Ombrellone Eclipsum
Icona dell’estate, l’ombrellone classico con le tradizionali stecche e gli spicchi colorati ha sempre il suo fascino.
L’azienda belga Umbrosa propone però delle variazioni sul tema più contemporanee, originali e “tecnologiche”.
Ad esempio il design tondo minimalista dell’ombrellone Eclipsum non passa certo inosservato. La struttura ad anello su cui è tesato lo schermo solare e il palo laterale sono stati progettati per garantire la massima funzionalità con un’estetica impeccabile.
Ombrellone Infina
Infina è invece un ombrellone all’insegna della semplicità: le stecche sono state sostituite con un sistema di tiranti che sostiene lo schermo quadrato forato centralmente per permettere il passaggio del palo. Oltre a fare ombra, Infina ha una buona resistenza al vento.
Ombrellone Icarus
A proposito di vento… Umbrosa propone Icarus, un modello di ombrellone che nel design si ispira alla natura: con la sua forma a guscio e la sua struttura ad arco particolarmente robusta protegge dal sole ma serve anche come frangivento.
Gli ombrelloni Umbrosa sono prodotti in Belgio. Le componenti realizzate in alluminio anodizzato, i materiali resistenti ai raggi UV e i tessuti degli schermi di elevata qualità garantiscono la longevità dei prodotti.
Le originali lampade per esterni Tobia disegnate da Matteo Ugolini per il brand Karman riprendono con ironia le forme degli attrezzi della tradizione contadina.
La vanga, il forcone e il rastrello si trasformano in lampade che creano nelle sere d’estate un’atmosfera magica e soft nel giardino o sul terrazzo.
Le lampade, realizzate con un tecnopolimero bianco, accolgono lungo la parte posteriore del manico una striscia LED che proietta una lama di luce sulla superficie retrostante.
Gli “attrezzi luminosi” possono essere semplicemente appoggiati al muro oppure si possono appendere con un gancio. In alternativa possono anche essere sorretti da un cavalletto autoportante.
Con la magia della luce e con l’immagine decorativa e scultorea delle lampade Tobia, l’Art director di Karman Matteo Ugolini racconta in modo romantico la nostalgia del passato e della natura a cui è legato.
Un’atmosfera perduta che queste bellissime immagini riportano alla memoria.
Bookshelf / Bookchair è libreria e sedia insieme.
Fra le linee rette dei ripiani della libreria si mimetizza il profilo sinuoso di una sedia costruita con un pannello ondulato di MDF laccato che forma in continuità seduta e schienale.
Questo curioso arredo ibrido potrebbe essere adatto ad un piccolo spazio: la sedia infatti può essere estratta solo quando serve.
Bookshelf / Bookchair è stata disegnata da Sou Fujimoto.
In questo arredo l’architetto giapponese racconta con il linguaggio astratto e minimalista del design la relazione che si instaura fra un libro e chi lo legge.
Il lettore sceglie il libro nella libreria, estrae la sedia, si accomoda e si immerge nella lettura.
Un unico mobile assolve quindi contemporaneamente a due funzioni diverse dialogando con l’ambiente in modo attivo e dinamico a seconda della modalità di utilizzo.
Alias sembra avere una particolare sensibilità per la contaminazione delle funzioni e gli arredi ibridi.
Infatti, oltre a Bookshelf / Bookchair, questo brand ne propone altri.
Lo studio di design Nendo ha infatti disegnato per Alias Flow Bowl, una serie di tavoli ibridi dove, con un gioco di volumi contrastanti, il tavolo vive in simbiosi con un vaso.
Anche qui il design fissa come in uno stop frame un frammento di un’azione dinamica: il ripiano del tavolo sembra fluire come un liquido nella ciotola lungo le linee sottili della struttura.
I tavoli Flow Bowl sono proposti da Alias in diverse forme e dimensioni per assolvere a varie funzioni: coffee table, side table, console.
La struttura in acciaio può essere verniciata in bianco, grigio e grigio grafite.
I piani e i contenitori sono realizzati in poliuretano verniciato nella stessa finitura della struttura.
Mantenere l’apertura e la continuità visiva in tutto lo spazio di 160 metri quadri: questo è stato l’obiettivo del progetto di ristrutturazione commissionato da una famiglia allo studio di architettura Ruetemple di Mosca.
Prima dell’intervento di interior design l’edificio si presentava già senza alcun muro divisorio.
Gli architetti hanno deciso di eliminare anche le travi che sorreggevano le solette dei vari livelli per ottenere un grande spazio completamente vuoto che potesse essere completamente ridisegnato, anche in verticale.
E’ stata quindi creata un’area living aperta anche in altezza nella quale alcune porzioni delle solette dei piani sono state sostituite da reti sospese su cui i bambini possono giocare.
La continuità dello spazio permette non solo il passaggio della luce naturale ma consente ai genitori di tenere sempre d’occhio i figli.
Le camere dei bambini sono state ricavate in volumi aggettanti sull’area living. Nelle murature di questi ambienti sono state create delle finestre che guardano sullo spazio sottostante.
Il vano al centro dello spazio che contiene la scala è anch’esso dotato di finestrature. In questo modo di notte la luce del vano scala illumina morbidamente tutta l’area living.
In tutta l’abitazione domina il bianco.
Gli arredi in legno di pino disegnati su misura si integrano nell’architettura.
Freeline è un nuovo sistema di illuminazione componibile per interni disegnato da Flynn Talbot per il brand Fabbian.
Freeline è una soluzione su misura estremamente flessibile che offre grande libertà nel progettare la luce, sia dal punto di vista estetico che funzionale. Per questo si presta per illuminare qualsiasi tipo di ambiente, dalle stanze grandi e piccole della casa, all’ufficio fino ai grandi spazi pubblici.
Il sistema Freeline prevede delle barre in alluminio nero intersecabili fra loro da montare a soffitto o a parete sulle quali possono essere ancorate tre diverse tipologie di punti luce tutti a LED: una sfera in vetro bianco, un faretto cilindrico a luce puntuale e un riflettore piatto nero a luce indiretta.
Inoltre i punti luce possono sempre essere spostati per rinnovare l’immagine degli ambienti e venire incontro alle nuove esigenze illuminotecniche.
Dal punto di vista estetico, tutte le configurazioni create con Freeline hanno un’immagine impattante, grafica e molto decorativa.
Scegliendo i punti luce sferici, la composizione acquisterà un carattere vagamente retrò, caratterizzato dal contrasto delle sfere con le linee esili e nette delle barre.
Con i faretti e i riflettori invece l’aspetto di Freeline diventa più tecnico e contemporaneo.
Anche le barre contribuiscono fortemente al risultato estetico della composizione: la lunghezza, la numerosità, il tipo di incroci più o meno simmetrici e regolari cambia il risultato finale.
Freeline dà grande spazio alla creatività: nelle immagini di questo articolo mostriamo solo alcune delle tante composizioni possibili.
Il sistema Freeline è stato presentato da Fabbian all’ultima edizione di Euroluce, la sezione del Salone del Mobile di Milano dedicata all’illuminazione.