Mari Ishikawa nasce e studia arte e design in Giappone. Poi si trasferisce in Germania dove continua il suo perfezionamento. I suoi sofisticati gioielli che si ispirano alla natura sono rami, boccioli e intrecci di foglie realizzati in argento, perle, carta e lacca giapponese. Dal 2004 le sue opere vengono esposte in numerose rassegne internazionali.
Le superfici piane dell’originale poltrona Alvisilkchair della designer Asa Karner di Alvi Design sono costruite da fili di seta ecologica tesati in una cornice in quercia. L’ispirazione viene dai telai in legno della tradizione svedese. La Knotted Chair KC/1 di Marcel Wanders, inizialmente fatta artigianalmente da Droog Design, è poi stata prodotta in serie limitata da Cappellini. E’ una sedia in corda e fibra di carbonio, annodata a mano e poi indurita con un trattamento a base di resina. Così ne ha parlato Marcel Wanders: “Grazie alla Knotted Chair sono riuscito a fare una cosa a cui aspiravo da tempo: mettere insieme la tecnologia e l’artigianato. Dall’hi-tech al low-tech.” L’avvolgente Dragnet Lounge Chair del designer filippino Kenneth Cobonpue è realizzata con un filo in tessuto ritorto e avvolto intorno ad un telaio zincato. Le gambe sono in acciaio inox.
Questa moderna abitazione progettata dal duo Elding Oscarson si inserisce fra i vecchi edifici bassi della città svedese di Landskrona creando un contrasto molto interessante. La casa è un semplice parallelepipedo bianco che si sviluppa in altezza. Il volume all’interno tutto aperto è scandito da soppalchi posti su tre livelli che accolgono le varie aree funzionali in un percorso fluido. Sul retro del piano strada c’è un giardino interno e il piano superiore è dotato di un terrazzo che si apre verso il cielo. Il bianco totale dà una sensazione grande leggerezza alla quale contribuisce anche la luce che passa attraverso la rete in ferro con cui sono stati realizzati i parapetti dei soppalchi, le passerelle e le chiusure delle finestrature del terrazzo.
Mantenere viva la tradizione dell’ebanisteria applicandola alle esigenze estetiche e funzionali attuali in un settore ormai dominato dalle logiche della produzione industriale non è impresa semplice. Ci vogliono molta passione e grandi capacità artigianali che spesso si imparano in famiglia. Queste tre cassettiere sono frutto di realtà di questo tipo: Optimum di Stéphane Lebrùn per Dessié è realizzata in noce massello con 8 o 14 cassetti disposti su due file, maniglie in cuoio pieno fiore, fianchi e schienale in cristallo. La cassettiera Scala dell’artigiano/designer Massimo Annibali invece è composta da moduli indipendenti sovrapposti costruiti in listellare di rovere naturale con cassetti di varie essenze lignee. Infine la cassettiera MC di Massimo Castagna per Ceccotti Collezioni è realizzata in noce americano con fresate perimetrali e maniglie in massello.
Questa bellissima casa high-tech modulare a basso consumo energetico ora gode di una bellissima vista sulle Dolomiti a 1.200 metri di altitudine ma può essere smontata, trasportata e rimontata ovunque. Il prototipo fatto interamente in legno di larice e materiali riciclabili è stato disegnato da Werner Aisslinger e sviluppato in collaborazione con un team sudtirolese. La facciata interamente vetrata che offre una vista sull’esterno a 360° è protetta da un guscio frangisole in listelli orizzontali che la mimetizza nell’ambiente e ne aumenta la privacy interna. La struttura è anche molto adatta per creare alberghi diffusi in luoghi naturali protetti e può essere facilmente ingrandita o smantellata permettendo di riportare velocemente il luogo alle sue condizioni originarie grazie alla limitata base di appoggio sul terreno.