Il sistema di sedute Plus disegnato da Francesco Rota per Lapalma permette massima componibilità.
Gli elementi del sistema sono caratterizzati da forme asciutte, addolcite da lievi rotondità negli spessori.
Con i diversi moduli si possono creare divani più classici per la casa, isole più irregolari adatte ad ambienti più ampi ma anche grandi composizioni lounge per gli spazi pubblici.
Le forme pulite possono essere enfatizzate da tessuti in colori vivaci o da accostamenti di colori in diverse sfumature.
Le composizioni con o senza schienali e braccioli possono essere completate da cuscini e con una vasta serie di accessori come tavolini di varie forme.
Inoltre il sistema Plus può anche essere abbinato ai pannelli divisori Screen che funzionano da schienale e che garantiscono una maggiore privacy di alcune zone.
Il sistema include sedute di varie profondità e braccioli e schienali di due altezze.
I moduli di Plus, tutti sfoderabili e unibili tramite apposite staffe, sono realizzati in poliuretano espanso ignifugo con varie densità.
Divano Plus di Lapalma : infiniti paesaggi
Cecilie Manz ha disegnato Atmosphere per il brand tedesco Gloster.
Per creare questa serie decisamente essenziale la designer danese si è ispirata agli arredi semplici che arredano le zone condivise dove si socializza:
le cucine di una volta, i cortili e i giardini, le osterie e gli spazi pubblici, sia all’interno che all’esterno.
Tutta la collezione ruota intorno a un arredo elementare, la panca che declinata nelle opportune dimensioni, diventa tavolo e divanetto.
In quest’ultimo caso la struttura prosegue per formare lo schienale che avvolge tutta la lunghezza della panca oppure solo una parte.
Un sottile cuscino da scegliere fra vari colori rende più comoda la seduta.
Accanto alla panca in due diverse dimensioni, la collezione comprende una chaise longue, due divani, un ottoman, un tavolino e due tavoli.
Tutti gli arredi hanno un’altezza inferiore a quella standard per essere più comodi e rilassanti.
I telai sono in alluminio verniciato a polvere mentre i piani sono in legno di tek.
L’imbottitura dello schienale e i cuscini sono rivestiti con tessuti per esterni resistenti alle intemperie.
Collezione Atmosphere di Cecilie Manz
Al Salone del Mobile di Milano, Lema ha presentato numerosi nuovi prodotti diversi per ispirazione ma tutti accomunati da un’eleganza sobria e senza tempo.
In questo articolo ne mostriamo alcuni.
Il tavolo Alamo (foto sopra) disegnato da David Lopez Quincoces ha un design minimalista leggero molto sofisticato.
Il tavolo reinterpreta lo stile degli anni ’40 con un accostamento di materiali diversi:
la struttura è in metallo verniciato bronzo patinato mentre il piano, in marmo ricostruito, è caratterizzato da un effetto seminato.
La nuova esclusiva finitura materica è proposta in tre versioni ispirate alle pietre naturali oppure in rovere termotrattato.
La poltrona Alton, sempre di David Lopez Quincoces, è caratterizzata da un design avvolgente molto particolare.
La corda di cuoio è avvolta a mano sulla struttura in metallo verniciato antracite che forma lo schienale a semicerchio.
La seduta accoglie un morbido cuscino.
Areia, anch’essa di David Lopez Quincoces, è una elegante cassettiera dalle linee pulite.
La struttura a vista in metallo bronzo accoglie la base e i cassetti sospesi in noce Canaletto.
La cassettiera è completata da piani in vetro extra chiaro.
La poltrona imbottita Fantino disegnata da Gordon Guillaumier ha forme classiche compatte e sinuose segnate dalla profilatura in gros grain che accompagna la cucitura del rivestimneto in tessuto o pelle.
La poltrona Taiki disegnata da Chiara Andreatti ha un’immagine vagamente orientale molto accogliente.
Lo schienale e la seduta imbottiti di spessore generoso sono sostenuti da una struttura a sezione circolare in frassino tinto rovere termotrattato.
Warp di Francesco Rota è un divano componibile molto elegante caratterizzato dallo schienale con impunture verticali che si svasa leggermente nella parte superiore.
Infine l’armadio Seryasse di David Lopez Quincoces presenta sulle ante a battente una particolare lavorazione a micro doghe verticali che esalta la bellezza del legno di noce Canaletto.
L’eleganza sofisticata dei nuovi prodotti di Lema
La forma spinosa del cactus ha qualcosa di espressivo che a quanto pare ispira i designer.
L’appendiabiti Fade Out Cactus di Frederik Kurzweg rivisita la forma della pianta con la lamiera forata.
Le sei lastre vengono assemblate per creare un volume tridimensionale semitrasparente che cambia aspetto a seconda del punto da cui lo si osserva.
Fade Out Cactus sembra essere una citazione di un altro appendiabiti ben più famoso:
il Cactus in poliuretano flessibile disegnato nel 1972 da Guido Drocco e Franco Mello e diventato uno dei pezzi iconici di Gufram.
Questo arredo/scultura, esposto nei più prestigiosi musei di design e gallerie d’arte, è un totem ironico che ben rappresenta lo humour del design anni ’70.
Negli anni Gufram ha riproposto il suo cactus in diversi colori e in tante edizioni speciali.
Il cactus spinoso rotondo su cui nessuno mai sognerebbe di sedersi ha ispirato il divano che Maurizio Galante e Tal Lancman hanno disegnato per Baleri Italia.
Visto che questo tipo di cactus viene anche chiamato in modo irriverente “il cuscino della suocera”, qui il gioco ironico è decisamente evidente.
Canapé Cactus è un divano con base in legno listellare e imbottitura in schiuma poliuretanica portante ad alta densità con strutture interne di sostegno in acciaio.
La stampa fotografica del rivestimento in tessuto tecnico bielastico rende il divano del tutto simile ad una colonia di cactus.
Certo ci vuole un certo coraggio a far accomodare i vostri amici su questo divano ma si sa, il design è anche gioco e ironia.
La pianta del cactus rivisitata dai designer