Le lampade Tress di Marc Sadler per Foscarini sembrano un nastro sospeso nell’aria che circonda la luce. L’intreccio di fili e resina, che costituisce struttura, decoro e schermatura al tempo stesso, crea bellissimi giochi di luci e ombre. In versione da terra, da tavolo e sospensione.
Sullo stesso tema del nastro gioca anche la lampada Curl my light della designer russa Dima Loginoff che con le sue volute disegna la forma di una tradizionale abat-jour.
Più tradizionali nella costruzione, molto semplici ma di grande effetto, le lampade Dress di Fambuena sono costruite con una esile struttura sulla quale si avviluppa un nastro di satin.
Per design e materiali queste tre lampade da tavolo rappresentano punti di vista molto diversi ma tutte sono egualmente interessanti.
La lampada da tavolo della collezione Dress di Fambuena è una rivisitazione moderna del classico paralume: un nastro di satin è avvolto a mano su una struttura metallica leggera che costruisce cappello e gambe in una struttura monolitica.
Molto raffinata nella sua semplicità la lampada Air m di LZF è costruita con un unico foglio di impiallacciatura di legno ritorto.
E infine ancora qualcosa di completamente diverso, la 8am Office Task Lamp di Joseph Graceffa & Dario Buzzini, una lampada davvero minimale costituita da un filo elettrico intrecciato che passa in un morsetto di alluminio da ancorare alla scrivania. L’intensità della luce può essere regolata semplicemente toccando il morsetto.