Alessandra Baldereschi crea due tappeti per Nodus con due opere del ‘700 italiano.
La designer “fa atterrare sul pavimento” i due capolavori che nella loro collocazione originale decorano invece il soffitto delle architetture storiche.
La prima opera è la tela “Gloria d’Angeli“, un olio su tela realizzata da Giandomenico Tiepolo fra il 1747 e il 1749.
La tela si trova insieme ad altre opere di Giandomenico Tiepolo a Venezia, nel settecentesco oratorio del Crocifisso della chiesa di San Paolo apostolo più nota come San Polo.
Il secondo dipinto è un affresco di Sebastiano Ricci datato 1707 che si può ammirare a Firenze in una saletta di Palazzo Pitti: il “Commiato di Venere da Adone“.
I tappeti in lana realizzati in India per il brand Nodus riproducono i celebri dipinti con un effetto tridimensionale e con raffinate tonalità neutre.
Grazie alla rielaborazione digitale, la morbida superficie dei tappeti presenta tante sfumature diverse che creano un effetto pittorico e velato.
La prospettiva dei dipinti è accentuata dalla lavorazione della lana su livelli diversi.
Con i tappeti di Alessandra Baldereschi il nostro patrimonio storico e artistico entra nei salotti delle case.
Utilizzati nel contesto di un arredamento moderno questi tappeti creano un contrasto molto interessante che rende l’ambiente elegante e sofisticato.
I tappeti di Alessandra Baldereschi rendono omaggio all’arte del ‘700
La collaborazione fra Jaime Hayon e Nodus inizia con “Afghan Folklore” e “Japanese Folklore”, due tappeti arazzo che interpretano in modo contemporaneo i motivi della tradizione afgana e giapponese. Con un delicato intreccio in colori tenui fatto di linee sottili, volti umani, animali e oggetti tipici, gli arazzi raccontano storie e personaggi tratti dalle ricche tradizioni popolari di questi due affascinanti Paesi. I tappeti sono realizzati con tecniche di tessiture miste.
Erbamatta è un progetto fuori dal comune perché mette insieme due mondi che raramente si intrecciano così strettamente: la musica e il design. Il progetto Erbamatta nasce da un’idea di Lorenzo Palmeri, un musicista/designer che ha già al suo attivo molte iniziative nei due campi realizzate grazie a prestigiose collaborazioni con altri musicisti e aziende nell’ambito del design. L’iniziativa molto ricca di contenuti vede sul fronte musicale l’uscita del nuovo album di Palmeri ma anche numerosi eventi live fra cui il concerto della rivista Interni per l’apertura del prossimo Salone del Mobile nel cortile d’onore dell’università Statale di Milano e l’evento di chiusura del Milano Design Film Festival. Sul fronte del design invece Palmeri ha creato per l’occasione alcuni prodotti per aziende come Stone Italiana, Jannelli&Volpi e Nodus. Proprio per quest’ultima azienda, Palmeri ha disegnato i due tappeti Centocchio e Tarassaco di cui pubblichiamo qui le foto. Realizzati in lana tibetana e annodati a mano in Nepal, i due tappeti riprendono le forme e i colori delle piante selvatiche che crescono spontaneamente non solo nei campi ma anche nelle città ovunque riescono a trovare un po’ di spazio nelle aiuole, sui marciapiedi e fra le rotaie dei tram.
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