La progettazione di interni, specialmente quando si tratta di spazi pubblici, non è solo un esercizio di stile.
In questi ambienti l’estetica, che viene sempre più spesso interpretata in modo innovativo e contemporaneo, deve coniugarsi con molti altri fattori che riguardano il comfort e la funzionalità degli spazi, nel rispetto delle severe normative di igiene e sicurezza.
Ecco perché i migliori risultati si possono ottenere solo con l’impiego di materiali all’avanguardia che, oltre ad influire sulla percezione dei colori e dei volumi, sono anche capaci di aumentare la piacevolezza, il comfort e la pulizia degli ambienti.
In tal senso la scelta della pavimentazione risulta cruciale.
La gomma è attualmente uno dei materiali preferiti dai progettisti di spazi pubblici perché, essendo bello da vedere, incontra le attuali tendenze del design adattandosi molto bene alla realizzazione di soluzioni ad alto impatto, moderne e originali.
Inoltre, rispetto ad altri tipi di materiali per pavimentazioni, la gomma ha tutta una serie di caratteristiche che la rendono perfetta ad ambienti come scuole, ospedali, stazioni, aeroporti, musei, uffici e mezzi di trasporto.
Le pavimentazioni in gomma infatti permettono di realizzare un rivestimento continuo, impermeabile e ampiamente personalizzabile. Inoltre sono durevoli e migliorano le caratteristiche acustiche, anche quando si tratta di grandi superfici.
I pavimenti in gomma moderni e di design che ha realizzato Artigo sono un valido esempio di queste realizzazioni.
Grazie a una solida esperienza e a una speciale tecnologia, questa azienda offre una vasta gamma di soluzioni per rivestire spazi “ad alto tasso di frequentazione”.
Le pavimentazioni in gomma si inseriscono nella categoria dei pavimenti resilienti e, in contrapposizione con i pavimenti duri, sono apprezzate per il fatto di essere leggere, elastiche e flessibili.
La principale caratteristica di un pavimento resiliente è quella di riuscire ad assorbire una sollecitazione – temporanea ed esterna – attraverso una deformazione. Conclusa la sollecitazione, la superficie in gomma riprende la sua forma iniziale.
Rispetto ad altri tipi di rivestimenti, il pavimento in gomma assicura una copertura continua e, grazie alla sua flessibilità, nel punto di incontro tra il muro e la pavimentazione permette di creare le cosiddette “sgusce di raccordo”.
Questi accorgimenti facilitano la pulizia, il lavaggio e l’igienizzazione dello spazio anche in quei punti che con gli altri tipi di pavimentazione sono più difficili da raggiungere.
La pavimentazione in gomma è estremamente durevole. L’elevata resistenza sia all’abrasione che all’usura è l’aspetto che la rende davvero perfetta all’impiego in contesti molto trafficati.
L’adozione di un corretto sistema di manutenzione, che comporta una pulizia giornaliera e di routine delle superfici, senza dubbio diminuisce la necessità di interventi sulla pavimentazione.
La riduzione del rumore da calpestio negli spazi pubblici (ad esempio gli ospedali e le scuole) è uno dei punti critici della progettazione.
Questo elemento è molto importante anche nel caso degli uffici, dove la silenziosità dell’ambiente favorisce la concentrazione.
Il livello di comfort che i pavimenti in gomma offrono in questo senso è molto elevato.
Nella progettazione degli spazi di lavoro la nuova concezione olistica mette l’accento sull’importanza della percezione di ciò che ci circonda, nel contesto di una cultura che considera le componenti di comfort e benessere come essenziali per migliorare il rendimento di chi lavora.
Ma progettare un ufficio è anche un momento di comunicazione e la scelta di una pavimentazione in gomma Artigo garantisce senz’altro massima libertà creativa ai designer.
Pavimentazioni in gomma
In nome del lavoro di team e della condivisione, gli uffici suddivisi in stanze stanno diventando sempre più rari.
Il concetto di open space ebbe origine negli anni ’50.
Inizialmente adottato dalle grandi multinazionali, in seguito si è diffuso sempre di più anche nelle aziende medio-piccole.
E’ vero che entrambe le alternative hanno vantaggi e svantaggi, ma numerosi studi dimostrano che i grandi spazi di lavoro condivisi riducono la qualità del lavoro.
Il più grande plus dell’open space è senz’altro il contatto più vicino fra capo e dipendenti che, diminuendo la distanza psicologica, favorisce il lavoro di team, rafforza lo spirito di gruppo e stimola ognuno a svolgere al meglio la propria funzione.
Di contro nei grandi ambienti aperti la privacy è limitata e chi lavora è costretto ad una socializzazione forzata che è spesso difficile da gestire.
Il rumore continuo, le voci e le telefonate, il passaggio delle persone, le condizioni termiche e di illuminazione non sempre ideali per tutti non giovano certo al benessere e alla concentrazione.
Per quanto riguarda il rumore, alcuni studi provano che le conversazioni dei colleghi sono uno dei fattori principali di irritazione.
In particolare più che il volume delle voci, ciò che infastidisce è il contenuto semantico delle conversazioni che inevitabilmente distrae chi non è coinvolto nello scambio.
Ciò crea difficoltà di concentrazione, stanchezza precoce, irritabilità e scontentezza con un conseguente calo del rendimento e una diminuzione della qualità del lavoro.
Nonostante tutte queste considerazioni, per massimizzare l’utilizzo degli spazi e ridurre quindi i costi, le aziende adottano sempre più la soluzione open space anche quando il tipo di lavoro e la funzione svolta non richiederebbe necessariamente il lavoro in team.
Peccato che non venga considerato che il vantaggio economico viene compromesso da un calo di produttività dovuto proprio alle condizioni ambientali.
E non ultimo, che un ambiente di lavoro non ideale incide pesantemente sulla soddisfazione di chi lavora.
Per limitare i problemi negli uffici condivisi, l’open space deve essere progettato tenendo conto di molti fattori che vanno ben al di là degli aspetti estetici.
Ad esempio, le singole postazioni devono avere determinate dimensioni e devono essere rese disponibili delle zone tranquille e silenziose separate dallo spazio condiviso in cui le persone possano ricaricarsi.
Per quanto riguarda il miglioramento del comfort acustico, un’ottima soluzione è posizionare dei pannelli fonoassorbenti nell’ambiente.
A seconda delle caratteristiche specifiche dello spazio, si potranno utilizzare pannelli fonoassorbenti a soffitto, a parete e come divisori fra le scrivanie.
Questi ultimi potranno anche avere la funzione di aumentare la privacy delle postazioni.
Le immagini mostrate in questo articolo si riferiscono al progetto realizzato da Paul Crofts Studio per la sede londinese dell’agenzia pubblicitaria Fold 7.
In questo progetto sono state adottate tutte le misure per migliorare le condizioni dell’ambiente lavorativo.
Ufficio open space o ufficio suddiviso in stanze ?