Questo piccolo appartamento di 33 metri quadri posto al piano alto di una torre residenziale di Taipei si sviluppa su tre livelli.
L’ampia zona dell’ingresso rappresenta il punto di snodo dello spazio:
scendendo qualche gradino si accede all’ambiente cucina che fronteggia il bagno;
percorrendo invece la scala in metallo bianco si sale sul soppalco che ospita la camera da letto.
Per ottimizzare gli spazi e minimizzare la quantità di materiale necessario per realizzare l’arredamento, il team di PhoebeSayswow Architects ha progettato un unico grande arredo in legno di betulla che assolve a diverse funzioni.
Questo elemento si sviluppa su uno dei lati dello spazio e arreda senza soluzione di continuità tutti gli ambienti.
Nell’ingresso, arredato solo con un divano e un tavolino, l’arredo è disegnato a libreria.
Proseguendo nello spazio attiguo, l’arredo forma il blocco cucina.
Lo stesso elemento si estende anche al livello superiore dove diventa armadiatura a servizio della zona notte.
Questo grande arredo “passante” caratterizza in modo omogeneo l’estetica di tutto l’appartamento.
Benché siano posti su due livelli leggermente diversi, l’ingresso/living e la cucina sono uno spazio continuo.
L’ampiezza dei gradini che mettono in connessione i due ambienti è stata studiata per far sì che i scalini possano essere utilizzati da seduta per il tavolo da pranzo rotondo.
Le due zone sono anche scandite da un cambio di pavimentazione:
per la zona cucina e per il bagno sono state scelte delle piastrelle bianche smaltate con fughe a contrasto in stucco rosa.
Invece l’ingresso/living e il soppalco sono pavimentati con listoni in legno.
La dimensione ridotta del soppalco rispetto al livello sottostante permette una maggiore illuminazione naturale di tutto l’appartamento.
Inoltre, dal punto di vista visivo questa configurazione non compromette la continuità dello spazio.
La scala metallica bianca che conduce alla zona notte è montata su ruote e scorre nella trave del soppalco:
questo sistema permette di spostare la scala per poter accedere ai vani chiusi dei mobili della cucina.
L’insieme di questi accorgimenti progettuali ha permesso uno sfruttamento ottimale di tutto lo spazio disponibile.
Un fattore molto rilevante per i proprietari che, acquistando questo spazio, volevano ottimizzare il loro investimento in una città dove il mercato immobiliare ha costi elevati a causa dei pochi terreni edificabili disponibili.
Con questo progetto PhoebeSayswow Architects ha definito un prototipo di mini appartamento moderno, comodo e piacevole da vivere che, nonostante la metratura limitata, ha tutte le caratteristiche giuste per poter essere affittato alle persone che lavorano in città.
Mini appartamento a Taipei : 33 mq ben sfruttati
Il gelato si consuma ormai in ogni momento e in ogni stagione e le gelaterie si moltiplicano in tutte le città facendosi concorrenza con nuove ricette a base di ingredienti inconsueti. Fra questi ingredienti c’è anche il design, fattore diventato ormai importantissimo per aumentare la visibilità del punto vendita e richiamare nuovi clienti. Il design della gelateria Rocambolesc nel centro di Girona è un esempio di grande creatività. Lo studio di Sandra Tarruella ha disegnato l’interno ispirandosi ai fumetti anni ’30 “Profesor Franz de Copenhague” e al libro per bambini “Charlie and the Chocolate Factory” in cui sono narrate le avventure del giovane Charlie Bucket nella fabbrica di cioccolato dell’eccentrico Willy Wonka. Il risultato è uno spazio molto scenografico che ricorda la fantasia dirompente dei set dei film di Tim Burton: la parete color pastello che fa da sfondo è stata allestita come se fosse una complicata macchina, con tubi segnalati in rossi e bianchi e misteriosi ingranaggi e manopole. Il bancone dotato di ruote reinterpreta la tipica forma dei carretti che una volta vendevano i dolci e i gelati agli angoli delle strade e le coppette, i barattoli e le varie confezioni allineate con precisione geometrica sugli espositori diventano elementi decorativi. Un allestimento giocoso e divertente che rievoca con modernità l’atmosfera spensierata del paese dei balocchi.
A Stoccolma l’artista e designer di interni Caroushka Streijiffert ha trasformato il sottotetto di un edificio dell’inizio del XX secolo nella sua particolarissima casa-atelier. Lo spazio era molto affascinante ma anche molto complesso da riutilizzare in quanto presentava ambienti di diversa forma e altezza e molte linee curve. Inoltre le condizioni erano pessime quindi la ristrutturazione ha comportato anche importanti interventi strutturali. Per aumentare la luminosità è stata creata una grande apertura vetrata nel tetto e nel salone sono state aperte delle singolari finestre a oblò dalle quali si gode di una splendida vista sui tetti della città vecchia e sul mar Baltico. Il pavimento è stato rifatto accostando il cemento con il legno di betulla. La decorazione gioca con lo stile industriale originario dello spazio evidenziandone i contrasti. Molti arredi sono stati realizzati su misura, altri invece sono classici del design come le sedie Thonet intorno al tavolo della grande cucina. La biblioteca è un ambiente veramente particolare: le pareti curve sono ricoperte da una libreria a tutta altezza e al centro c’è solo una poltrona degli anni ’30 in metallo che crea un effetto teatrale. Una scala a chiocciola in metallo porta nel bagno minimalista dove è protagonista la vasca in Corian disegnata da Claudio Silvestrin per Boffi. Una seconda scala rettilinea porta invece agli altri ambienti del livello superiore.
In un edificio storico del 19mo secolo protetto dalle Belle Arti nel centro di Stoccolma gli architetti svedesi Elding e Oscarson hanno trovato una soluzione molto particolare per rispondere alle esigenze del committente, l’agenzia di design No Picnic. La necessità di creare uno spazio separato per la sala riunioni è stata soddisfatta con l’inserimento di una struttura divisoria in metallo rivestita di specchi che integra grandi vetrate. In questo modo la riflessione sugli specchi crea un’illusione ottica di trasparenza mentre ciò che si vede dalle vetrate sembra essere un riflesso. Questa soluzione dà una sensazione di continuità allo spazio come se non esistesse nessuna struttura divisoria e crea un scenografico effetto di duplicazione delle finestre e delle scale che portano ai soppalchi.