Sulla scia del successo ottenuto dalla Mad Chair di Marcel Wanders presentata da Poliform nel 2013, il design della poltrona viene declinato in una vera e propria collezione che comprende poltrone alte e basse, chaise longue, sedie, tavolo e tavolini. Il comune denominatore dei pezzi che compongono la collezione sono le linee curve e generose e i piedini di spessore minimo che già contraddistinguevano la Mad Chair. Lo stile non conformista di Marcel Wandres diventa particolarmente evidente nell’asimmetria che connota molte sedute della collezione: lo schienale a linea ondulata che sbilancia l’equilibrio formale diventa il segno “anomalo” che conferisce grande riconoscibilità alla chaise longue. Nella poltrona Mad King invece l’asimmetria è giocata ai lati dell’alto schienale con l’assenza di uno dei braccioli. Grazie a questo gioco asimmetrico fatto di linee ondulate, il design che rievoca le forme delle classiche poltrone si trasforma in modo inconsueto e creativo per dare vita ad una collezione dalla personalità molto forte.
Al prossimo Salone del Mobile di Milano, Knoll celebrerà il centenario dalla nascita di Harry Bertoia presentando la mitica poltroncina Bertoia Diamond in versione placcata oro 18 carati. Non è un caso che Knoll abbia scelto questa preziosa finitura: Bertoia infatti, quando creò la seduta Diamond, la immaginò proprio così, placcata oro. Il grande maestro del design, che nel corso della sua attività si dedicò moltissimo anche alla scultura, aveva una predilezione per questa brillante finitura: molte delle sculture sonore della sua innovativa collezione Sonambient furono proprio realizzate con finitura oro.
Accanto alla poltroncina Bertoia Diamond Gold, sempre in versione con finitura in oro 18 carati, sarà presentata anche la collezione di arredi che l’architetto Warren Platner disegnò per Knoll nel 1966. Anche Platner originariamente aveva pensato alla finitura oro per la poltrona, la poltroncina, lo sgabello, i tavoli e l’Easy Chair con poggiapiedi che componevano la sua collezione, ma a quell’epoca questa opzione non fu tecnologicamente possibile. I pezzi della collezione furono quindi realizzati con finitura prima in acciaio nichelato e poi in bronzo. La forma degli arredi che ricorda i covoni di grano riflette la passione di Platner per la decorazione, un approccio originale nell’epoca modernista che privilegiava invece un design minimal ed essenziale.
Nel divano Pilotis di Philippe Nigro per DePadova il supporto e la scocca imbottita non sono semplicemente sovrapposti ma si integrano perfettamente l’uno dentro l’altro come i pilastri di un edificio. Le gambe inclinate in legno massello emergono dalle imbottiture e diventano un elemento che caratterizza fortemente il design creando un’immagine diversa dai soliti divani che si apprezza particolarmente quando la seduta è posta al centro dell’ambiente.
Oltre al divano a due o più posti completato dai cuscini e proposto con gambe in rovere o noce e rivestimento in tessuto o pelle, la famiglia di sedute Pilotis comprende anche la poltrona e il pouf.
Gufram – 50mo anniversario
Gufram, l’anticonformista marchio italiano che ha reso famoso il radical design, festeggia il suo 50mo anniversario con un tour intorno al mondo che vedrà i suoi pezzi protagonisti di una serie di importanti eventi. Il percorso, cominciato con la mostra Il Mercante di Nuvole negli spazi della GAM di Torino, città natale del marchio, prosegue a Miami, Chicago, Parigi, Londra e Milano.
Per l’occasione Gufram presenta alcuni dei suoi pezzi più iconici in edizioni limitate fra cui spicca una serie di soli 50 esemplari del prodotto probabilmente più noto del brand, il divano Bocca che fu creato in collaborazione con Studio65. Questa seduta pop ispirata alle labbra rosso fuoco delle dive hollywoodiane viene declinato in versione oro.
Accanto ai suoi pezzi più iconici e irriverenti, Gufram esporrà anche alcuni prodotti della collezione Functional Pop formata da progetti di più ampia tiratura adatti ad un uso domestico più tradizionale. Qui mostriamo le foto di Blow, un daybed che ricorda le tipiche forme dei materassini anni ’70, e Detecma, una seduta “incrocio” fra pouf e chaise-longue che con la sua forma tondeggiante rende omaggio ad alcune grandi scoperte nel campo della matematica.
Poltrona Womb Chair di Eero Saarinen
Eero Saarinen fu un grande sperimentatore di nuove tecniche produttive e di nuovi materiali come il legno compensato curvato e la fibra di vetro. Fu proprio con quest’ultimo materiale che Saarinen creò nel 1948 la poltrona Womb Chair stimolato da Florence Knoll che gli commissionò il progetto di una seduta in grado di garantire il massimo della comodità. La Womb Chair, sviluppata in collaborazione con un cantiere navale del New Jersey che utilizzava la fibra di vetro per la costruzione delle barche, fu concepita come un guscio accogliente: la morbidezza e le qualità ergonomiche della poltrona vennero ottenute non solo grazie alla presenza di una adeguata imbottitura ma soprattutto sfruttando la naturale elasticità di quello che all’epoca era un nuovo materiale ancora poco usato nel settore dell’arredamento. La Womb Chair ha un design fluido ed espressivo che ancora oggi è assolutamente moderno. Ecco perchè, dopo essere uscita per un certo periodo di produzione, è ritornata recentemente a far parte della collezione di arredi dell’azienda Knoll. La poltrona è accompagnata dall’elemento Ottoman ed è proposta anche in versione due posti.