…segue dal post di ieri. Con i container Shigeru Ban aveva anche allestito il Nomadic Museum, un suggestivo grande spazio espositivo per ospitare Ashes and Snow, la bellissima mostra itinerante del fotografo-artista Gregory Colber che ha girato un po’ per tutto il mondo. L’architetto francese Patrick Partouche ne ha utilizzati otto per realizzare la Maison Container, una casa contemporanea nella zona di Lille in Francia.
I container sono stati la soluzione per rendere subito disponibili dei moduli abitativi in caso di eventi catastrofici. Ma ora sono sempre più spesso utilizzati anche per allestire suggestivi spazi commerciali, stand fieristici o mostre d’arte itineranti. Ad esempio l’architetto brasiliano Marcio Kogan ne ha rimessi a nuovo sei per realizzare Decameron, un negozio di arredamento di design a San Paolo. Invece Shigeru Ban nel 2007 aveva realizzato un interessante spazio per Artek, la famosa azienda di mobili scandinava. Continua nel post di domani…
Disegnata da Ionna Vautrin per Foscarini, la lampada Binic prende il nome da un faro della costa della Bretagna e ricorda le maniche a vento, i sistemi di areazione sui ponti delle barche a vela. Binic ha base in ABS e proiettore in policarbonato ed è disponibile in sei colori. Le eleganti lampade bianche e nere della collezione Cargo di Designheure evocano invece la forma dei camini delle navi. Assemblando più moduli a cilindro si può variare l’altezza della lampada.
Un antico monastero vicino a Como è stato riconvertito dall’architetto Jacopo Mascheroni dello studio JM Architecture in un modernissimo loft tutto bianco. La struttura originaria è stata conservata e nell’ampio open space che ospita le zone giorno, pranzo e cucina è stato costruito un solo volume chiuso che contiene una camera e due bagni. Una grande scala con parapetto in cristallo caratterizza lo spazio e la pavimentazione in acero canadese crea continuità in tutta la casa. L’illuminazione è stata molto curata con soluzioni che prevedono tagli luminosi nel soffitto e faretti incassati orientabili, luci integrate negli arredi e sotto le nicchie delle contropareti. La casa è dotata di un sofisticato sistema di domotica e gli arredi sono stati realizzati su disegno con materiali tecnici come il Corian.
Non tutti sanno che Alexander Calder oltre ad essere un noto scultore fu anche pittore e incisore. Ma fu anche un designer di gioielli di grande bellezza. Il primo dono che fece alla sua futura moglie Louisa James, pronipote dello scrittore Henry James, fu un braccialetto in ottone martellato. Nell’arco della sua vita Calder realizzò oltre 1800 gioielli. Tra questi, centinaia furono regali per Louisa.