In un villaggio vicino a Amsterdam una vecchia fattoria è stata ristrutturata per diventare una casa atelier. Gli interni conservano tutto il loro fascino tradizionale con un buon equilibrio fra originalità e semplicità e gli spazi sono stati ripensati per aumentarne confort e luminosità. I colori naturali e i materiali utilizzati fra cui l’argilla dei muri e il parquet in pino rendono l’atmosfera calda e accogliente. Il salone con il grande camino si apre sulla sala da pranzo e le camere, pur essendo piuttosto spartane, sono rese molto accoglienti dalla forte presenza del legno.
Un antico monastero vicino a Como è stato riconvertito dall’architetto Jacopo Mascheroni dello studio JM Architecture in un modernissimo loft tutto bianco. La struttura originaria è stata conservata e nell’ampio open space che ospita le zone giorno, pranzo e cucina è stato costruito un solo volume chiuso che contiene una camera e due bagni. Una grande scala con parapetto in cristallo caratterizza lo spazio e la pavimentazione in acero canadese crea continuità in tutta la casa. L’illuminazione è stata molto curata con soluzioni che prevedono tagli luminosi nel soffitto e faretti incassati orientabili, luci integrate negli arredi e sotto le nicchie delle contropareti. La casa è dotata di un sofisticato sistema di domotica e gli arredi sono stati realizzati su disegno con materiali tecnici come il Corian.
Questa bellissima casa high-tech modulare a basso consumo energetico ora gode di una bellissima vista sulle Dolomiti a 1.200 metri di altitudine ma può essere smontata, trasportata e rimontata ovunque. Il prototipo fatto interamente in legno di larice e materiali riciclabili è stato disegnato da Werner Aisslinger e sviluppato in collaborazione con un team sudtirolese. La facciata interamente vetrata che offre una vista sull’esterno a 360° è protetta da un guscio frangisole in listelli orizzontali che la mimetizza nell’ambiente e ne aumenta la privacy interna. La struttura è anche molto adatta per creare alberghi diffusi in luoghi naturali protetti e può essere facilmente ingrandita o smantellata permettendo di riportare velocemente il luogo alle sue condizioni originarie grazie alla limitata base di appoggio sul terreno.
Per far vivere i prodotti in una dimensione più vera rispetto alle ambientazioni artificiali degli showroom, la tendenza delle aziende di arredo è allestire dei veri e propri appartamenti. Quello di Boffi è nel cortile di Via Solferino 11 a Milano dove ha sede anche lo showroom. Progettato da Piero Lissoni (art director di Boffi) presenta oltre agli arredi per la cucina e il bagno anche gli innovativi armadi Solferino, un sistema che, grazie alla sua versatilità, si adatta ai diversi ambienti della casa. Boffi, unica azienda del comparto cucina insignita del Compasso d’Oro alla carriera (1995), ha 23 negozi monomarca in tutto il mondo ed è un punto di riferimento per l’eccellenza del design e l’elevata qualità tecnologica e costruttiva dei suoi prodotti. Come accennato da Piero Lissoni e Roberto Gavazzi (AD di Boffi) durante uno degli incontri torinesi dell’evento MEET Design, al prossimo Salone del Mobile di Milano, Boffi presenterà nell’ambito di Eurocucina interessanti novità per quanto riguarda la ricerca dell’azienda nel campo dei nuovi materiali.