Questo loft sembra l’officina meccanica di un inventore o il magazzino di un commerciante di merci provenienti da paesi ed epoche diverse. In questo spazio molto originale convivono elementi molto diversi: arredi di recupero, classici del design, pezzi vintage e industriali e addirittura lo scheletro di un animale. Pochi sono gli arredi che non hanno avuto una vita precedente e ogni ambiente è ricco di oggetti curiosi che sembrano usciti dalle scenografie di film di generi diversi. Molto particolari la grande libreria su due livelli raggiungibile con la scala a chiocciola Napoléon III, la struttura del camino nella parete di mattoni rossi e gli arredi della cucina. Una veranda fa da filtro fra l’interno e il giardino lussureggiante e la sala da pranzo è inondata di luce dal soffitto vetrato.
Nello spazio France Design al Fuorisalone di Milano, la parigina Chimère ha esposto una collezione di mobili di lusso per animali disegnata da Bloom Room, l’agenzia di design fondata da Marc Ange. Fanno parte della collezione una cuccia, una lettiera e addirittura una gabbia a dondolo, tutte costruite con materiali e rifiniture di elevata qualità. Noi ci auguriamo che sia solo un esercizio di stile all’insegna della provocazione, visto che agli animali certo non gliene importerà un granché. Se per caso l’argomento vi dovesse incuriosire, date un’occhiata sotto alle cucce minimal (!!?!) di Superfine.
Al Salone Satellite, la sezione dedicata ai giovani designer del Salone del Mobile di Milano, il gruppo di designer Creativeans di Singapore ha presentato una collezione ispirata alla cultura del loro Paese. Pod è un oggetto multifunzionale molto semplice che, grazie allo spicchio che si piega, si trasforma da tovaglietta per la tavola a vassoio o in “coperchio” per coprire i cibi, un’abitudine tipica nelle case di Singapore. Nella collezione ci sono alcune lampade fra cui Mikka, una lanterna che coniuga tradizione e modernità: la struttura in fil di ferro rosso che riprende la forma delle tradizionali voliere asiatiche contrasta con la modernità del neoprene con cui è fatta la calotta, nera fuori e rossa dentro.
Yoko Izawa realizza i suoi gioielli rivestendo forme di acrilico e polipropilene con una maglia elastica di nylon creando così un effetto di velatura. Con questa tecnica l’artista crea oggetti che non rivelano immediatamente la loro natura ma conservano qualcosa di sfuggente, un lato misterioso fatto di ambiguità e transitorietà. Concetti che derivano dai valori della cultura e delle credenze religiose giapponesi, in contrapposizione con il desiderio di certezza della società moderna. Yoko Izawa è nata a Kyoto ma vive e lavora a Birmingham. I suoi sofisticati e bellissimi gioielli sono stati esposti in molte gallerie in UK e in molti altri Paesi.
Spring LED Lamp, la nuova lampada da muro dello studio olandese Toer, ha l’aspetto delicato di un fiore primaverile. Per orientare la luce dove serve basta regolare il gambo del fiore composto da due sottili aste di acciaio flessibili fissate sulla parete. Spring può essere usata singolarmente ma diventa particolarmente decorativa se si crea una composizione “a bouquet” con più lampade. La luce è schermata da un elemento in feltro disponibile in più colori.