Dormire sotto le stelle d’estate è un’esperienza che regala sensazioni uniche.
Gli artisti concettuali Frank e Patrik Riklin svilupparono nel 2008 questo tema nel progetto artistico “Null Stern Hotel“ (hotel a zero stelle).
Visto l’incredibile successo del progetto amplificato dall’eco dei media e dai premi e riconoscimenti conseguiti, nel 2016 il progetto venne realmente realizzato nella regione dei Grigioni con il nome “Zero Real Estate“.
Quest’anno l’eccezionale “albergo” ritorna in una località svizzera diversa, a Wildhaus, il comune più settentrionale del Toggenburg e il più elevato del Cantone San Gallo.
Qui sono state create tre suites completamente aperte, senza muri né soffitto.
Le tre sistemazioni dell’hotel “Zero Real Estate” sono disponibili da metà luglio al 1° settembre e sono già state quasi completamente prenotate.
Pur differenziandosi nello stile, le tre suites sono tutte dotate solamente di un grande letto e due comodini illuminati da lampade, il tutto appoggiato su un’ampia pedana in legno.
La Stump Suite si trova a 1.158 metri di altitudine sotto le fronde di un grande e vecchio albero, non lontano dall’hotel Stump Alpenrose.
Chi soggiorna in questa suite al mattino si sveglierà con il canto degli uccelli e potrà usufruire della Spa del vicino hotel.
A 1.192 metri di altitudine, si trova invece la Schwendi Suite dalla quale si gode di un bellissimo panorama sui laghi di Schwendi incastonati fra le montagne della catena Churfirsten.
Qui ci si addormenta con il suono dei campanacci delle mucche che pascolano e ci si risveglia ammirando la cima del Säntis.
Infine la Burst Suite, già prenotata per tutto il periodo, è posta a 1.220 metri di altitudine.
Situata sulle alture della valle di Toggenburg, permette di vedere ad est la luna che sorge.
Al risveglio si è immersi in un panorama mozzafiato a 270 gradi che si estende dalla valle Rhine fino alla valle di Toggenburg.
L’albergo “Zero Real Estate” è stato realizzato in collaborazione con il managing partner Daniel Charbonnier di Minds in Motion, una società internazionale di consulting nel settore alberghiero e turistico.
Alla realizzazione hanno collaborato anche le associazioni turistiche locali.
Dormire sotto le stelle nell’hotel a zero stelle
La posizione panoramica del boutique hotel Liostasi sull’isola greca di Ios è magnifica: dalla terrazza con piscina i tramonti sul Mar Egeo sono un’esperienza indimenticabile. Ai bordi della piscina il bar esterno offre deliziosi drink rinfrescanti e, in posizione leggermente sopraelevata sotto una grande vela bianca, trova spazio un elegante ristorante. All’interno, nell’architettura contemporanea e minimalista del boutique hotel, gli spazi sono caratterizzati da un design molto curato sia negli arredi che nella decorazione che mescola pezzi di design classico con elementi etnici o di sapore più rustico. Un bellissimo intervento che non è firmato da un interior designer ma dal team creativo del regista Antonis Kalogridis. A differenza degli interior designer che spesso creano spazi più neutri e rarefatti lasciando che sia il committente a personalizzarli e renderli vissuti, gli scenografi sono invece abituati a rifinire gli ambienti con oggetti del vivere quotidiano che “scaldano” l’ambiente dando realismo alla scena. Questo diverso approccio al Liostasi è evidente: negli spazi dell’hotel sono state create tante piccole ambientazioni dal sapore più domestico che gli ospiti possono vivere diversamente nei vari momenti della giornata. Tutto questo crea un’atmosfera calda e rilassante alla quale contribuisce la professionalità e la gentilezza del personale che, muovendosi “in punta di piedi”, anticipa i desideri dei clienti. Il Liostasi hotel offre anche un centro benessere dove i diversi trattamenti vengono eseguiti a picco sul mare blu.
Nel borgo di Anacapri sull’isola di Capri, il boutique hotel Capri Suite occupa gli affascinanti spazi dell’antica struttura che un tempo faceva parte del convento della chiesa di San Michele. L’architetto Giuliano Andrea dell’Uva di ZetaStudio ha curato un attento restauro che ha restituito alla struttura il suo antico fascino. I muri in pietra viva sono stati trattati a calce bianca secondo la tecnica tradizionale tipica dell’isola. Alcune porzioni delle murature sono state lasciate grezze per rivelare i tenui colori a calce originari e su alcune volte sono stati recuperati gli affreschi neopompeiani. Dalla corte interna che collegava la chiesa al convento e che oggi ospita lo spazio dedicato alla prima colazione, si accede al salone e successivamente alle suite dotate di sale da bagno molto particolari: una ha una grande vasca in cemento incastonata nello spessore dei muri e l’altra, ricavata nell’antico loggiato del chiostro, è dotata di un’ampia doccia rivestita in resina antracite. Particolarissimo anche il cortile allestito con un altissimo scaffale su cui sono appoggiati i vasi che contengono le tipiche piante dell’isola. Per l’arredamento degli interni sono stati selezionati pezzi di design del novecento e arredi in colori vivaci che contrastano con il candore dell’ambiente. Il giallo limone, tema cromatico dell’hotel, ricorre nelle varie stanze.
Il trullo è un’antica abitazione contadina di forma quadrata con il tetto a cono rovesciato che termina in un pinnacolo. I trulli sono probabilmente di origine turca e per la loro forma caratteristica sembrano delle sculture che spiccano all’orizzonte. I più famosi sono ad Alberobello e dal 1996 sono patrimonio protetto dell’Unesco. Se ne trovano però in tutta la Puglia dove ce ne sono circa 10.000 di cui molti sono ancora abitati. All’interno al centro è posto il soggiorno mentre ai lati ci sono le alcove, delle grandi nicchie scavate nello spessore dei muri dove trovano posto i letti. Alcuni sono stati meravigliosamente ristrutturati per diventare case di vacanza o alberghi diffusi, come ad esempio il luxury hotel Le Alcove.
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