Nei rivestimenti murari ma anche nelle pavimentazioni, dopo un lungo periodo in cui hanno predominato le superfici materiche omogenee e monocromatiche, tornano finalmente i decori.
Questo ritorno, che permette una maggiore libertà creativa nella decorazione degli interni, non è solo un fatto di revival ma è dovuto alle qualità raggiunte dai prodotti grazie alle tecnologie innovative ormai largamente impiegate nel settore.
Rispetto alle piastrelle di ceramica industriali di una volta dove i decori manuali risultavano finti, ora la precisione della stampa digitale permette di riprodurre fedelmente l’imprecisione e la spontaneità che caratterizzano il “fatto a mano”.
Ma non solo: le superfici su cui appoggiano i decori sono talmente materiche che quasi non si distinguono dai materiali naturali come la pietra o il cemento.
In questa tendenza si inserisce Shades disegnata da Gordon Guillaumier per Ceramiche Piemme.
Questa collezione di rivestimenti e pavimentazioni in gres fine porcellanato nasce da un’ispirazione artistica.
Sulle tonalità di base effetto cemento si sovrappongono delle delicate pennellate ad acquerello la cui imperfezione tipica del fatto a mano viene riprodotta in modo realistico con la stampa digitale.
Le piastrelle ad impasto colorato rievocano la tradizione delle maioliche classiche non solo nei decori ma anche nei formati:
accanto alle moderne lastre 60X60 e 60X120 cm, la collezione comprende piastrelle decorate esagonali che ricordano le tradizionali cementine e piastrelle 20X20 cm, formato tipico delle maioliche classiche.
Le quattro tipologie di decoro, ciascuna declinata in cinque tonalità cromatiche che vanno dal blu all’azzurro, dal bianco al dorato e al carta da zucchero, si appoggiano su cinque tonalità di base effetto cemento.
Pavimentazioni e rivestimenti Shades con pennellate ad acquerello
Ceramica Francesco De Maio ha presentato al Cersaie, il Salone Internazionale della Ceramica per l’Architettura e dell’Arredobagno, una nuova collezione di maioliche decorate da una moltitudine di puntini colorati.
Le pennellate di pittura su sfondo bianco riprendono i colori vivaci del mediterraneo.
La collezione nasce dall’opera d’arte “Pointillisme” che Alessandro Mendini aveva creato lo scorso luglio, in occasione della terza edizione del Festival del Paesaggio.
Il pannello di 280×240 cm decorato da 25.950 puntini era stato realizzato da Ceramica di Vietri Francesco De Maio e donato al Museo della Casa Rossa di Anacapri all’Isola di Capri.
Alessandro Mendini spiega così la genesi della nuova collezione di maioliche:
“La tradizione della ceramica di Vietri è sempre stata nella mia mente: i materiali, le pennellate, i colori mediterranei.
Ceramica Francesco De Maio mi ha offerto la fortunata possibilità di realizzare io stesso una collezione.
L’occasione è data da una parete che dovevo preparare per il museo della Casa Rossa di Anacapri.
Una parete fatta di piastrelle policrome tutte uguali, ricoperte di infinite piccole pennellate, una miriade di puntini.
Ecco allora nata sotto forma d’arte la matrice “puntinista” della mia collezione per Francesco De Maio.
Un sistema di Puntini, ora piccoli, ora grandi e isolati, ora allineati in verticale o in diagonale, al fine di ripercorrere quel sistema complesso che genera da tanti anni lo stile di Vietri, con le sue rare armonie.”
La Collezione Puntini che coniuga tradizione e creatività contemporanea, è un rivestimento in formato 20×20 cm.
Maioliche Puntini firmate da Alessandro Mendini
Gio Ponti è stato uno dei maggiori architetti e designer italiani del XX secolo.
Il grande maestro era un estimatore dell’artigianato italiano a cui riconosceva valori unici.
Tra la fine degli anni ’40 e gli inizi degli anni ’70 Gio Ponti visitò spesso Salerno.
Durante i soggiorni in questa città frequentò il laboratorio della ex Ceramica D’Agostino di cui ammirava le produzioni.
Per l’Hotel Parco dei Principi di Sorrento, nei primi anni ’60 l’architetto disegnò la collezione “Blu Ponti”.
I 33 decori bianchi e blu reinterpretavano l’arte ceramica tipica del territorio con disegni geometrici e naturalistici in tante varianti.
Dopo quasi sessanta anni gli Eredi Ponti hanno concesso la licenza esclusiva per la riproduzione della collezione “Blu Ponti” all’azienda Ceramica Francesco di Maio.
Oltre alla riedizione della versione originale sui toni del blu, l’azienda propone la collezione anche nei quattro colori verde, giallo, nero e rosso nei formati 20×20 cm e 53×53 cm.
Le cinque tonalità possono essere utilizzate separatamente oppure in combinazioni miste.
La collezione di maioliche Blu Ponti è espressione della qualità del fatto a mano Made in Italy.
Collezione di maioliche Blu Ponti di Gio Ponti