Dopo 37 anni dall’esordio delle lampade Blux , l’azienda B.lux inserisce nuovamente nel suo catalogo questa collezione.
Una scelta che guarda al passato rendendo omaggio a un prodotto di successo che è stato per l’azienda basca un punto di svolta.
La reintroduzione del sistema Blux va anche incontro agli attuali trend dell’architettura di interni che sempre più connotano gli ambienti contemporanei con pezzi di design di altre epoche.
Il sistema di lampade Blux fu progettato nel 1981 sulla scia dei progetti di Arne Jacobsen e Richard Sapper che introdussero sul mercato internazionale questa tipologia di lampade snodate.
Anche oggi le lampade Blux vengono prodotte secondo i processi artigianali originari.
La famiglia di lampade è molto ampio e include due modelli da tavolo, due da terra, uno da soffitto e sei da muro.
Tutte le tipologie di lampade sono caratterizzate dalle linee sobrie del classico stile della scuola inglese.
Ognuna è regolabile grazie ai giunti sferici che permettono un movimento fluido, equilibrato e preciso.
Il sistema snodato garantisce grande funzionalità in tutti gli ambienti perchè la luce può essere direzionata esattamente dove serve.
Le lampade nelle finiture nero, rosso e beige tracciano con i loro bracci dei segni grafici sottili che decorano l’ambiente con un look tecnico retrò.
Lampade Blux di B.lux : ritorno al passato
Mai come quest’anno nella moda le nappe e le frangette decorano collane, orecchini, borse, abiti e T-shirt.
Anche l’arredamento si è fatto contagiare e inserisce questi elementi semplici ma molto decorativi nel design del prodotto.
Qui ve ne mostriamo alcuni.
La famiglia di lampade Nappe di Marco Zito per Masiero riprende la forma delle nappe giocando su elementi geometrici che arricchiscono la composizione.
Le lampade a sospensione hanno struttura in metallo verniciato con astine di metallo o diffusori in vetro.
La fonte luminosa è a LED.
Gli specchi Boudoir Mirror del giovane designer Tero Kuitunen sono resi originali e divertenti dalle frangette colorate.
La decorazione sottolinea una porzione del contorno della superficie specchiata.
Gli specchi Boudoir Mirror sono stati esposti all’ultimo Salone Satellite, la sezione del Salone del Mobile dedicata ai giovani designer.
La bellissima lampada a sospensione Wink di Houtique dove le frangette ricordano le lunghe ciglia di un occhio.
Se volete sapere di più della lampada Wink, cliccate qui.
Infine Amami Sofa di Lorenza Bozzoli per Moooi dove le frange sfumate che vestono la base riprendono l’immagine sofisticata dei sofà classici.
Se volete sapere di più di Amami sofa, cliccate qui.
La moda delle nappe contamina l’arredamento
Al Salone Satellite 2018, la sezione del Salone del Mobile dedicata ai giovani talenti emergenti, abbiamo visto la collezione di lampade Suki di Studio Baku.
La collezione è una rivisitazione contemporanea delle famose lampade scultura Akari di Isamu Nogushi.
Per quanto riguarda il design, la differenza fra le lampade Akari e Suki è evidente:
le prime evocano le tipiche lanterne giapponesi con volumi pieni interamente ricoperti di carta mentre nelle seconde gli elementi di carta sono fra loro indipendenti.
Una differenza sottolineata dal nome “suki” che in giapponese significa spazio vuoto o trasparenza.
Dal punto di vista dei materiali, in Akari il volume di carta è creato grazie ad una “ossatura” in bambù.
Invece nelle luci Suki, le forme geometriche di carta sono create con un sottile filo metallico.
I pendenti di carta si muovono leggeri proiettando nell’ambiente delle ombre sempre diverse.
Baku Sakashita è un giovane designer artigiano.
Dopo aver terminato gli studi presso la ECAL/Ecole Cantonale d’Art di Losanna, Baku Sakashita ha fondato lo Studio Baku a Tokyo.
Il giovane designer ha già vinto numerosi premi e riconoscimenti.
Lampade giapponesi con pendenti di carta
Le lampade Mamì disegnate da Umberto Asnago sono caratterizzate da un design retrò.
La collezione comprende molte tipologie di lampade: sospensioni in diverse dimensioni, applique, plafoniera, lampada da tavolo, lampada da terra e da terra-soffitto.
Quest’ultima ci piace particolarmente per il contrasto delle forme geometriche:
sul montante esile sono disposti i bracci metallici che sorreggono le sfere schiacciate orientate nelle varie direzioni.
Questa lampada terra-soffitto può rendere suggestivo il fondale di un lungo corridoio.
Oppure può essere un’alternativa alla solita piantana per illuminare un angolo della stanza.
Le lampade Mamì sono proposte con struttura in metallo nichel nero lucido o bronzo con diffusori in vetro soffiato bianco,ambra o fumé.
La collezione di lampade Mamì è prodotta da Penta light.