Le superfici piane dell’originale poltrona Alvisilkchair della designer Asa Karner di Alvi Design sono costruite da fili di seta ecologica tesati in una cornice in quercia. L’ispirazione viene dai telai in legno della tradizione svedese. La Knotted Chair KC/1 di Marcel Wanders, inizialmente fatta artigianalmente da Droog Design, è poi stata prodotta in serie limitata da Cappellini. E’ una sedia in corda e fibra di carbonio, annodata a mano e poi indurita con un trattamento a base di resina. Così ne ha parlato Marcel Wanders: “Grazie alla Knotted Chair sono riuscito a fare una cosa a cui aspiravo da tempo: mettere insieme la tecnologia e l’artigianato. Dall’hi-tech al low-tech.” L’avvolgente Dragnet Lounge Chair del designer filippino Kenneth Cobonpue è realizzata con un filo in tessuto ritorto e avvolto intorno ad un telaio zincato. Le gambe sono in acciaio inox.
In pieno stile anni ’60, la poltrona Bubble Chair Hanging è una bolla sospesa che culla e protegge dal rumore chi la occupa. Progettata nel 1968 da Eero Aarnio, pioniere nell’uso delle materie plastiche nel design industriale, è una sfera in materiale acrilico con bordo in acciaio inox. La poltrona pensile Egg invece è prodotta in midollino naturale o tinto da Pierantonio Bonacina ed è stata disegnata da Nanna Ditzel che negli anni ’60 contribuì molto all’evoluzione del design non solo nel settore dell’arredamento. Molto più recente è invece la coloratissima poltrona sospesa che fa parte della collezione di sedute Tropicalia di Patricia Urquiola per Moroso. Fatta di fili di plastica tesi su una struttura sfaccettata in acciaio rievoca la capacità creativa del design artigianale africano.
Più che oggetti e arredi le creazioni dei fratelli Campana sono opere d’arte, visioni che riportano alla realtà del loro Paese, il Brasile dove convivono i grandi contrasti dell’estrema povertà e del progresso economico, delle grandi metropoli e delle foreste selvagge. Questi due designer decisamente atipici infatti sono artisti del riciclo e usano perlopiù materiali poveri o di uso comune come plastica, cartone, vetro, legno ma anche peluche e cordame. Le poltrone fatte di animali di peluche sono oggetti divertenti che comunicano però un messaggio serio legato alla fauna brasiliana. I Campana Brothers hanno realizzato progetti per importanti aziende internazionali fra cui Alessi, Edra e Vitra. Come tutti i loro progetti anche il loro sito è molto creativo e merita di essere visitato!
La Acapulco Chair è una seduta prodotta con materiali di riciclo che apparve sulle spiagge del Messico negli anni ’50. La B.K.F. Chair prende il nome dalle iniziali degli architetti Jorge Ferrari Hardoy, Antonio Bonet e Juan Kurchan che la disegnarono nel 1938. Derivata dalla Tripolina Chair, una sedia pieghevole introdotta all’inizio del ‘900, è nota anche come Butterfly Chair e divenne molto popolare negli Stati Uniti. La seduta Eu/phoria, progetto recente di Paola Navone per Eumenes, è un guscio prodotto in Woodstock®, un materiale “povero” in uso nel settore auto accoppiato al tessuto in fase di stampaggio. L’abbinamento della struttura in metallo verniciato con qualsiasi tessuto permette infinite varianti estetiche.
Il precursore è Sasso, la seduta del 1968 in poliuretano che fa parte della collezione I Multipli di Gufram. Su questo stesso tema oggi l’azienda francese Smarin propone Livingstones, una collezione che comprende arredi per esterni e interni fra cui pouff, divani e cuscini di varie forme e dimensioni. Una composizione di “sassi” 100% lana crea il tappeto Pebble Rug di Ksenia Movafagh per il brand norvegese 2form Design. Sempre di Ksenia Movafagh è anche il meraviglioso tappeto Sand che ricrea il movimento della sabbia sulle dune del deserto. La versione in colore azzurro è stata prodotta su richiesta per il Ministero degli Affari Esteri norvegese. Questi tappeti sono fatti a mano con materiali molto pregiati.
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