Dopo il periodo del Covid, il Salone del Mobile di Milano ritorna come da tradizione a svolgersi nel mese di aprile ma, continuando l’evoluzione avviata nell’ultimo periodo, si presenta quest’anno con alcune novità.
La più saliente è sicuramente il nuovo percorso espositivo su un unico livello: gli espositori dei padiglioni superiori (8-12, 16-20) saranno ricollocati in quelli inferiori per migliorare l’esperienza di fruizione di buyer e addetti ai lavori.
La più importante fiera internazionale del design giunta alla sua 61esima edizione vanta quest’anno grandi numeri: 1.962 espositori fra cui oltre 550 giovani talenti under 35 e 27 scuole di design.
Oltre al Salone Internazionale del Mobile, l’esposizione comprenderà quest’anno anche il Salone Internazionale del Complemento d’Arredo, Workplace3.0, S.Project, il SaloneSatellite ed Euroluce.
Anche la biennale Euroluce, arrivata alla sua 31a edizione, si presenterà nei padiglioni 9-11 e 13-15 con un nuovo layout.
Lo studio milanese di architettura e ingegneria Lombardini22 che lo ha progettato si è ispirato alla spazialità dei centri urbani italiani. Euroluce 2023 si presenterà infatti come “la nuova città della luce, con un percorso ad anello irregolare, dalla forma fluida e libera”.
Il nuovo layout offre un miglior collegamento fra i quattro padiglioni, semplifica il percorso di visita rendendolo più fluido, facilita l’orientamento del visitatore e aumenta la visibilità degli espositori.
Aurore sarà il cuore di Euroluce: una grande piazza e arena per esperienze immersive e riflessive e luogo dedicato ai talk.
La 24° edizione del SaloneSatellite, lo spazio dedicato ai designer under 35 fondato da Marva Griffin nel 1998, ospiterà nei padiglioni 13-15 oltre 550 espositori. “Design Schools – Universities / BUILDING THE (IM)POSSIBLE. Process, Progress, Practice” è il tema di quest’anno.
Anche nel SaloneSatellite la disposizione degli spazi espositivi si rinnova, disponendo le 27 scuole e università lungo un anello perimetrale. E in questo contesto non mancherà il SaloneSatellite Award, giunto alla sua 12esima edizione.
Dal 18 al 23 aprile il Salone del Mobile di Milano torna con tante novità
Per gli appassionati di gioielli ottobre sarà un mese speciale.
Infatti dal 24 al 27 ottobre si terrà la prima edizione di Milano Jewelry Week, una nuova iniziativa tutta dedicata all’arte del gioiello contemporaneo.
Con 80 eventi, 350 espositori, 40 Paesi partecipanti e 1.000 gioielli, la nuova manifestazione milanese finalmente darà il giusto risalto a quest’arte che alimenta un settore in forte espansione negli ultimi anni.
Un’arte che non è ancora arrivata al grande pubblico nonostante il suo valore in termini di creatività e saper fare.
Milano Jewelry Week sarà qualcosa di diverso rispetto alle tradizionali manifestazioni del settore:
gli eventi in programma racconteranno il gioiello da diverse prospettive per coinvolgere e appassionare anche chi, pur non essendo esperto in materia, ama le cose belle e l’artigianato di qualità.
L’obiettivo è infatti rendere il tema del gioiello attraente e accessibile per un pubblico più vasto rispetto ai soli operatori del settore, mettendo in luce come quest’arte antica sia “senza tempo” e quindi sempre contemporanea.
Milano Jewelry Week sarà un viaggio nella storia, nella tecnica orafa e nelle infinite interpretazioni del gioiello, dall’avanguardia alle nuove tendenze valorizzando allo stesso tempo la tradizione.
Gli eventi in calendario saranno ospitati negli atelier di alta gioielleria, nei laboratori di arte orafa, nelle accademie, scuole, gallerie d’arte, boutique di moda e showroom di design di Milano.
Ma non solo:
ci saranno anche mostre collettive e personali, esposizioni di gallerie e scuole internazionali, workshop, performance, temporary shop e serate di premiazione.
Milano Jewelry Week è ideata e gestita da Prodes Italia, l’organizzatore di Artistar Jewels, l’evento internazionale di riferimento dedicato ai body ornament giunto alla sua settima edizione.
E’ quindi naturale che Artistar Jewels 2019 Fall Edition avrà tra le mostre collettive di Milano Jewelry Week un ruolo di rilievo, con la partecipazione di oltre 160 artisti e designer internazionali negli spazi di Palazzo Bovara in Corso Venezia 51.
Palazzo Bovara ospiterà anche altre interessanti iniziative e la Scuola Orafa Ambrosiana in via Alessandro Tadino 30 sarà eccezionalmente aperta al pubblico.
E poi in Brera e nelle altre zone centrali della città saranno davvero tanti gli indirizzi da visitare.
Per organizzare il vostro viaggio alla scoperta del gioiello contemporaneo, vi suggeriamo di dare un’occhiata al calendario degli eventi sul sito della manifestazione.
Oppure potrete informarvi sulle apposite guide che saranno distribuite dal 23 ottobre in tutta la città di Milano.
Milano Jewelry Week è una iniziativa sostenuta dal Comune di Milano attraverso il Patrocinio dell’Assessorato Economia Urbana e Lavoro Unità Moda, Design e Creatività.
Milano Jewelry Week racconta l’arte del gioiello contemporaneo
Il 5 e 6 maggio torna a Milano il bellissimo evento Open House, arrivato in questa città alla sua terza edizione.
Open House è nata a Londra nel 1992 e nel circuito Open House Worldwide sono coinvolte 37 città in tutto il mondo (in Italia partecipano all’iniziativa Roma e Torino).
La mission di Open House è promuovere il tema della città partecipata dai cittadini, favorendo il dialogo fra pubblico e privato, fra cittadinanza e impresa e accrescendo il senso di appartenenza al proprio territorio.
Open House Milano si pone come obiettivo di dare al pubblico la possibilità di riscoprire l’identità della loro città attraverso l’architettura, con la possibilità di visitare gratuitamente oltre 100 siti che normalmente non sono accessibili.
Grazie a Open House, i milanesi potranno scoprire le diverse anime della città:
quella contemporanea con le trasformazioni che ridisegnano il suo skyline ma anche quella più tradizionale e antica con la sua ricchezza artistica e culturale.
Quest’anno l’edizione milanese di Open House proporrà nuovi percorsi tematici.
Ad esempio l’itinerario dedicato al recupero delle zone periferiche e quello nei luoghi della public art che includerà anche il parco di arte pubblica Artline e Citylife.
Gli itinerari percorrono i sei sestieri che anticamente dividevano Milano: Sestiere di Porta Orientale, Romana, Ticinese, Vercellina, Nuova e Comasina.
Le aperture e le visite guidate sono possibili grazie alla rete di volontari che nella scorsa edizione sono stati oltre 300.
Dato il grande successo delle passate edizioni e all’importante contributo che l’evento offre alla promozione del patrimonio architettonico milanese, Open House propone quest’anno nuove iniziative e collaborazioni.
Living, il magazine di interiors, design e lifestyle del Corriere della Sera, proporrà l’apertura di case e studi privati che sono già stati pubblicati sull’online e sulle pagine della rivista.
La Fondazione dell’Ordine degli Architetti di Milano selezionerà alcuni itinerari di Open House che permetteranno il conferimento dei crediti formativi professionali.
L’itinerario tematico ispirato al progetto “Milano attraverso. Persone e luoghi che trasformano la città” promosso dall’ASP Golgi-Redaelli è invece dedicato ai temi della solidarietà e dell’inclusione sociale attraverso l’apertura di luoghi emblematici per l’accoglienza e il sociale.
E grazie alla collaborazione con Sofar Sound in alcune location sarà possibile partecipare a concerti dove all’esperienza contribuirà anche l’architettura.
Open House Milano è anche l’omonima associazione culturale, promotrice e organizzatrice dell’evento che si è sviluppata grazie alla volontà di un gruppo di architetti, comunicatori ed esperti di sviluppo sostenibile.
Open House Milano per scoprire la città
Se passate da Milano vi consiglio di visitare nel quadrilatero della moda “Elle Decor Grand Hotel“, l’installazione concepita da Piero Lissoni e Patricia Urquiola ospitata fino al 22 ottobre negli splendidi interni di Palazzo Morando.
L’installazione offre molti spunti di riflessione ai progettisti che si occupano di hotellerie ma presenta anche molte idee e ispirazioni che potrebbero essere declinate in una abitazione. Inoltre gli appassionati di design troveranno ambientati molte icone intramontabili e pezzi contemporanei più recenti di importanti marche dell’arredamento.
Il progetto, nato da un’idea della testata Elle Decor Italia, esplora i nuovi trend nella progettazione di interni degli alberghi, un settore in grande evoluzione che accanto agli hotel tradizionali offre ormai tante altre tipologie di ospitalità: boutique hotel, design hotel, ostelli di design e di lusso… solo per citarne alcune. Sempre più infatti chi viaggia ricerca soluzioni alternative al classico hotel che siano in grado di trasformare il soggiorno in un’esperienza indimenticabile, più ricca e inaspettata. Una ricerca di luoghi dall’identità forte che, al di là della funzionalità o del lusso fine a sé stesso, offrano l’occasione di sperimentare modi diversi e personalizzati dell’abitare, senza per questo necessariamente costare una fortuna.
Lungo il percorso nelle stanze di Palazzo Morando Piero Lissoni e Patricia Urquiola mettono in scena dei nuovi concept per l’hotellerie creando suggestivi allestimenti per tutti gli ambienti che compongono un albergo. Piero Lissoni con la sezione intitolata “Hôtel Particulier” si dedica agli spazi pubblici dell’hotel (Accueil, Fumoir, Bibliothéque, Café & Restaurant, Séjour, Jardin) dove gli arredi vengono contestualizzati in scenari fotografici a parete che riproducono facciate e interni di palazzi storici. Patricia Urquiola invece con la sezione “Stanzas” cura gli spazi più privati dell’hotel, con ambienti studiati per accogliere da 1 ospite fino a 4 o più persone. La designer spagnola, prendendo spunto dalle strofe della raccolta di poesie “Stanzas in Meditation” di Gertrude Stein e giocando sull’assonanza con la parola italiana “stanza”, presenta le sue intuizioni in “un susseguirsi di stanze come momenti sparsi di un racconto”.
“Elle Decor Grand Hotel” – Palazzo Morando, via Sant’Andrea 6, da lunedì a domenica dalle 10.00 alle 20.00, ingresso libero.
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