I gioielli di John Moore
Il designer di gioielli inglese John Moore è cresciuto in una famiglia dove la creatività è sempre stata di casa. Dalla madre orafa e dal padre artista ha ereditato la passione per l’arte in tutte le sue manifestazioni. Fin da piccolo ha studiato danza, teatro, musica e si è dedicato al disegno e alla costruzione di oggetti cimentandosi con tecniche e materiali diversi.
Quando era ancora bambino, John Moore visitò con i genitori il Pitt Rivers Museum di Oxford. Questa esperienza si rivelò molto importante per il suo futuro percorso artistico: John rimase infatti molto colpito da una collezione di shrunken heads, le teste umane decapitate e decorate usate come trofei e oggetti rituali dalle tribù della foresta amazzonica.
Studiando arte al Warwickshire College e 3D Design alla Manchester Metropolitan University, John Moore scopre di avere una grande passione per il design del gioiello.
Utilizzando l’alluminio anodizzato, l’argento e l’acciaio, Moore ha creato dei pezzi unici estremamente moderni caratterizzati dall’abbinamento di colori vivaci e da dimensioni generose.
I gioielli di John Moore sono delle sculture che decorano il corpo valorizzandone le linee e il movimento. Le collezioni comprendono collane, pendenti, bracciali e orecchini.
Per costruire i suoi gioielli, la designer tedesca Ines Schwotzer utilizza fili sottili di acciaio inossidabile e li lavora con particolari tecniche prese a prestito dal settore tessile. Grazie a queste tecniche l’acciaio, da materiale freddo e pesante, si trasforma in una materia impalpabile che assomiglia a un delicato merletto. Nella collezione della designer, i collier sono i pezzi nei quali la particolarità della lavorazione e del materiale emergono con maggiore evidenza. In questi pezzi che diventano soffici architetture per decorare il corpo si apprezza bene la capacità dell’artista di plasmare forme diverse partendo sempre dal filo sottile di acciaio. Ines Schwotzer ha collaborato con prestigiosi marchi della moda fra i quali Chanel.
I gioielli di Christel van der Laan sono composizioni complesse che mettono insieme molti elementi di forme differenti fatti di materiali con consistenze, trasparenze e colori diversi. I gioielli molto ricchi di dettagli assomigliano a opere d’arte moderna in miniatura. Il posizionamento e la sovrapposizione di ogni elemento rispetto agli altri non è mai casuale ma ha sempre un obiettivo preciso ai fini del risultato finale della composizione. Il filo conduttore di alcune delle collezioni di Christel van der Laan è l’utilizzo di un particolarissimo materiale a nido d’ape di ceramica caratterizzato da un fitto traforo che viene utilizzato per creare dei fondali su cui sono sovrapposti gli altri elementi oppure viene tagliato in modo da assumere un volume tridimensionale. Inoltre vengono spesso utilizzati degli elementi recuperati sui banchi dei mercatini di strada. Christel van der Laan ha viaggiato molto e ha vissuto in continenti diversi: nel corso di queste esperienze è venuta a contatto con culture e paesaggi diversi che sono stati la fonte di ispirazione per i suoi gioielli.
Il punto di partenza del lavoro di Lydia Hirte sono delle semplici strisce piatte di cartone che vengono poi modellate e curvate manualmente sperimentando i limiti di resistenza del materiale. Questa tecnica permette di ottenere dei volumi resistenti senza utilizzare colle, rinforzi o punti di metallo. La forma del gioiello viene creata istintivamente senza definirne prima il disegno. Le forme organiche dalle linee fluide e dai colori sfumati dei gioielli di Lydia Hirte sono eleganti e molto affascinanti e il risultato ricorda la complessità delicata dei fiori delle orchidee.
Durante le giornate del Salone del Mobile di Milano (8/13 aprile), nello showroom De Padova sarà esposta la collezione di gioielli “Jewellery for the curious” dell’architetto greco Bela Louloudaki. Un po’ come nel gioco del Lego, tutti i pezzi della collezione hanno origine da un unico elemento che viene assemblato in diverse configurazioni geometriche e cromatiche: un tubettino di ceramica. Ognuno è rivestito da uno strato di colore oppure è immerso nell’oro, dopo un preventivo bagno di rame e argento. Tutti le fasi della lavorazione sono artigianali, quindi ogni pezzo risulta leggermente diverso dagli altri.
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