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Divani eleganti per salotti molto sofisticati

divano on the rocks edra

Divani eleganti per salotti molto sofisticati

In questo articolo mettiamo a confronto due divani imbottiti dall’immagine molto sofisticata.

Pur essendo molto diversi l’uno dall’altro, entrambi sono caratterizzati da una raffinata eleganza che non passa inosservata.

On the Rocks disegnato da Francesco Binfaré per Edra è un sistema componibile che accosta quattro varianti di sedute dalle linee decise a due tipologie di schienali arrotondati da posizionare a piacere.

Le composizioni ricordano le forme frastagliate delle formazioni rocciose, una somiglianza che viene esaltata dal tessuto che è progettato ispirandosi alla texture delle rocce.

divano on the rocks edra

Il divano On the Rocks è particolarmente suggestivo in centro stanza:

al volume più grande che può essere utilizzato da entrambi i fronti grazie allo schienale spostabile, possono essere accostati dei grandi pouf per costruire un “arcipelago” di sedute.

divano on the rocks edra

Con lo stesso sistema possono anche essere create delle composizioni lineari o angolari:

in quest’ultimo caso, il modulo centrale diventa una comoda chaise-longue.

Divani eleganti per salotti molto sofisticati

Il secondo divano è Audrey disegnato da Massimo Castagna per Gallotti e Radice.

Qui l’eleganza deriva dalla forma curva della seduta slanciata sui lati e fasciata da morbido velluto.

divano Audrey Gallotti e Radice

Queste caratteristiche ne fanno una interpretazione contemporanea degli eleganti sofà curvi degli anni ’50.

Lo schienale abbraccia la seduta lasciando libera la parte terminale della seduta.

Il divano Audrey può anche essere rivestito in pelle e completato da cuscini.

Il secondo divano è Audrey disegnato da Massimo Castagna per Gallotti e Radice. Qui l'eleganza deriva dalla forma curva della seduta slanciata sui lati e fasciata da morbido velluto.

Divani eleganti per salotti molto sofisticati

SPETTACOLO SUL FUOCO

Glass Pot - KnIndustrie

Oltre che per il palato, il cibo è una gioia anche per gli occhi quando ben impiattato viene portato in tavola, ma non solo… anche quando cuoce se la pentola è trasparente. La danza dei maccheroni o delle verdure nell’acqua bollente è uno spettacolo che fa venire l’acquolina. Glass Pot disegnata dall’architetto Massimo Castagna però è bella anche quando è vuota per il suo minimalismo e la sua estrema leggerezza estetica. Glass Pot fa parte del set di pentole professionali KnPro di KnIndustrie, è realizzata in vetro borosilicato trasparente ed è corredata di due cestelli estraibili in acciaio inox. Il vetro ha molte proprietà utili in cucina: sopporta la fiamma e le temperature elevate, è facile da lavare, non è poroso quindi non assorbe i gusti e gli odori dei cibi, è privo di sostanze chimiche e non è chimicamente reattivo. Unica avvertenza: il vetro, anche se borosilicato, continua ad essere un materiale fragile.

Glass Pot - KnIndustrie

KnPro - KnIndustrie

set KnPro - KnIndustrie

BOLLE DI VETRO

bolle - giopato&coombes editions

Si chiama Bolle la nuova lampada disegnata daI team italo-inglese Giopato & Coombes. La sospensione in vetro soffiato coglie l’attimo in cui le leggere bolle di sapone si toccano fra di loro prima di esplodere. Un effetto magico reso possibile grazie all’abilità dei maestri artigiani veneti che hanno utilizzato una particolare tecnica che garantisce una massima precisione nella realizzazione. Il corpo luminoso in ottone sospeso nelle sfere crea riflessioni magiche esaltando la trasparenza del vetro. Bolle è proposta con sei sfere oppure con quattro sfere.

bolle - gallotti & radice

Anche la sospensione a luce alogena disegnata da Massimo Castagna per Gallotti & Radice si chiama Bolle. In questo caso però le sfere di cristallo trasparente soffiato a bocca sono montate su una struttura irregolare in ottone brunito a mano. Questo disegno fa sì che la delicata superficie delle bolle sembri trafitta dai segmenti metallici della struttura.

L’ANTICA ARTE DELL’EBANISTERIA

Optimum Dessié

Mantenere viva la tradizione dell’ebanisteria applicandola alle esigenze estetiche e funzionali attuali in un settore ormai dominato dalle logiche della produzione industriale non è impresa semplice. Ci vogliono molta passione e grandi capacità artigianali che spesso si imparano in famiglia. Queste tre cassettiere sono frutto di realtà di questo tipo: Optimum di Stéphane Lebrùn per Dessié è realizzata in noce massello con 8 o 14 cassetti disposti su due file, maniglie in cuoio pieno fiore, fianchi e schienale in cristallo. La cassettiera Scala dell’artigiano/designer Massimo Annibali invece è composta da moduli indipendenti sovrapposti costruiti in listellare di rovere naturale con cassetti di varie essenze lignee. Infine la cassettiera MC di Massimo Castagna per Ceccotti Collezioni è realizzata in noce americano con fresate perimetrali e maniglie in massello.