E’ difficile dire quale sia stata la prima azienda a “inventare” i divani con gli schienali riposizionabili…
ma ciò che è certo è che tantissime altre aziende l’hanno già seguita, dalle marche di alta gamma per arrivare fino all’Ikea.
Questa nuova tipologia di divani sta avendo successo perché è la soluzione di un problema: il divano classico con lo schienale fisso ha un solo fronte.
Il problema non esiste quando il divano è posizionato spalle alla parete ma si avverte invece quando è posto in centro stanza.
Nelle case meno recenti difficilmente si metteva il divano al centro della stanza perché normalmente le dimensioni del salotto non lo permettevano.
Oggi invece sempre più spesso il salotto, la camera da pranzo e la cucina convivono nel living, un ambiente ampio dove non è raro che il divano debba stare in posizione più centrale.
In questo caso lo schienale del divano, anche se basso, traccia un confine che divide l’ambiente in aree funzionali precise.
Inoltre nel living c’è quasi sempre anche la televisione che, dettando il verso del divano, facilmente fa sì che quest’ultimo dia le spalle alla zona pranzo e/o alla zona cucina.
Quando non si sta guardando la TV ma ad esempio si sta cucinando mentre si chiacchiera con gli amici qualcuno potrebbe volersi accomodare sul divano… che però è rivolto dalla parte opposta!
Per ovviare a questa situazione inizialmente alcune aziende hanno introdotto nei loro sistemi componibili degli elementi utili a costruire dei divani bifronte.
In questo caso però, dovendo contrapporre due sedute, la profondità totale del divano diventa notevole e quindi l’ambiente deve essere veramente grande per poterlo accogliere.
Ed ecco che finalmente arriva la novità del divano con gli schienali riposizionabili.
Questo tipo di divani è formato da una seduta appoggiata a terra o con piedini e da schienali che possono essere posizionati in qualsiasi punto della seduta.
Lo schienale è un volume indipendente dalla seduta ed è zavorrato, dotato cioè di un meccanismo a peso o di una lastra di acciaio che fa sì che non si sposti anche quando la persona vi si appoggia.
Non avendo un verso prefissato, questi divani risultano molto più versatili: basta spostare gli schienali per invertire il fronte del divano rivolgendolo nella direzione desiderata. In altre parole: il divano si trasforma a seconda della situazione.
Ma non solo: lasciando solo uno schienale ad un estremo, il divano diventa chaise-longue oppure togliendoli tutti si trasforma in un letto per gli ospiti.
I sistemi sono tutti componibili, quindi è facile creare la configurazione che più si addice allo spazio e alle esigenze.
Inoltre, essendo ormai molte le aziende che propongono questo tipo di divani, non è difficile trovarne uno che rientri nel budget a disposizione… ce ne sono veramente di tutti i prezzi.
Anche perché dal punto di vista costruttivo la forma semplice di questi divani non implica lavorazioni particolarmente sofisticate.
Per funzionare lo schienale deve essere un volume piuttosto grande e non troppo alto, con un’ampia base di appoggio e la seduta deve essere piatta.
Questi fattori tecnici limitano la creatività dei designer, quindi lo svantaggio potrebbe essere che dal punto di vista estetico questi divani si assomigliano un po’ tutti.
Al di là dei tessuti, dei colori e delle proporzioni, per differenziarsi ai vari marchi non resta che giocare sui dettagli: i piedini, le cuciture a vista, i bordi o le rifiniture.
La forma dei cuscini/schienali può variare… ma non troppo:
può essere più rettilinea o più panciuta e lo schienale può essere singolo oppure doppio per formare un angolo.
Quindi i Divani con schienali riposizionabili piaceranno a chi ama le forme semplici, minimali e asciutte.
Probabilmente invece non è nelle corde di chi preferisce i divani più morbidi, avvolgenti e sagomati.
E anche se normalmente tutte le aziende propongono un secondo cuscino da aggiungere al volume/schienale, sicuramente questa tipologia non potrà piacere a chi ritiene comodi solo i divani con lo schienale alto e ampio.
Divani con schienali riposizionabili : perché hanno successo