Le bellissime fotografie che animano il nuovo catalogo Flos Architectural rendendolo diverso dai soliti cataloghi tecnici sono firmate dal giovane artista svedese Carl Kleiner. Le collezioni di prodotti illuminotecnici Flos sono ritratti in composizioni fotografiche astratte e geometriche dai colori vivaci insieme a materiali come il legno, l’ottone e la carta colorata. In questo modo l’immagine del catalogo Flos Architectural curato dall’Art Director Omar Sosa trasferisce i valori di innovazione e creatività che da sempre contraddistinguono il marchio Flos. Le fotografie sono attualmente protagoniste della mostra Architectural Lighting nello showroom Flos Professional Space di corso Monforte 15 a Milano.
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Come se fosse una pianta dotata di lunghe liane, AIM di Ronan e Erwan Bouroullec per Flos si posiziona naturalmente nello spazio. I lunghi cavi permettono infatti di creare la configurazione più adatta allo spazio scegliendo orientamento e altezza della luce. Se utilizzate in gruppo l’effetto è particolarmente scenografico.
Anche Globe di Studio Vit presentato allo scorso Salone Satellite può assumere tante configurazioni nello spazio. In questo caso però il sistema è dotato di un ulteriore elemento. La piccola sospensione a globo di ceramica può anche essere posizionata in modo da riflettere la luce contro una grande ciotola di metallo. Questo è un modo inconsueto di fare luce creando un contrasto di materiali, superfici, volumi e forme diverse.
Queste meravigliose sospensioni bianche fanno parte della collezione di lampade Bubble Lamp disegnate nel 1947 da George Nelson. Per ottenere una luce abbondante e diffusa eliminando i riflessi, Nelson costruì queste forme semplici e scultoree tendendo su una struttura metallica un materiale plastico innovativo, il cocoon, una resina composta da una fibra sintetica che veniva allora impiegato in ambito militare. Modernica ha rieditato le Bubble Lamps nel 1989 utilizzando lo stesso metodo produttivo e, diversamente da Nelson che le aveva solo numerate, ha dato un nome ad ogni modello. Le Bubble Lamp di George Nelson sono nella collezione permanente del Museum of Modern Art di New York.
Anche le lampade Taraxacum S e Viscontea ideate nel 1960 da Achille e Pier Giacomo Castiglioni sono fatte con lo stesso materiale usato da Nelson, il cocoon. A differenza però delle Bubble Lamp in Taraxacum e Viscontea la resina non aderisce su tutta la struttura metallica ma solo sulle zone che sporgono, rimanendo sospesa e in tensione sulle altre zone. Taraxacum e Viscontea sono prodotte da Flos.
Di grande fascino sia accesa che spenta, la lampada da tavolo Anisha di Lievore Asociados per Foscarini è un’ellisse che disegna uno spazio e lo riempie con una lama di luce. E’ realizzata in ABS.
La lampada Gatto di Flos, un classico del design italiano, fu disegnata nel 1960 da Achille e Pier Giacomo Castiglioni. La struttura interna è in acciaio verniciato a polvere e il diffusore è in resina “cocoon” spruzzata sulla struttura.
Tilt m di LZF è costruita con impiallacciature in legno: un cilindro fa da base e ne sorregge un secondo che fa da cappello inclinato.
Hella Hernberg costruisce le lampade Snowball e Raindrop della serie Bol riciclando vecchi tessuti. Quando sono accese, la sovrapposizione e le trame dei ritagli di stoffa creano giochi di luci e ombre. Random Light di Bertjan Pot per Moooi è realizzata con un procedimento molto particolare: un filo di fibra di vetro imbevuto di resina viene avvolto in modo casuale su un pallone gonfiabile che poi viene sgonfiato ed estratto da un’apertura nella lampada. Once di Piero Lissoni per Flos è una sospensione a luce diffusa di ispirazione orientale con struttura interna in filo di acciaio verniciato a polvere e diffusore in resina “cocoon”.
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