Fin da quando era ancora molto giovane, Giovanni Corvaja ha una predilezione per l’oro che va al di là della passione.
In questo metallo prezioso l’orafo percepisce una valenza magica e miracolosa che supera il suo valore intrinseco.
L’attrazione per la sperimentazione che più è complessa e più lo appassiona arriva da ciò che ha imparato dai genitori scienziati.
La ricerca non si limita ad essere formale ma è anche concettuale e intellettuale.
Le tecniche molto evolute con cui Giovanni Corvaja lavora l’oro sono il risultato di anni di sperimentazione.
Per perfezionare ogni pezzo nei più piccoli dettagli sono necessarie moltissime ore di lavoro che portano a creazioni uniche e ambiziose.
Nei Gioielli di Giovanni Corvaja l’oro sembra smaterializzarsi per acquisire una leggerezza quasi impalpabile.
In alcuni dei suoi pezzi la morbidezza dei sottili filamenti contrasta con i tratti più rigidi e geometrici delle strutture che li ingabbiano.
Giovanni Corvaja ha conseguito il Diploma di Maestro d’Arte e poi la Maturità d’Arte Applicata al Liceo Artistico Pietro Selvatico di Padova.
Nel corso degli studi ha avuto l’opportunità di apprendere dal maestro dell’arte orafa Francesco Pavan.
In seguito si è perfezionato al Royal College of Art di Londra dove ha conseguito il Master of Arts Degree nel 1992.
Ritornato a Padova ha iniziato la sua carriera nell’arte orafa e poi si è trasferito a Todi dove ha restaurato un edificio storico che è diventato il suo atelier.
I Gioielli di Giovanni Corvaja sono state esposti in tantissime gallerie e musei nel mondo e hanno ottenuto molti premi di livello internazionale.
Fondata 140 anni fa come laboratorio per fedi nuziali e ornamenti ecclesiastici, oggi Niessing è uno dei principali produttori tedeschi di gioielli contemporanei di qualità. L’oro, il platino, l’acciaio inossidabile, i diamanti e le pietre preziose sintetiche vengono lavorati mettendo insieme grandi abilità artigianali e tecnologie all’avanguardia. I disegni, sempre estremamente puliti ed essenziali, pur essendo molto contemporanei non passano mai di moda.
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Dopo essersi occupata di restauro di opere d’arte in ceramica, Claire Marfisi nel suo atelier-boutique di Vincennes si dedica alla creazione di bijoux. Utilizzando il grès e la porcellana crea dei fitti intrecci di catene formate da anelli di forma rettangolare sperimentando fino al limite le potenzialità di questi delicati materiali. Le superfici grezze e i colori neutri enfatizzano le caratteristiche estetiche naturali del materiale.
HASHTAG
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Al di là della passione per i metalli preziosi, la vera ossessione dell’artista giapponese Yuka Saito è il polipropilene. Manipolando e scaldando il materiale Yuka Saito crea con un materiale artificiale effetti simili a quelli che si potrebbero ottenere con materiali naturali. I suoi gioielli con la loro estrema leggerezza e fluidità hanno la capacità di interagire con il movimento di chi li indossa. Dopo aver lavorato come orafa ad Osaka, Yuka Saito si è specializzata a New York e in Olanda.
Per creare i suoi gioielli Renate Scholz utilizza molte tipologie di materiale. Anche lo stile delle sue creazioni è diversificato. Accanto a pezzi più classici, lineari e compatti ce ne sono altri che hanno invece una struttura complessa. Questi ultimi hanno forme molto particolari che si ispirano alla natura e che ricordano delicate infiorescenze o alghe e piccole meduse mosse dalle onde delle profondità marine.
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