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Sedia e poltroncina Elettra : icone del design italiano

poltroncina Elettra Arflex

Sedia e poltroncina Elettra

La sedia e la poltroncina Elettra disegnate nel 1953 dallo studio B.B.P.R. furono fra i primi arredi per uffici e spazi pubblici ad entrare nel catalogo di Arflex.

Da allora queste sedute sono diventate dei classici del design.

Eleganti e ben proporzionate, le sedute Elettra non sono mai passate di moda.

Oggi però appaiono particolarmente in sintonia con i trend dell’arredamento che sempre più mescola gli stili e i pezzi contemporanei con le icone del design.

La sedia e la poltroncina Elettra sono molto confortevoli grazie ai cuscini di buon spessore della seduta e dello schienale.

Ad eccezione delle versioni in pelle, il rivestimento è completamente sfoderabile e la struttura è in tubolare cromato o nero.

Lo studio B.B.P.R.

Gian Luigi Banfi, Ludovico Barbiano di Belgioioso, Enrico Peressutti e Ernesto Nathan Rogers fondarono lo studio B.B.P.R. nel 1932.

L’attività dello studio riguarda importanti progetti nel campo dell’architettura, dell’urbanistica e del design che hanno fatto scuola.

Nel 1946 lo studio sviluppò il progetto di pianificazione e ristrutturazione di Milano per rimediare ai danneggiamenti causati dalla guerra.

Un altro importante contributo alla nascita del design italiano fu l’allestimento della mostra “La forma dell’utile” alla IX Triennale di Milano.

Oltre alla Sedia e poltroncina Elettra per Arflex attualmente di nuovo in produzione, lo studio B.B.P.R. firmò anche importanti pezzi di arredamento.

Fra gli altri, ci sono ad esempio la serie di mobili per ufficio “Spazio” per Olivetti e la maniglia Emma per Olivari.

sedia Elettra Arflex

sedia Elettra Arflex

poltroncina Elettra Arflex

Sedia e poltroncina Elettra

 

 

Lampade a_Forest : ricordi della Polinesia

a_Forest by B.Lux

Lampade a_Forest

Chi non potrebbe essere ispirato dalla bellezza della natura della Polinesia?

Fabien Dumas, prima di trasferirsi a Berlino, ha avuto la grande fortuna di vivere in questo paradiso terrestre.

Ricordando le sue origini il designer ha creato a_Forest, una collezione di lampade per il brand B.Lux.

Il design delle lampade evoca la forma sinuosa dei petali dei fiori delle Isole Polinesiane.

Le Lampade a_Forest sono proposte nei colori opachi bianco, salmone e turchese e sono dotate di sorgente luminosa a LED.

La collezione comprende una lampada da muro a luce indiretta e una lampada a sospensione declinata in versione orizzontale e verticale.

L’azienda B.Lux fondata nel 1979 ha sede in Spagna nei Paesi Baschi.

a_Forest by B.Lux

a_Forest by B.Lux

a_Forest by B.Lux

a_Forest by B.Lux

Lampade a_Forest

Lampade a_Forest

 

Tappeti e pouf coordinati : collezione Parquet di GAN

Tappeti e pouf coordinati

Tappeti e pouf coordinati

Alla fiera internazione degli interni IMM Cologne che si è conclusa da pochi giorni il brand GAN ha presentato la nuova collezione di tappeti kilim Parquet.

Le designer svedesi dello studio Front che firmano la collezione si sono ispirate alle antiche pavimentazioni dei palazzi e delle chiese.

Infatti i tre tappeti Tetragon, Rhomb e Hexagon sono una composizione modulare di “tessere” geometriche colorate.

Le prospettive dei motivi dei moduli danno profondità alle superfici piatte dei tappeti.

Per creare i pouf coordinati le designer dello studio Front hanno piegato le composizioni modulari dei tappeti seguendo esattamente le linee geometriche dei decori.

In questo modo con una tecnica che ricorda l’arte degli origami, i decori dei tappeti da figure bidimensionali sono diventati volumi a tre dimensioni.

Così sono stati creati dei pouf che si abbinano perfettamente con i tappeti.

Collezione Parquet GAN

Parquet collection GAN

Parquet collection GAN

Parquet collection GAN

pouf Parquet collection GAN

 

Sofia Lagerkvist e Anna Lindgren dello studio Front fanno design attraverso la sperimentazione.

Questo approccio è leggibile nel prodotto finale.

Per questo gli arredi di Front raccontano a chi li osserva in che modo dall’idea creativa si è arrivati alla realizzazione finale.

 

Carte da parati natura: la giungla tropicale entra in casa

Carte da parati natura

Palm Jungle by Cole & Son

Carte da parati natura

Anche se il ritorno delle carte da parati nella decorazione di interni non è più una novità, ancora non ci ha stufato.

Le carte da parati sono un’ottima soluzione per dare all’ambiente un tocco personale.

Ma quando si tratta di scegliere ci si perde nelle moltitudine di proposte dei cataloghi delle aziende del settore.

Un soggetto che a me piace molto sono le Carte da parati natura che ricreano la giungla lussureggiante, non solo nei toni del verde ma anche in molte altre varianti cromatiche.

Ecco quindi qualche proposta “vegetale” per spaziare dalle interpretazioni più realistiche a quelle più astratte e stilizzate.

Il bellissimo soggetto Palm Jungle di Cole & Son è proposto in tantissime varianti di colore. Oltre ai toni del verde (vedi foto sopra), il decoro è declinato anche nei toni del blu, dell’azzurro e del grigio su altrettanti sfondi di colore tono su tono.

Se volete vedere un progetto nel quale è stata utilizzata proprio questa carta da parati, leggete l’articolo che abbiamo pubblicato ieri.

 

carta da parati Palm Jungle Cole & Son

Palm Jungle by Cole & Son

Nel soggetto Palm Leaves, Cole & Son declina questo decoro in modo più leggero e rarefatto.

Palm Leaves by Cole & Son

Palm Leaves by Cole & Son

Deco Palm, ancora di Cole & Son, tratta invece il soggetto “palme” in modo decisamente più astratto e stilizzato.

Deco Palm Cole & Son

Deco Palm by Cole & Son

In Oxygen della collezione Khroma di Agena, le foglie frastagliate verdi o gialle spiccano su un elegante sfondo nero.

Khroma Oxygen by Agena

Infine in Exotic di Glamora, il fogliame che si soprappone alle ombre create dal sole viene ripreso in proporzioni più grandi.

Exotic Glamora

Exotic by Glamora

Come utilizzare la carta da parati?

E’ più facile ottenere un effetto gradevole e sobrio che non annoia subito se vi limitate a rivestire solo uno dei muri della camera.

I toni di colore della Carta da parati possono essere ripresi negli accessori e negli arredi.

Eventualmente i colori più tenui possono essere richiamati anche nelle tinteggiature di altre murature.

Una volta invece si utilizzava la carta da parati su tutte le pareti della camera.

Attenzione, questa soluzione è molto più rischiosa, specialmente se il decoro è molto fitto e i colori sono scuri.

Le dimensioni della stanza potrebbero ridursi visivamente e l’effetto potrebbe risultare eccessivo e “claustrofobico”.

Se decidete comunque per questa soluzione, sarà meno rischioso scegliere una carta da parati con motivi ripetitivi piccoli e in colori chiari.

Rivestire tutta la stanza con la carta da parati è un’operazione molto delicata.

Però se si abbina bene con lo stile della casa e se è pensata in modo accurato, può dare risultati estremamente scenografici.

Un ultimo consiglio:

attenzione agli effetti trompe-l’œil e ai decori pittorici troppo grandi: potrebbero risultare kitsch, essere presto datati e stufarvi molto in fretta.

Ristorante Barca’s : atmosfera anni ’70

ristorante Barca's Fabio Fantolino

Ristorante Barca’s

Il ristorante Barca’s si sviluppa su tre livelli in un palazzo d’epoca all’angolo di corso Vittorio Emanuele II nel centro di Torino.

Già dalle ampie vetrate si intuisce l’atmosfera rilassante del ristorante che è punto di incontro anche per un pranzo veloce o per il dopo cena.

Il progetto di interni del Ristorante Barca’s disegnato da Fabio Fantolino si ispira alla West Coast americana degli anni ’70.

Negli spazi del piano terra e del primo piano dove prevale il bianco il motivo conduttore è il decoro a felci sui toni del blu della carta da parati.

Le varie gradazioni del blu sono riprese nel rivestimento in velluto dei divani che corrono lungo le pareti e negli eleganti sgabelli di design anni ’70.

Per spezzare il gioco cromatico e riscaldare l’ambiente, in alcune zone sono stati inseriti dei divani rivestiti in cotone colore verde muschio e in alcantara nocciola.

Quest’ultimo materiale è ripreso anche nelle sedute.

Alcune murature sono rivestite in noce, altre sono movimentate da una quadrettatura irregolare di pannellature laccate bianche incorniciate da profili.

I tavoli in laminati diversi sono stati disegnati su misura come anche le lampade costruite con profili cilindrici tagliati in diagonale.

Per creare zone più raccolte, gli spazi sono scanditi da divisori in legno con lamelle che disegnano una geometria di vuoti e pieni.

Nelle zone a doppia altezza sono state invece inserite sequenze di lunghi profili a sezione tonda che fanno anche da ancoraggio per i banconi sospesi.

Per delimitare sotto al soppalco la zona di servizio con banconi e pensili è stata creata una “scatola” segnata da profili neri e pannellature bianche forate su sfondo legno.

Nel piano interrato, pur mantenendo una coerenza stilistica con gli altri spazi, il design è stato declinato con materiali e rivestimenti dai toni più scuri per creare un’atmosfera più intima e suggestiva.

Lo studio di Architettura

Laureato al Politecnico di Torino nel 2001, Fabio Fantolino fonda in questa città il suo studio di architettura.

Il team dello studio si occupa di architettura e interior design.

Gli arredi e le lampade sono disegnati su misura per integrarsi nel contesto del singolo progetto e valorizzarlo con una personalità forte e distintiva.

Se volete scoprire un altro progetto di Fabio Fantolino, cliccate qui.

ristorante Barca's Fabio Fantolino

ristorante Barca's Fabio Fantolino

ristorante Barca's Fabio Fantolino

Ristorante Barca's

Ristorante Barca's