I gioielli di Yu-Ping Lin sono realizzati con tecniche che rifanno all’arte cinese del taglio della carta e alla tradizione giapponese dell’origami.
Rivisitando in modo contemporaneo queste tecniche antiche, la designer taiwanese crea delle costruzioni tridimensionali mettendo in sequenza un gran numero di elementi geometrici.
I “tasselli” che compongono il gioiello sono realizzati con il feltro, i tessuti sintetici e la seta. Le forme sono ottenute con piegature o tagli al laser e sono dipinte a mano.
Con questi procedimenti artigianali minuziosi Yu-Ping Lin crea anelli, bracciali e spille molto elaborati che assomigliano nei colori e nella complessità agli organismi naturali.
Con le stesse tecniche la designer crea anche delle composizioni dai volumi più imponenti che danno origine a scenografiche sculture da indossare.
I gioielli di John Moore
Il designer di gioielli inglese John Moore è cresciuto in una famiglia dove la creatività è sempre stata di casa. Dalla madre orafa e dal padre artista ha ereditato la passione per l’arte in tutte le sue manifestazioni. Fin da piccolo ha studiato danza, teatro, musica e si è dedicato al disegno e alla costruzione di oggetti cimentandosi con tecniche e materiali diversi.
Quando era ancora bambino, John Moore visitò con i genitori il Pitt Rivers Museum di Oxford. Questa esperienza si rivelò molto importante per il suo futuro percorso artistico: John rimase infatti molto colpito da una collezione di shrunken heads, le teste umane decapitate e decorate usate come trofei e oggetti rituali dalle tribù della foresta amazzonica.
Studiando arte al Warwickshire College e 3D Design alla Manchester Metropolitan University, John Moore scopre di avere una grande passione per il design del gioiello.
Utilizzando l’alluminio anodizzato, l’argento e l’acciaio, Moore ha creato dei pezzi unici estremamente moderni caratterizzati dall’abbinamento di colori vivaci e da dimensioni generose.
I gioielli di John Moore sono delle sculture che decorano il corpo valorizzandone le linee e il movimento. Le collezioni comprendono collane, pendenti, bracciali e orecchini.
Gioielli di Etsuko Sonobe
Con i suoi gioielli Etsuko Sonobe interpreta l’eleganza in modo particolare: a differenza delle classiche incastonature, la bellezza delle pietre e delle perle è messa in risalto con strutture in oro pensate come dei piccoli scrigni scultorei che valorizzano la preziosità del contenuto.
Nei pezzi mostrati in questo articolo, le perle e le pietre sono inserite in gabbie d’oro fatte di tratti sottili oppure sono contenuti in piccoli volumi messi in sequenza o ancora sono intervallati a forme geometriche parzialmente sovrapposte le une sulle altre.
In questo modo nei gioielli di Etsuko Sonobe l’elemento prezioso non è mai esibito o messo in primo piano ma viene rivelato con sobrietà e delicatezza.
Dopo gli studi in design del gioiello alla Musashino Art University di Tokyo, Etsuko Sonobe ha collaborato con importanti firme del settore orafo. Parallelamente ha anche creato delle sue collezioni che sono state selezionate per importanti esposizioni internazionali e che fanno parte delle collezioni di musei come il National Museums of Scotland, il Museum Boymans van Benningen e la The Marzee collection.
Se siete appassionati di gioielli contemporanei e passate da Milano, fino al 12 settembre potrete visitare “Brilliant! I futuri dei gioielli contemporanei”, la mostra alla Triennale di Milano organizzata in occasione della XXI Esposizione Internazionale. L’esposizione curata da Alba Cappellieri identifica i futuri trend del gioiello italiano focalizzandosi sul collier, il gioiello che più rappresenta l’arte orafa italiana. La selezione di oltre 50 creazioni di maestri noti e giovani talenti include pezzi artigianali, creazioni di maison orafe e prodotti realizzati con le nuove tecnologie.
Per mettere in luce i linguaggi diversi che derivano dalla sperimentazione e dalle contaminazioni fra arte, moda, design e tecnologie innovative, l’esposizione è suddivisa in quattro sezioni: “Manifattura mirabile” con pezzi unici artigianali, “Gioiello quotidiano” che racconta la rilevanza estetica dell’accessorio, “Tecnologie preziose da indossare” che si focalizza sui materiali innovativi e “Avant Craft” dedicata ai pezzi creativi fashion e alla sperimentazione delle tecniche artigianali all’avanguardia.
L’allestimento mette in mostra i collier facendoli indossare a busti femminili classici che riprendono gli stili dall’Antica Roma al Cinquecento realizzati in esclusiva dalla Gipsoteca Fumagalli&Dossi.
Per citarne solo alcune, fra i pezzi esposti ci sono ad esempio le opere di Marco Bicego, Marni, Pomellato, Giulio Iacchetti per Maison 203, Carla Riccoboni, Franco Pianegonda, Gaetano Pesce, Monica Castiglioni per Bijouet, Sandra di Giacinto.