Ingo Maurer è stato definito “un poeta della luce”. Le sue esplorazioni concettuali intorno ad un oggetto semplice come la lampadina creano affascinanti sculture di luce che ogni volta stupiscono per la loro poetica originalità. Con l’obiettivo di fare dell’arte una parte della funzione questo straordinario lighting designer pioniere nell’uso delle nuove tecnologie utilizza materiali inaspettati per creare magiche atmosfere luminose.
Un po’ torcia elettrica, un po’ fanale dell’auto Torch Light di Sylvain Willenz per Established & Sons è una lampada in varie forme e colori da utilizzare da sola appoggiata o a sospensione e in gruppo, in formazione lineare o a grappolo. E’ piacevole da toccare perché fatta con accoppiamento di polimero e PVC e fa una luce morbida grazie al diffusore in policarbonato diamantato.
E61 di Mario De Rosa per Vesoi è una sospensione a grappolo formata dalla moltiplicazione di elementi dal design essenziale: cavi elettrici colorati, portalampade in acciaio e un tubo in metacrilato trasparente che contiene l’assemblaggio dei cavi a soffitto.
Tam Tam di Fabien Dumas per Marset è un insieme di volumi luminosi disposti in apparente disordine: un grande paralume centrale in alluminio laccato è circondato da “satelliti” orientabili in varie direzioni. Da 3 o 5 elementi e in vari colori.
Queste meravigliose sospensioni bianche fanno parte della collezione di lampade Bubble Lamp disegnate nel 1947 da George Nelson. Per ottenere una luce abbondante e diffusa eliminando i riflessi, Nelson costruì queste forme semplici e scultoree tendendo su una struttura metallica un materiale plastico innovativo, il cocoon, una resina composta da una fibra sintetica che veniva allora impiegato in ambito militare. Modernica ha rieditato le Bubble Lamps nel 1989 utilizzando lo stesso metodo produttivo e, diversamente da Nelson che le aveva solo numerate, ha dato un nome ad ogni modello. Le Bubble Lamp di George Nelson sono nella collezione permanente del Museum of Modern Art di New York.
Anche le lampade Taraxacum S e Viscontea ideate nel 1960 da Achille e Pier Giacomo Castiglioni sono fatte con lo stesso materiale usato da Nelson, il cocoon. A differenza però delle Bubble Lamp in Taraxacum e Viscontea la resina non aderisce su tutta la struttura metallica ma solo sulle zone che sporgono, rimanendo sospesa e in tensione sulle altre zone. Taraxacum e Viscontea sono prodotte da Flos.
AS 41Z porta la firma di Franco Albini, maestro dell’architettura del ‘900. Caratterizzata da rigore geometrico ed essenzialità dei materiali, ha diffusore semisferico in alluminio tornito in lastra con interno trattato a verniciatura diffondente per amplificare l’emissione luminosa ed è dotata di braccio girevole e snodabile in profilo d’acciaio. Nemo Cassina Lighting ne ha curato la ri-edizione nella collezione “Classici”.
Firmata da un altro grande maestro, Topan VP6 fu progettata nel 1960 da Verner Panton per l’hotel ristorante Astoria a Trondheim in Norvegia. La semplicità di questa lampada in alluminio laccato la rende ancora oggi estremamente attuale. E’ prodotta da &Tradition.
Neutra di Ferruccio Laviani per Kartell è una sospensione di dimensioni importanti composta da due gusci che racchiudono la struttura interna in policarbonato. Il diffusore è in PMMA colorato in massa.
Le versioni XXL delle lampade da tavolo snodate sono belle, divertenti e anche funzionali. Giant 1227 di George Carwardine per Anglepoise è tre volte la dimensione della sua sorellina minore. E’ dotata di ruote nella base che ne facilitano lo spostamento e di dimmer per regolare l’intensità della luce. E’ prodotta in molti colori.
Tolomeo XXL è la versione gigante in scala 4:1 della celebre lampada da tavolo Tolomeo di Artemide. Disegnata da Giancarlo Fassina e Michele De Lucchi, può essere usata anche in esterni. Ha base in cemento colorato in massa, struttura a bracci mobili in alluminio e riflettore in alluminio verniciato.