Questa casa sembra disegnata con un unico tratto senza mai staccare la matita dal foglio. La continuità del guscio in larice che riveste tutte le superfici, tetto compreso, enfatizza la purezza e l’essenzialità delle linee. Nei mesi invernali, quando la casa non è utilizzata, le persiane a ribalta sono a filo con la facciata. In estate si aprono e proteggono l’interno dal calore estivo. L’edificio, costruito nella regione austriaca del Burgenland, si ispira ai depositi di vini tipici della zona e accoglie al piano interrato una cantina in cemento armato. Il progetto, vincitore dell’Holzbau Preis 2012, è firmato da Judith Benzer Architektur.
La casa atelier a Marsiglia dello stilista designer di origine libanese Mitri Hourani era un vecchio mulino. La ristrutturazione ha conservato l’autenticità dell’edificio originario con i muri e le volte in pietra e solo il pavimento, a causa delle pessime condizioni, è stato rifatto in cemento verniciato. Solo l’ingresso gode di luce naturale quindi la mancanza di luminosità dell’interno è stata compensata con un gran numero di lampade. L’interno è stato arredato in modo sofisticato con numerosi arredi e oggetti vintage e di recupero accostati in maniera originale che in alcuni casi creano delle moltiplicazioni di grande effetto decorativo.
Un grande parallelepipedo bianco privo di due facce posato su un grande tappeto erboso fa da cornice ad un secondo volume scuro che contiene l’abitazione. Sembra quasi incredibile che questo edificio progettato dall’architetto Andrea Oliva sia in una zona densamente popolata come i dintorni di Reggio Emilia, visto che da noi gli spazi aperti adatti ad un progetto come questo sono davvero rari. La copertura bianca, che sporge per proteggere la facciata disegnata geometricamente da grandi pannelli scorrevoli, si estende lateralmente a formare un grande spazio coperto che ridefinisce in chiave contemporanea il portico delle case coloniche reggiane.
Ad Arlena di Castro, in provincia di Viterbo, l’agriturismo La Piantana offre due suite costruite sugli alberi. La Suite Bleue, sospesa a 8 metri da terra sulla chioma di una quercia secolare con vista sulle colline coltivate a lavanda, è stata costruita per prima ed è la più semplice. La Black Cabin invece è un eco-loft high-tech di lusso di 87 mq a 7 metri da terra sulla chioma di un pino marittimo di 200 anni. Offre un’incredibile vista su un oliveto secolare e 12 ettari coltivati a lavanda, sullo sfondo dei Monti Cimini e del mare di Tarquinia. Gli interni, con colori a contrasto e tessuti naturali, sono stati disegnati utilizzando materiali pregiati dall’interior designer Claudia Pelizzari dello studio Archiglam di Brescia. Entrambe le case sono state realizzate in modo da non danneggiare gli alberi.