Al Fuorisalone di Milano in zona Tortona abbiamo visto i gioielli di Tomoko Tokuda, una designer giapponese che restituisce nuova vita a vecchi orologi. L’idea nasce quando per caso ne trova alcuni in una scatola impolverata ad un mercato delle antichità e ne rimane affascinata. I gioielli sono fatti recuperando quadranti e ingranaggi che vengono poi riassemblati e completati con altri materiali. Nata a Tokyo, Tomoko Takuda si trasferisce da piccola a Milano, studia storia dell’arte all’università di Grenoble e moda a Parigi per poi tornare nuovamente a Milano. Il fascino dei suoi pezzi unici viene dalla bellezza antica dei componenti uniti però con gusto contemporaneo.
Nascono dalla sovrapposizione di strati di legno dai contorni sinuosi gli inusuali gioielli etici di Anthony Roussel. Le essenze sono betulla, sughero e acero provenienti da Finlandia, Portogallo e Nord America. La struttura geometrica e ripetitiva si ispira alle formazioni rocciose delle coste britanniche e la particolare tecnica costruttiva mette insieme nuove tecnologie, materiali tradizionali e design modernissimo: le forme vengono modellate con l’impiego di software 3D con un risultato che però conserva il sapore tipico dell’artigianato.
Le creazioni di Aude Tahon sono intrecci tessili di spettacolare leggerezza. Partendo da una tecnica tradizionale coreana chiamata “arte dei nodi maedup” questa artista elabora delle architetture essenziali fatte di piccoli nodi che diventano gioielli di raffinata leggerezza. Aude Tahon è nata in Burundi e ha studiato in Francia sperimentando tecniche di tessitura, tintura e piegatura provenienti da varie regioni del mondo. La sua produzione spazia nel campo della moda, dei gioielli e degli oggetti decorativi, ha realizzato preziose passamanerie per l’alta gioielleria e i costumi di scena della commedia musicale “Il Re Sole”.
Anke Hennig mette insieme tecniche antiche e design contemporaneo per creare delicati gioielli dai volumi morbidi realizzati lavorando sottili fili di nylon colorato, cotone e seta secondo l’arte tradizionale della filigrana. Anke si è diplomata in textile design e poi in design del gioiello in Germania e, dopo alcune interessanti esperienze in Italia, nel 2007 ha fondato la sua marca. Le sue creazioni sono state presentate in molte esposizioni internazionali e pubblicazioni.
Non tutti sanno che Alexander Calder oltre ad essere un noto scultore fu anche pittore e incisore. Ma fu anche un designer di gioielli di grande bellezza. Il primo dono che fece alla sua futura moglie Louisa James, pronipote dello scrittore Henry James, fu un braccialetto in ottone martellato. Nell’arco della sua vita Calder realizzò oltre 1800 gioielli. Tra questi, centinaia furono regali per Louisa.