La poltrona Ball è un pezzo contemporaneo ma già raro. Infatti Arflex ne ha prodotti solo venti esemplari numerati e autografati dal designer Carlo Colombo. Ball è realizzata in acciaio inox in un unico stampo. Nonostante la rigidità del materiale, questa poltrona trasmette una sensazione di morbidezza grazie al fatto che nella forma sferica è plasmata l’impronta del corpo umano.
La Ball Chair invece è uno dei grandi classici del design anni ’60 e fu disegnata da Eero Aarnio nel 1963. La seduta è ricavata togliendo una porzione di materiale da un volume sferico. A cavallo fra l’architettura e l’arredamento, questa forma in fibra di vetro è un guscio protettivo che garantisce la privacy di chi la occupa senza però escluderlo completamente dal mondo circostante grazie alla base girevole che permette di guardarsi intorno. Asko fu la prima azienda a produrre la Ball Chair e oggi sul mercato ci sono tantissime riproduzioni non autorizzate. Se vi accontentate della miniatura, la potete trovare nello shop del Vitra Design Museum.
In pieno stile anni ’60, la poltrona Bubble Chair Hanging è una bolla sospesa che culla e protegge dal rumore chi la occupa. Progettata nel 1968 da Eero Aarnio, pioniere nell’uso delle materie plastiche nel design industriale, è una sfera in materiale acrilico con bordo in acciaio inox. La poltrona pensile Egg invece è prodotta in midollino naturale o tinto da Pierantonio Bonacina ed è stata disegnata da Nanna Ditzel che negli anni ’60 contribuì molto all’evoluzione del design non solo nel settore dell’arredamento. Molto più recente è invece la coloratissima poltrona sospesa che fa parte della collezione di sedute Tropicalia di Patricia Urquiola per Moroso. Fatta di fili di plastica tesi su una struttura sfaccettata in acciaio rievoca la capacità creativa del design artigianale africano.