Questo loft nel cuore di Manhattan al piano terra di un edificio ex industriale è stato realizzato dallo studio Ensemble Architecture dell’architetto Elizabeth Roberts. La coppia che ora lo abita, chef lui e scultrice lei, ha fatto una lunga ricerca per trovare uno spazio che si adattasse alle loro esigenze, non solo abitative ma anche lavorative. Metà del loft è infatti utilizzato come laboratorio di scultura mentre nell’altra metà che è adibita ad abitazione, trova spazio una grande cucina professionale che viene anche utilizzata per realizzare produzioni video e fotografiche che trattano temi gastronomici. Il progetto di ristrutturazione ha mantenuto intatta la struttura architettonica originaria con soffitti e robuste colonne in legno. Il fascino di questi elementi originari è stato ulteriormente enfatizzato dal candore delle pareti e dai toni chiari della pavimentazione. Gli ambienti a lato del grande living sono chiusi da ampi pannelli scorrevoli che permettono all’occorrenza di espandere lo spazio. L’arredamento molto semplice con mobili bianchi o in legno chiaro e da mensole in legno grezzo è punteggiato da pochi pezzi colorati nei toni dell’azzurro e da alcuni arredi vintage in midollino. Alcune opere artistiche e alcuni pezzi particolari come il contenitore a gabbia bianco e il grande lampadario spiccano nell’ambiente dandogli ulteriore carattere. La zona notte accessibile dal lungo corridoio è in una zona più privata dello spazio.
Quando si tratta di convertire un edificio industriale in unità abitative, la sfida più complessa per il progettista è identificare la soluzione progettuale più corretta per sfruttare uno spazio che, essendo stato concepito per un’altra destinazione d’uso, ha grandi altezze rispetto alla superficie. Questo è esattamente il caso del progetto che descriviamo in questo post. A Milano, a fronte del frazionamento dell’ampio volume di una ex fabbrica in porzioni di metratura più contenuta, si sono ottenuti spazi con una larghezza di soli cinque metri a fronte di una altezza massima di ben nove metri. Per ricavare la metratura necessaria ad una comoda abitazione l’architetto Victor Vasilev, che ha firmato una delle nuove unità, ha quindi sfruttato l’altezza creando dei soppalchi studiandone accuratamente i collegamenti verticali. Il soppalco al livello superiore è stato dedicato alla zona letto padronale mentre sul soppalco sottostante ci sono le altre camere da letto. Il progetto architettonico preserva il carattere industriale dello spazio con vedute che enfatizzano l’ampiezza dello spazio e mantiene visibili le colonne in cemento armato. Inoltre sono stati utilizzati materiali industriali come il ferro e il cemento che sono stati scaldati inserendo rivestimenti e arredi fissi in rovere.
A Londra, negli spazi di un vecchio magazzino che ora accoglie uffici e abitazioni, lo studio Form design architecture ha ristrutturato questo loft. I controsoffitti e i muri interni sono stati eliminati per ottenere uno spazio aperto e riportare alla luce il carattere industriale dell’edificio. Tutte le pareti e i soffitti, compresa la muratura a mattoni a vista, sono stati dipinti di bianco. La cucina a isola bianca sembra galleggiare sulla pavimentazione continua fatta di listoni di legno di recupero. Su uno dei lati dell’interno è stata creata una zona studio con lunghe mensole bianche per i libri e mensola/scrivania perfettamente integrate sulla parete. Dall’altro lato è stato creato un volume che ospita il bagno, all’interno del quale il muro di mattoni a vista contrasta con la finitura grigia scura delle pareti. Una parete scorrevole chiude all’occorrenza la zona notte. I faretti montati su binari permettono di modificare facilmente l’illuminazione del loft. Uniche note di colore, le sedute della zona living e i vari oggetti.
A Roeselare, un comune belga nella provincia fiamminga delle Fiandre Occidentali, lo studio di architettura P8 Architecten ha convertito alcuni spazi di un edificio storico che fu progettato dall’architetto Huib Hoste in un grande loft su più livelli. L’abitazione è una vera e propria villa sul tetto affacciata su uno spettacolare terrazzo con grande prato all’inglese. L’interno tutto aperto e molto essenziale gioca sul contrasto fra il tono scuro del pavimento in legno e il bianco delle pareti. Il grande divano giallo caldo è l’unica nota di colore nell’ambiente. Sul soppalco, dove sono visibili le strutture originarie che sostengono il tetto, è stato costruito un volume evidenziato in giallo che contiene le camere da letto e i bagni.
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Mangiare, dormire, leggere e lavarsi: queste poche parole riassumono le funzioni principali a cui deve rispondere un’abitazione. Su questo concetto così essenziale lo studio adn Architectures ha basato la riconversione di uno spazio industriale a Bruxelles in un loft funzionale ed efficiente. Il grande ambiente mantiene le sue caratteristiche originali e diventa una scatola di cemento in cui inserire pochi ed essenziali elementi utili all’abitare. Due volumi a torre su due livelli ai lati opposti dello spazio composti da alcune superfici piene e altre più trasparenti in metallo forato ospitano sotto il bagno e un ripostiglio e sopra la camera da letto e lo studio. Due candide scale in metallo verniciato, pochi colori e pochissimi arredi: un bancone cucina, una libreria, un armadio a tutta altezza e poco altro.
HASHTAG
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