Questo appartamento nel centro di Roma è stato oggetto di una profonda ristrutturazione curata dall’architetto Carola Vannini. L’esigenza dei proprietari di avere più luce naturale è stata soddisfatta ripristinando alcune finestre e rendendo gli spazi più fluidi con l’eliminazione di murature interne. L’originale motivo conduttore del progetto è la presenza di fughe luminose con fasce di led multicolore che staccano le murature dal soffitto e dal pavimento rendendo leggeri i volumi interni grazie ad un effetto di galleggiamento. La cucina, divisa dal resto dell’ambiente con grandi porte scorrevoli a scomparsa, può all’occorrenza essere completamente chiusa. Nel corridoio che organizza la zona notte è stato creato un gioco di vuoti e pieni con nicchie illuminate alternate a scaffali. La luce e il bianco dominante negli ambienti mette in risalto la pavimentazione in legno scuro.
Questa casa sembra disegnata con un unico tratto senza mai staccare la matita dal foglio. La continuità del guscio in larice che riveste tutte le superfici, tetto compreso, enfatizza la purezza e l’essenzialità delle linee. Nei mesi invernali, quando la casa non è utilizzata, le persiane a ribalta sono a filo con la facciata. In estate si aprono e proteggono l’interno dal calore estivo. L’edificio, costruito nella regione austriaca del Burgenland, si ispira ai depositi di vini tipici della zona e accoglie al piano interrato una cantina in cemento armato. Il progetto, vincitore dell’Holzbau Preis 2012, è firmato da Judith Benzer Architektur.
La casa atelier a Marsiglia dello stilista designer di origine libanese Mitri Hourani era un vecchio mulino. La ristrutturazione ha conservato l’autenticità dell’edificio originario con i muri e le volte in pietra e solo il pavimento, a causa delle pessime condizioni, è stato rifatto in cemento verniciato. Solo l’ingresso gode di luce naturale quindi la mancanza di luminosità dell’interno è stata compensata con un gran numero di lampade. L’interno è stato arredato in modo sofisticato con numerosi arredi e oggetti vintage e di recupero accostati in maniera originale che in alcuni casi creano delle moltiplicazioni di grande effetto decorativo.
Ad Arlena di Castro, in provincia di Viterbo, l’agriturismo La Piantana offre due suite costruite sugli alberi. La Suite Bleue, sospesa a 8 metri da terra sulla chioma di una quercia secolare con vista sulle colline coltivate a lavanda, è stata costruita per prima ed è la più semplice. La Black Cabin invece è un eco-loft high-tech di lusso di 87 mq a 7 metri da terra sulla chioma di un pino marittimo di 200 anni. Offre un’incredibile vista su un oliveto secolare e 12 ettari coltivati a lavanda, sullo sfondo dei Monti Cimini e del mare di Tarquinia. Gli interni, con colori a contrasto e tessuti naturali, sono stati disegnati utilizzando materiali pregiati dall’interior designer Claudia Pelizzari dello studio Archiglam di Brescia. Entrambe le case sono state realizzate in modo da non danneggiare gli alberi.
In un edificio storico del 19mo secolo protetto dalle Belle Arti nel centro di Stoccolma gli architetti svedesi Elding e Oscarson hanno trovato una soluzione molto particolare per rispondere alle esigenze del committente, l’agenzia di design No Picnic. La necessità di creare uno spazio separato per la sala riunioni è stata soddisfatta con l’inserimento di una struttura divisoria in metallo rivestita di specchi che integra grandi vetrate. In questo modo la riflessione sugli specchi crea un’illusione ottica di trasparenza mentre ciò che si vede dalle vetrate sembra essere un riflesso. Questa soluzione dà una sensazione di continuità allo spazio come se non esistesse nessuna struttura divisoria e crea un scenografico effetto di duplicazione delle finestre e delle scale che portano ai soppalchi.