La poltrona Cloth dei designer Markus Jehs e Juergen Laub per Cassina è un nastro continuo che forma con le sue volute i supporti, lo schienale e la seduta. Lineare ed accogliente, ha struttura portante interna in vetroresina lavorata con particolari tagli e nervature, imbottitura in poliuretano espanso e ovatte in poliestere. Il rivestimento in tessuto o in pelle, in versione unita o bicolore, può essere rimosso grazie alle cerniere laterali.
MT1 di Ron Arad per Driade è una poltroncina monoblocco in plastica rotazionale adatta sia per ambienti interni che esterni con una linea scultorea e le due facce a contrasto nei colori bianco sabbia all’esterno e arancio all’interno. Della stessa famiglia, MT3 invece è una poltrona a dondolo.
Confluences di Philippe Nigro per Ligne Roset è un programma di sedute fuori dagli schemi. Gli elementi dalla forma irregolare si combinano come un puzzle permettendo una grande libertà nelle configurazioni e nelle combinazioni dei colori.
Muro di Sebastian Matta per Simon Collezione è una delle prime realizzazioni in poliuretano espanso (1965). I 5 grandi elementi sovrapponibili si trasformano all’occorrenza da scultura da parete o muro divisorio in comodo salotto.
Cabrio di Piero Lissoni per Living Divani è una poltroncina dalle linee estremamente semplici. Combinando tanti elementi come se fossero le tessere di un mosaico si possono ottenere tantissime configurazioni. Cabrio è disponibile sia nella versione per interni che per esterni.
La Pages Chair dello studio 6474 Design di Tokyo si sfoglia come un libro. Utilizzando “le pagine” come fossero cuscini si cambia il colore e l’altezza della seduta e si modifica l’imbottitura dello schienale. Due le combinazioni cromatiche, una sui toni del rosa e l’altra sui toni dell’azzurro.
La poltrona Sushi di Fernando & Humberto Campana per Edra è realizzata arrotolando strisce di tessuto di diverso spessore e stringendole poi dentro a un grande tubolare di tessuto e poliuretano elastico. Le parti lasciate libere si aprono come i petali della corolla di un fiore.
La splendida Egg Chair di Arne Jacobsen è un’icona famosissima degli anni ’50. Come una scultura la sua avvolgente forma a uovo fu prima plasmata da Jacobsen nell’argilla. Appositamente creata per l’esclusivo Royal SAS Hotel di Copenhagen, oggi è prodotta da Fritz Hansen con seduta e schienale in fibra di vetro, base girevole con 4 razze in alluminio e rivestimento in pelle o in lana di diversi colori.
Con le sue linee sinuose e affusolate la Wingback di Tom Dixon è una seduta di grande comfort che reinterpreta modernamente la forma classica delle poltrone del 18 secolo. E’ realizzata artigianalmente dalla prestigiosa manifattura tappezziera George Smith con solida struttura in legno, rivestimento in velluto e gambe in finitura naturale o laccate nero. Oltre che nella elegante versione originale in nero è proposta in ben 14 colori.
Molto più asciutta e lineare la poltrona Red Baron di Giorgio Soressi per Erba Italia è un semplice pouf circondato da un sottile schienale molto alto. In tessuto o pelle, ha struttura in metallo con molleggio a cinghie elastiche e sedile in poliuretano espanso rivestito in piuma d’oca.
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