Come se fosse una pianta dotata di lunghe liane, AIM di Ronan e Erwan Bouroullec per Flos si posiziona naturalmente nello spazio. I lunghi cavi permettono infatti di creare la configurazione più adatta allo spazio scegliendo orientamento e altezza della luce. Se utilizzate in gruppo l’effetto è particolarmente scenografico.
Anche Globe di Studio Vit presentato allo scorso Salone Satellite può assumere tante configurazioni nello spazio. In questo caso però il sistema è dotato di un ulteriore elemento. La piccola sospensione a globo di ceramica può anche essere posizionata in modo da riflettere la luce contro una grande ciotola di metallo. Questo è un modo inconsueto di fare luce creando un contrasto di materiali, superfici, volumi e forme diverse.
Le lampade di Davide Groppi sono forme semplici e pulite che, inserendosi con grande discrezione nell’ambiente, arrivano quasi a confondersi con le pareti. L’eleganza e l’emozione che trasmettono derivano dall’assoluta essenzialità del design che, depurato da qualsiasi elemento decorativo aggiunto, mette in evidenza la bellezza dei componenti fondamentali. Le dimensioni dei corpi illuminanti ridotte al minimo grazie alla tecnologia LED contribuiscono a creare suggestioni di grande leggerezza.
Palpebra disegnata da Federico del Rosso per Davide Groppi è una forma geometrica essenziale e semplicissima che crea un gioco di luce molto suggestivo. Il cono di metallo bianco mat in posizione asimmetrica rispetto alla base crea un taglio luminoso obliquo che ricorda una palpebra socchiusa.
Bender di Morten Kildahl per Northern Lighting è una lampada da terra semplice ma molto riconoscibile. L’esile struttura forma la base e poi accompagna sinuosamente il filo elettrico fino al paralume di grandi dimensioni. Regolabile in tutte le direzioni, è molto comoda per leggere.
Questa lampada da tavolo prodotta da Louis Poulsen fa parte della famiglia di lampade AJ appositamente disegnate nel 1960 da Arne Jacobsen per il SAS Royal Hotel di Copenhagen. Diventata una icona del design, oggi esiste in 8 colori con parte interna bianca per creare una luce morbida e confortevole.
A Euroluce lo stand di Bocci non poteva passare inosservato per la grande bellezza dei prodotti esposti. Bocci è una azienda canadese che produce tutte le sue lampade nel suo stabilimento a Vancouver. Le sue lampade sono emotive e romantiche, di elevata qualità e tecnicamente all’avanguardia.
La serie 28 è prodotta con un metodo particolare che fa sì che ogni sfera sia un pezzo unico, mai esattamente uguale alle altre. Con un complesso processo di lavorazione che “rivisita” la tecnica del vetro soffiato introducendo delle varianti nel procedimento, si ottiene una forma sferica distorta al cui interno ci sono altre forme sferiche fra cui quella in vetro opaco latte ospita la lampada. Le sfere possono essere usate singolarmente oppure unite in grappoli creando insiemi di bellissimi colori, dimensioni e forme.
La serie 38 è una curiosa variante della serie 28 che consiste nell’inserire all’interno delle sfere di vetro soffiato un gran numero di cavità bianche messe in posizioni casuali. Alcune cavità sono sufficientemente grandi da poter ospitare al loro interno delle piante con la loro terra, in altre hanno sede le lampade. I fili elettrici sono contenuti in rigidi tubi di rame che assumono traiettorie aggrovigliate.
Fra le novità più belle e interessanti viste quest’anno ad Euroluce ci sono sicuramente i prodotti di Vibia, azienda che ha sede a Barcellona. Wireflow di Arik Levy è una sospensione che ridisegna con una geometria grafica e leggerissima le sagome dei lampadari classici. La struttura fatta di sottili cavi e terminali LED permette di creare installazioni luminose dalle configurazioni uniche.
Set di J.Ll. Xuclà è una collezione di lampade da muro dal design essenziale che riflettono la luce sulla parete. Combinando i diversi elementi della collezione si possono creare bellissimi effetti decorativi fatti di ombre e segni luminosi.
Nuno di Nendo è una lampada che evoca l’oriente: la luce, filtrando attraverso i diversi spessori creati dalla sovrapposizione di delicati strati di lino, crea diversi gradi di ombreggiatura con un effetto morbido ed eterogeneo.
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