In un palazzo d’epoca di Roma, Carola Vannini firma la ristrutturazione di un appartamento di 180 mq.
L’intervento conserva il fascino originario degli interni grazie al ripristino dell’arco e di porzioni di murature in mattoni che risaltano nel bianco che prevale negli spazi.
Il design degli interni è moderno ma sempre molto sobrio e misurato per integrarsi armoniosamente nel contesto d’epoca.
Anche gli arredi e l’illuminazione contribuiscono a creare l’interessante contrasto fra antico e moderno.
Nel lungo corridoio caratterizzato dall’arco in mattoni è stata inserita un’ampia armadiatura chiusa da pannelli in plexiglass decorati con tralci di fiori.
I motivi di sapore orientale sono enfatizzati dalla retroilluminazione dei pannelli.
Nel soggiorno l’illuminazione gioca nuovamente un ruolo importante: la muratura in mattoni è evidenziata con strisce LED integrate nello spessore dei muri.
Inoltre le bellissime “sculture” luminose di Vibia mettono in evidenza la zona del tavolo e i due mobili di antiquariato gemelli ai lati della porta finestra che dà accesso ad un ampio terrazzo.
L’arredamento della cucina gioca sul contrasto del bianco e del nero. Quest’ultimo è richiamato dal rivestimento lavagna che può essere decorato con i gessetti.
La Panton Chair disegnata da Verner Panton nel 1967 è un elemento di arredo che ritorna negli ambienti.
Questa icona del design riconoscibile per la sua linea sinuosa crea così una continuità stilistica nel progetto di architettura di interni di Carola Vannini.
Le Panton Chair sono presenti nel salotto intorno al tavolo ovale con piano in marmo Tulip di Eero Saarinen ma anche nella cucina e nello studio.
Nella zona notte trovano spazio una camera padronale, due camere per le bambine, uno studio e una camera per gli ospiti.
Ogni camera è dotata di bagno privato:
quello a servizio della camera matrimoniale è caratterizzato da superfici in resina grigia mentre quelli riservati alle due camere delle bambine sono decorati con colori più allegri.
Appartamento firmato Carola Vannini
Anche se il ritorno delle carte da parati nella decorazione di interni non è più una novità, ancora non ci ha stufato.
Le carte da parati sono un’ottima soluzione per dare all’ambiente un tocco personale.
Ma quando si tratta di scegliere ci si perde nelle moltitudine di proposte dei cataloghi delle aziende del settore.
Un soggetto che a me piace molto sono le Carte da parati natura che ricreano la giungla lussureggiante, non solo nei toni del verde ma anche in molte altre varianti cromatiche.
Ecco quindi qualche proposta “vegetale” per spaziare dalle interpretazioni più realistiche a quelle più astratte e stilizzate.
Il bellissimo soggetto Palm Jungle di Cole & Son è proposto in tantissime varianti di colore. Oltre ai toni del verde (vedi foto sopra), il decoro è declinato anche nei toni del blu, dell’azzurro e del grigio su altrettanti sfondi di colore tono su tono.
Se volete vedere un progetto nel quale è stata utilizzata proprio questa carta da parati, leggete l’articolo che abbiamo pubblicato ieri.
Nel soggetto Palm Leaves, Cole & Son declina questo decoro in modo più leggero e rarefatto.
Deco Palm, ancora di Cole & Son, tratta invece il soggetto “palme” in modo decisamente più astratto e stilizzato.
In Oxygen della collezione Khroma di Agena, le foglie frastagliate verdi o gialle spiccano su un elegante sfondo nero.
Infine in Exotic di Glamora, il fogliame che si soprappone alle ombre create dal sole viene ripreso in proporzioni più grandi.
E’ più facile ottenere un effetto gradevole e sobrio che non annoia subito se vi limitate a rivestire solo uno dei muri della camera.
I toni di colore della Carta da parati possono essere ripresi negli accessori e negli arredi.
Eventualmente i colori più tenui possono essere richiamati anche nelle tinteggiature di altre murature.
Una volta invece si utilizzava la carta da parati su tutte le pareti della camera.
Attenzione, questa soluzione è molto più rischiosa, specialmente se il decoro è molto fitto e i colori sono scuri.
Le dimensioni della stanza potrebbero ridursi visivamente e l’effetto potrebbe risultare eccessivo e “claustrofobico”.
Se decidete comunque per questa soluzione, sarà meno rischioso scegliere una carta da parati con motivi ripetitivi piccoli e in colori chiari.
Rivestire tutta la stanza con la carta da parati è un’operazione molto delicata.
Però se si abbina bene con lo stile della casa e se è pensata in modo accurato, può dare risultati estremamente scenografici.
Un ultimo consiglio:
attenzione agli effetti trompe-l’œil e ai decori pittorici troppo grandi: potrebbero risultare kitsch, essere presto datati e stufarvi molto in fretta.
Vasche in materiali lapidei
Le vasche da bagno in pietra realizzate da Neutra sono talmente belle e preziose che non è necessario aggiungere commenti alle foto.
Ci limitiamo quindi solo a citare i designer che le hanno create e a dare qualche breve informazione.
La vasca Duo disegnata da Matteo Thun e Antonio Rodriguez è declinata in tre varianti: interamente in pietra, con base in legno e in pietra con penisola.
La versione con penisola è spettacolare: la vasca è inserita in un grande piano realizzato con la sezione di un tronco in legno Kauri.
Le vasche Convivium e Alone dalle forme irregolari e la vasca tonda Spa sono disegnate da Nespoli e Novara.
Tutte le vasche sono realizzate da Neutra in tante tipologie lapidee.
Neutra è un marchio di proprietà di Arnaboldi Angelo Srl, azienda storica fondata a Cantù nel 1880 specializzata nella lavorazione di marmi, graniti, pietre e quarzi.
Le collezioni di alta gamma per il bagno Neutra comprendono lavabi, vasche, piatti doccia ma anche pavimenti, rivestimenti e mensole. Tutti i prodotti sono scavati da un unico blocco di pietra naturale.
Accanto a queste collezioni, dal 2015 Neutra produce anche tavoli e complementi per il living.
Numeroventi Design Residency è un progetto dalla vocazione artistica nato da un’idea di Martino Di Napoli Rampolla.
La residenza infatti non propone i suoi appartamenti solo ai turisti che visitano Firenze ma è soprattutto un luogo dedicato all’arte.
Negli appartamenti gli artisti e i designer possono trovare la giusta atmosfera per liberare la loro creatività.
E negli spazi comuni dedicati al coworking possono lavorare insieme e confrontarsi nei workshop.
La residenza è anche dotata di uno spazio espositivo con grandi finestre e soffitti alti cinque metri.
In questo ambiente ampio e luminoso si svolgono mostre ed eventi speciali aperti al pubblico.
Numeroventi Design Residency è vicino al Duomo, nell’edificio cinquecentesco Palazzo Galli Tassi.
Il progetto di interni è stato curato da Andrew Trotter che si occupa di interior design e architettura.
Inoltre è anche il fondatore della pubblicazione Openhouse Magazine.
Per gli interni Andrew Trotter ha scelto uno stile scandinavo minimalista in cui si inseriscono pezzi di modernariato.
Gli ambienti risultano così molto caldi e accoglienti.
L’arredamento essenziale che contrasta con gli elementi classici dell’architettura rendono l’ambiente rilassante e informale
L’effetto finale è quello di un rifugio protetto al riparo dai ritmi veloci della città.
L’atmosfera tranquilla stimola il processo creativo degli artisti.
Ma incontra anche le esigenze dei turisti che possono riposarsi dopo una giornata passata alla scoperta della città.