Insieme a tutti gli altri metalli, l’oro è una finitura tornata di moda nella decorazione degli interni, negli arredi e nelle lampade.
Ecco qui alcuni esempi.
La finitura dorata e lo schienale a forma di fiocco rendono la sedia Ribbon di Qeeboo il perfetto regalo di Natale.
Il fiocco dà una personalità femminile e romantica alla sedia che non a caso è stata disegnata da una designer donna, la slovena Nika Zupanc.
Accanto alla versione dorata, la sedia è proposta anche in nero, bianco, rosa e rosa dorato.
La sedia Ribbon è realizzata in PP-Polipropilene verniciato opaco.
Anche la lampada a sospensione Cherry è firmata dalla designer Nika Zupanc, sempre per il brand Qeeboo.
Nella versione dorata, la lampada riflette l’ambiente circostante, nella versione rossa è irresistibile e spiritosa mentre la versione nera è più elegante e sobria.
Sono dorati anche i cerchi intorno alle gambe degli sgabelli Cirque che ricordano i giocolieri del circo.
Con questa famiglia di sedute, il designer Martino Gamper fa un tributo giocoso all’icona del marchio Wiener GTV Design, l’elemento in legno curvato.
Gli anelli, oltre ad essere un elemento funzionale per la stabilità delle sedute, sono un motivo estetico molto caratterizzante che rende più dinamico il design.
Gli sgabelli possono avere cerchi con finitura ottone o verniciata in bianco.
Un’icona del design come la poltroncina Diamond Chair disegnata nel 1952 da Harry Bertoia diventa ancora più preziosa con la finitura in oro.
Il brand Knoll ha introdotto questa versione a 18k nel 2015 per celebrare il centesimo compleanno di Harry Bertoia.
Arredamento e lampade nella preziosa finitura dorata
Al prossimo Salone del Mobile che si terrà dal 4 al 9 aprile alla Fiera Milano – Rho, De Castelli presenterà Tracing Identity, un progetto interamente dedicato alla creatività al femminile.
Gli arredi che fanno parte della collezione sono infatti firmati da 7 designer tutte donne: Alessandra Baldereschi, Nathalie Dewez, Constance Guisset, Francesca Lanzavecchia, Donata Paruccini, Elena Salmistraro e Nika Zupanc.
Diverse per età, origini e approccio creativo, nel progetto le designer esplorano ognuna a modo proprio lo stesso tema… o meglio la stessa tipologia di materiali che sono l’ingrediente principale del brand De Castelli: i metalli.
I pezzi della special edition sono stati progettati dalle designer per sfatare il luogo comune che il ferro sia una materia fredda sinonimo di forza e quindi per questo più affine ad interpretazioni maschili.
Grazie all’approccio femminile gli arredi metallici che fanno parte della collezione Tracing Identity (tavoli, librerie, madie, cabinet e paraventi) acquisiscono una personalità diversa dal solito dove l’impatto estetico e la funzionalità si manifestano in linee, volumi, dettagli, lavorazioni e finiture originali.
Un esercizio che le designer hanno realizzato in collaborazione con le Officine De Castelli, impiegando le tecnologie innovative messe a disposizione dall’azienda e sfruttando l’esperienza artigianale di operai esperti nella lavorazione dei metalli.
Il risultato è una collezione che ha una spiccata vicinanza con l’arte e che intepreta in modo inedito la naturale bellezza e la versatilità d’uso dei metalli.
Il progetto Tracing Identity sarà anche raccontato in un video che rappresenterà anche dopo il Salone uno spunto di confronto con altre professionalità del mondo del design.
In queste immagini mostriamo in anteprima gli arredi del progetto Tracing Identity.
Foto prodotti Still life: Massimo Gardone