Noorth (brand by Milldue) ha recentemente presentato Fjord, un sistema progettato da Giuseppe Bavuso per arredare l’ambiente bagno.
Il sistema si basa su una struttura modulare in alluminio che accoglie lavabi, contenitori e piani di varie forme e dimensioni.
La composizione può essere completata con mensole, specchiere anche dotate di sistemi illuminanti e una serie di accessori che assolvono a funzioni diverse.
Il design semplice, lineare e molto elegante può essere declinato con l’abbinamento di materiali diversi:
dalle essenze lignee come il noce canaletto e il rovere nero, ai marmi e alle laccature.
Il sistema è semplice da montare e garantisce una grande flessibilità progettuale.
La collezione comprende anche un elemento a barra che integra i vari accessori necessari nel bagno.
Questa soluzione permette di mantenere una grande “pulizia” estetica.
La nuova collezione Fjord sarà commercializzata a partire da settembre.
Arredamento bagno : Fjord Collection by Noorth
La pedana e il letto a scomparsa sono due soluzioni salvaspazio che spesso convivono.
Dal punto di vista pratico il vantaggio della pedana è evidente: negli stessi metri quadri possono essere “sovrapposte” funzioni diverse sfruttando lo spazio in altezza.
Dal punto di vista estetico, la pedana può essere declinata in tantissimi modi.
Nelle camerette dei bambini questa soluzione è utilizzata di frequente, tanto è vero che in commercio si trovano già pronti tanti sistemi componibili che permettono di realizzare pedane di varie configurazioni.
Se progettata con un design, dei colori e dei materiali “adulti”, la pedana si presta anche agli altri ambienti della casa.
Quando l’appartamento è molto piccolo ma l’altezza è generosa, sulla pedana possono essere posizionate armadiature, librerie e perché no… anche un blocco cucina.
Sotto potrà essere posizionato il letto su ruote. Quando il letto non serve, lo spazio sarà completamente libero. Se invece il letto sarà estratto solo parzialmente, funzionerà da divano.
Se l’altezza dell’ambiente è quella standard (270/300 cm.), sulla pedana si può appoggiare un materasso per creare un comodo letto oppure una zona studio con scrivania e ripiani.
Sotto potrà trovare spazio un letto aggiuntivo per gli ospiti oppure dei pratici cassettoni, armadietti i ripiani a giorno.
La pedana può anche essere arredata in modo più informale e versatile:
ad esempio, allestendola con dei cuscini, un materasso leggero e una lampada può diventare una zona relax molto piacevole da utilizzare durante il giorno.
Quest’ultima versione diventa particolarmente suggestiva se la pedana è posizionata ai piedi di una grande finestra.
Infine la soluzione del letto a scomparsa risulta molto indicata in mansarda perché permette di sfruttare al meglio anche le zone più basse sotto la falda del tetto.
In questo caso probabilmente l’altezza ridotta non consentirà di realizzare la pedana ma la tamponatura dalla quale fuoriesce il letto potrà essere integrata in una boiserie che accoglie anche degli armadi di media altezza.
Arredamento salvaspazio : pedana e letto a scomparsa
Negli Stati Uniti le persone che decidono di abitare in una micro-casa sono in aumento.
La scelta non è solo dettata dagli elevati costi di acquisto e mantenimento delle abitazioni specialmente nelle grandi città, ma anche da altri fattori:
• il desiderio di vivere maggiormente negli spazi esterni piuttosto che quelli interni (clima permettendo)
• la volontà di semplificarsi la vita eliminando gli oggetti superflui e le incombenze derivate dal possesso di una casa
• la maggiore libertà di trasferirsi in altri luoghi evitando lo stress di pesanti traslochi.
Proprio per evitare di rimanere legati ad un luogo a causa della casa, molte persone preferiscono scegliere una micro-casa mobile invece che fissa.
Questo è stato esattamente il caso della coppia Brian e Joni Buzarde, lui architetto e lei esperta in marketing e project management.
Non sapendo dove li avrebbe portati il loro lavoro, decisero di comprare una piccola casa mobile ma sul mercato non trovarono nulla che facesse al caso loro.
I camper e le roulotte sono concepiti per viaggiare facilmente ma non soddisfano le esigenze di chi decide di fermarsi e viverci stabilmente per un certo periodo tempo, specialmente in certe zone climatiche.
La coppia ha quindi deciso di progettare e realizzare la propria casa mobile.
La casa doveva poter essere spostata facilmente anche viaggiando in autostrada ma diventare una vera e propria abitazione dotata di tutto ciò che serve per vivere comodamente durante i periodi stanziali.
Realizzarono quindi Woody, un “modulo abitativo su ruote” di 22 mq che testarono personalmente viaggiando per diversi anni nel corso dei quali ne hanno ottimizzato le qualità in condizioni climatiche differenti.
Al termine di questa esperienza, Brian e Joni Buzarde nel 2016 hanno fondato la start up Land Ark che produce Drake, una casa mobile di 33 mq. che può ospitare fino a sette persone e che può essere trainata da un veicolo potente.
Invece che essere una semplice scatola, la casa mobile presenta pareti inclinate.
Questa forma particolare non è solo più interessante esteticamente, ma permette di creare più spazio interno utilizzabile dove serve mantenendo lo stesso ingombro.
Il telaio è in acciaio laminato a freddo e il rivestimento esterno in metallo nero ondulato copre un pannello isolante che protegge anche in caso di temperature rigide.
Il design interno semplice, moderno e curato contribuisce alla vivibilità del piccolo ambiente.
L’interno, illuminato da finestre di varie ampiezze, è rivestito di pino bianco e la pavimentazione è in materiale vinilico impermeabile.
La zona centrale ospita una cucina lineare con gli elettrodomestici, di fronte un bancone con sgabelli e più in là il divano.
Sotto ai due soppalchi nelle due estremità ci sono un bagno con WC e vasca/doccia e una stanza multifunzionale da cui si accede con una porta scorrevole.
La casa mobile Drake di Land Ark è prodotta da artigiani professionisti e viene consegnata dopo tre o quattro mesi dalla data dell’ordine.
Casa mobile Drake di Land Ark
Per decorare e dare personalità all’ambiente, non ci sono solo le carte da parati e i quadri.
La tappezzeria dà in effetto più pieno e continuo, i quadri punteggiano l’ambiente… ma c’è anche una interessante via di mezzo dall’effetto sicuramente impattante.
Si tratta dei pannelli decorativi di grande formato che potete anche utilizzare come divisori interni o per nascondere le imperfezioni delle superfici.
Per realizzare correttamente un pannello decorativo che non dia problemi nel tempo bisogna però adottare alcuni accorgimenti.
Ad esempio, se scegliete di applicare la carta da parati su un pannello di legno, dovrete applicarla anche sul retro del pannello.
Questo perché la colla quando si asciuga “tira” e deforma il pannello imbarcandolo.
Invece applicando la carta sui due fronti le deformazioni si controbilanciano.
Per contenere i costi, sul retro potrete utilizzare una carta da parati più economica.
Inoltre, soprattutto se la carta da parati ha un disegno complesso, su una superficie ampia può non essere facile far coincidere esattamente i disegni per dare la corretta continuità al decoro.
L’alternativa al pannello di legno può essere far predisporre una base di cartongesso ancorato alla parete. In questo caso però il pannello non sarà spostabile.
Oppure potete rivolgervi ad un bravo falegname che saprà costruire il pannello nel modo più appropriato perché non si creino inconvenienti.
Ci sono però alcune aziende che possono produrre il pannello decorativo finito, nelle dimensioni che vi servono.
Tecnografica Italian Wallcoverings oltre alle carte da parati, produce anche pannelli decorativi di grande formato (fino a 150X300) a ridottissimo spessore (dai 5 ai 10 mm).
Con le tecnologie di rilevazione grafica e di stampa di ultima generazione i pannelli decorativi hanno una qualità grafica eccellente nella definizione dell’immagine.
Inoltre, utilizzando supporti di diversi materiali, si possono ottenere rese estetiche differenti per realizzare pannelli retroilluminati, matt o glossy.
La misura del pannello può anche essere personalizzata in funzione delle esigenze del progetto.
Grazie alla tecnologia digitale, il soggetto scelto può anche essere stampato come grafica continua su più pannelli.
E non ultimo… i pannelli sono facili da pulire, resistenti agli urti e all’usura e i colori si mantengono inalterati nel tempo.
Tecnografica Italian Wallcoverings propone un’ampia scelta di soggetti decorativi.
Ad esempio, recentemente ha presentato la nuova capsule collection Super Preziosi che si ispira alle pietre naturali rare.
I sei soggetti della collezione riproducono fedelmente i dettagli, le sfumature di colore e le venature delle pietre.
Alternativa a carta da parati e quadri
La famiglia che abita questo ampio spazio nel sottotetto ha chiesto all’architetto Stefano Viganò di intervenire a lavori già iniziati.
Le divisioni degli spazi già ultimate dovevano essere conservate mentre la zona giorno open space a doppia altezza doveva essere riorganizzata.
Nella zona centrale del living ai lati del grande camino è stato allestito il salotto.
Sui fronti opposti sono stati organizzati da un lato lo studio isolato con un grande serramento in ferro e vetro, dall’altro la zona pranzo con cucina a isola.
Lo studio è stato arredato con una grande libreria che percorre la muratura a doppia altezza.
In cucina invece il bancone dotato di piano cottura e lavello è sormontato da una struttura in ferro a cui sono ancorate delle mensole pensili in vetro.
Gli elementi orizzontali della struttura in ferro creano un piacevole raccordo con la porzione dell’armadiatura caratterizzata da ante in abete di recupero.
Nel living, accanto alla scala in ferro e legno che conduce alla zona TV sul soppalco, è stata inserita a filo muro un’armadiatura con nicchie che riprende nelle ante il legno di recupero già utilizzato nella zona cucina.
La pavimentazione continua è in rovere mentre il parapetto della scala e del soppalco sono in vetro.
Foto Marcello Mariana
Abitazione nel sottotetto firmata Stefano Viganò