la descrizione di tutte le lavorazioni da realizzare, dalle demolizioni fino alle rifinizioni finali.
Nel documento saranno anche indicate le tipologie e i metri quadri occorrenti dei materiali scelti (ad esempio i rivestimenti murari e le pavimentazioni, il numero di punti luce e prese elettriche…).
Questo documento è molto utile per chiedere i preventivi alle imprese.
Infatti alle imprese coinvolte occorre fornire delle informazioni esaustive ed omogenee per poter ottenere dei preventivi confrontabili.
Inoltre, sappiate che quando si affida l’incarico, l’impresa è tenuta a consegnarvi una serie di documenti attestanti il rispetto delle disposizioni in merito alla idoneità tecnico-prefessionale della ditta, alla sicurezza e alla tutela dei lavoratori.
Ricordatevi che è un grosso errore scegliere l’impresa basandosi esclusivamente sull’aspetto economico.
Ciò che conta non è il prezzo ma il rapporto qualità/prezzo!
All’inizio la vostra priorità vi sembrerà spendere il meno possibile, ma presto scoprirete che quando si sceglie una impresa ci sono molti altri fattori da considerare.
Se avete scelto solo in base al prezzo, come minimo probabilmente non sarete soddisfatti del risultato.
Rischierete di andare incontro a molti problemi a causa dei lavori fatti al risparmio e, spendendo di più per risolverli, supererete il budget che vi eravate prefissati.
Nel corso dei lavori, l’impresa farà molte domande alle quali è necessario rispondere in tempi molto brevi.
Se non si è in grado di farlo prontamente, si rischia di perdere tempo e soldi a causa di una sospensione dei lavori.
Per evitare di dare risposte sotto pressione, è meglio prevenire le domande fornendo all’impresa informazioni complete prima dell’inizio dei lavori.
Inoltre, senza addentrarci qui sulla normativa in merito, tenete conto che, se i lavori sono stati regolarmente appaltati con la firma di un contratto, l’impresa è tenuta per legge a rispondere di eventuali problematiche anche dopo la fine dei lavori (garanzia sui lavori di ristrutturazione).
Se avete scelto un’impresa seria e affidabile le questioni saranno risolte, in caso contrario… chissà!!
E per concludere… non dimenticate mai che una ristrutturazione fatta bene aumenterà sensibilmente il valore del vostro immobile!!
Ristrutturazione #5 : come scegliere l’impresa edile
Come promesso nel post del 1° ottobre, in questo articolo completiamo la lista degli errori da non fare in una ristrutturazione.
Nel prossimo articolo che sarà online l’8 ottobre parleremo di come scegliere l’impresa edile.
Se traslocate da una casa precedente e quindi avete già l’arredamento, un altro errore frequente è voler a tutti i costi riutilizzare tutto nella nuova casa, compresi magari anche i quadri e gli oggetti decorativi.
Non bisogna certo sprecare o comprare tutto nuovo… ma attenzione: far ruotare tutto il progetto della vostra nuova casa intorno a qualcosa di vecchio potrebbe rischiare di compromettere il risultato finale.
Se avete un tavolo o un mobile, dei quadri o una collezione di oggetti a cui tenete particolarmente, ricordatevi di farlo presente al vostro interior designer all’inizio del progetto e sentite ciò che ne pensa.
Sarà suo compito trovare la soluzione più adeguata per integrare bene questi oggetti nel nuovo spazio.
La serietà, la qualità e la competenza hanno un grande valore che nel corso dei lavori vi apparirà evidente.
Ben presto vi renderete conto dell’impegno, della dedizione e delle ore di lavoro che l’interior designer deve dedicare al vostro progetto per gestirlo bene dalla A alla Z.
Ciò che conta quindi non è il prezzo, ma il rapporto qualità/prezzo.
Scegliete i professionisti anche sulla base di come si sono presentati, di quanta attenzione vi hanno dedicato già nella prima fase di contatto e della qualità dei progetti da loro già realizzati.
E non ultimo fatevi guidare dal feeling che avete percepito quando li avete conosciuti.
La buona notizia è che, stando attenti a questi aspetti, quando incontrerete l’interior designer giusto per voi, lo saprete riconoscere!
Terminiamo la lista degli errori da non fare in una ristrutturazione con un errore molto comune.
Non basta che il progetto vi piaccia, deve essere anche in linea con le normative.
Le leggi in materia edilizia sono molte e difficili da interpretare.
Per questo molte persone sono tentate di aggirarle ma ricordatevi che fare abusi non è mai una buona idea.
Le normative non solo danno indicazioni su come dovrà essere sviluppato il progetto ma implicano tutta una serie di adempimenti e pratiche da presentare prima, durante e dopo lo svolgimento dei lavori.
Nel prossimo articolo che sarà online l’ 8 ottobre parleremo di come scegliere l’impresa edile.
Ristrutturazione #4 : errori da non fare in una ristrutturazione
Come promesso nel post pubblicato il 24 settembre, oggi pubblichiamo il secondo articolo della serie.
Il prossimo articolo della serie sarà online il 1° ottobre e parleremo degli errori da non fare quando si ristruttura casa.
Come in campo medico scegliete lo specialista giusto per il problema che vi assilla, così anche per una ristrutturazione o per arredare casa conviene orientarsi verso la giusta professionalità.
La materia è talmente vasta e variegata che non è detto che un architetto che progetta edifici bellissimi sia ugualmente bravo a progettare interni.
Un architetto e un interior designer hanno competenze e sensibilità diverse.
Quindi in caso di ristrutturazione o arredamento è meglio affidarsi a chi è specializzato in questo tipo di progetti.
Scegliere l’interior designer giusto per il vostro progetto è una fase delicata perché occorre stabilire con il professionista un’affinità su molti piani.
Perché si crei un rapporto di fiducia, bisogna essere sulla stessa lunghezza d’onda, anche nella relazione personale.
Il professionista deve avere la capacità di ascoltare e di mettersi nei vostri panni.
Dedicate quindi un po’ di tempo per conoscerlo e per trasmettergli le vostre esigenze e i vostri gusti.
Diffidate di chi la fa troppo semplice, di chi vi dà risposte e preventivi al buio senza chiedervi nessuna informazione o di chi vi prospetta solo i lati positivi senza mettervi al corrente anche delle criticità o degli aspetti meno “divertenti”.
Tenete conto che per quanto empatico sia il professionista, per metterlo in grado di fare bene il suo lavoro dovrete dargli le informazioni necessarie.
Spesso ricevo delle mail molto stringate dove, a fronte solamente della metratura della casa, mi si chiede il compenso per il progetto e il costo della ristrutturazione.
E’ evidente che con questa sola informazione, è impossibile dare una risposta seria e attendibile.
quando andate ad acquistare un paio di scarpe non vi limitate a chiederne un tipo qualunque ma direte al commesso il vostro numero, il colore e lo stile che desiderate (elegante o sportivo, con tacco oppure basse…), oppure gli mostrerete direttamente un paio di scarpe esposte nella vetrina.
Se si rompe l’auto, difficilmente il meccanico vi dirà al telefono il costo della riparazione senza avere informazioni.
Sicuramente vi chiederà di portare l’auto in officina perché lui possa valutare l’entità del danno.
Ritornando quindi al tema ” come scegliere un interior designer “, visto che ristrutturare una casa è decisamente più complesso e oneroso che comprare un paio di scarpe, al professionista dovrete fornire alcune informazioni.
Tranquilli… non è necessario che voi forniate una relazione completa al professionista su tutti questi aspetti!
Basta semplicemente fissare un incontro e un sopralluogo sul posto e sarà il professionista a valutare con voi tutti questi aspetti.
Il sopraluogo sul posto è un momento fondamentale per il professionista perché l’architettura di interni non è solo un’attività tecnica che si fa con il cervello ma è anche (ed è questo il suo bello!) un atto creativo che coinvolge il cuore e l’istinto.
Entrare per la prima volta in una casa è, per chi ama come me questo lavoro, un momento indispensabile ed entusiasmante perché visualizzo come la casa potrà venire e le idee cominciano ad arrivare.
Per quanto riguarda gli aspetti “intangibili” come lo stile del progetto, l’interior designer vi aiuterà ad esprimerli, sottoponendovi dei “materiali di stimolo” che vi aiuteranno a chiarirvi le idee.
La serietà, la qualità e la competenza hanno un grande valore che nel corso dei lavori vi apparirà evidente.
Ben presto vi renderete conto dell’impegno, della dedizione e delle ore di lavoro che il professionista deve dedicare al vostro progetto per gestirlo bene dalla A alla Z.
Ciò che conta quindi non è il prezzo, ma il rapporto qualità/prezzo.
Scegliete i professionisti anche sulla base di come si sono presentati, di quanta attenzione vi hanno dedicato già nella prima fase di contatto e della qualità dei progetti già da loro realizzati.
E non ultimo fatevi guidare dal feeling che avete percepito quando li avete conosciuti.
La buona notizia è che, stando attenti a questi aspetti, quando incontrerete quello giusto per voi lo saprete riconoscere!
Nel prossimo articolo della serie che sarà online il 1° ottobre parleremo degli errori da non fare quando si ristruttura casa.
Tornate a leggerci!
Ristrutturazione #2 : come scegliere un interior designer
Con questo articolo inauguriamo una serie di post che speriamo siano utili a chi deve ristrutturare una nuova casa.
Il prossimo articolo della serie verrà pubblicato il 27 settembre. Tornate a leggerci!
Ristrutturare la casa è da molte persone considerato un grande stress… ed è vero!!
La ristrutturazione è un’operazione complessa e articolata che necessita di molto tempo ed energia.
Il percorso comprende numerose fasi:
Nonostante la complessità di tutto il processo e lo sforzo economico messo in campo, molte persone decidono ancora di fare da sé, senza ricorrere all’aiuto di un professionista.
Una decisione di cui spesso ci si pente lungo il percorso perché, quando si affronta una ristrutturazione, i problemi in corso d’opera sono all’ordine del giorno.
In molti altri settori professionali, anche per questioni di poco conto, non ci si sognerebbe mai di fare da soli.
Sorprende quindi che nel caso di un tema complicato e molto oneroso come la ristrutturazione di una casa non tutti si affidino ad un professionista.
Bisogna sfatare questo “mito”: ricorrere a un interior designer non è un lusso riservato a chi ha elevate risorse economiche e vuole una “casa di design”.
E’ una scelta che si rivela premiante per tutti, in termini di stress ma anche sul piano economico perché si fanno le scelte corrette evitando gli errori.
Se decidete di fare da soli, dovrete essere pronti a far fronte in prima persona a tutti gli aspetti che un progetto di ristrutturazione comporta.
E per procedere nel modo giusto dovrete farvi una “cultura” in un ambito che non è il vostro.
Affidandovi a un interior designer avrete un unico interlocutore esperto che coordinerà per voi tutte le fasi del progetto e le diverse professionalità che contribuiscono alla sua realizzazione.
E soprattutto non sottrarrete tempo a tutti gli altri vostri impegni.
Nei prossimi articoli approfondiremo ulteriormente l’argomento. Il prossimo articolo della serie verrà pubblicato il 27 settembre. Tornate a leggerci!
Ristrutturazione #1 : perché conviene rivolgersi a un interior designer