All’ultima edizione di Cersaie, il Salone Internazionale della Ceramica per l’Architettura e dell’Arredobagno, Tecnografica ha presentato le ultime grafiche di carte da parati e pannelli decorativi.
Per rappresentare le carte da parati, l’azienda ha scelto di esporre Polly, una grafica in stile jungle dai colori delicati che riproduce un paesaggio incantato.
Lo stile pittorico caratterizzato da tratti lievi e da tonalità pastello può ricordare le illustrazioni dei libri di fiabe o i delicati disegni dell’arte orientale.
La grafica racconta in modo poetico le atmosfere esotiche delle foreste selvagge e rigogliose, dove fra i fiori e gli arbusti si mimetizzano i piccoli pappagalli gialli.
Pur essendo di grande impatto, la carta da parati Polly crea nella stanza un’atmosfera rilassante e suggestiva.
La carta da parati Polly è declinata in quattro varianti: Seafront, Village, River che presentano sfondi in colori pastello e
Panorama che ritrae sullo sfondo un paesaggio montuoso.
Le dimensioni e i colori della grafica sono personalizzabili in base alle esigenze del progetto.
L’illustrazione è interamente dipinta a mano e poi stampata in digitale con l’esclusiva tecnologia SD.
Come tutte le capsule collection di Tecnografica, Polly è proposta su 5 diversi supporti:
TNT e Fabric variabilmente strutturati, Skin dall’effetto levigato, Natural in fibra di cellulosa, privo di solventi chimici, colle viniliche e PVC.
A queste tipologie si aggiunge il supporto H2O in fibra di vetro che, grazie alle particolari caratteristiche di idrorepellenza, è indicato nella decorazione di ambienti umidi come il bagno, gli interni doccia e le spa.
Tutti i prodotti di Tecnografica sono prodotti nel rispetto dell’ambiente e della salute di chi abita gli spazi.
I supporti sono completamente ecologici, esenti da PVC e solventi, privi di metalli pesanti e formaldeide;
gli inchiostri di stampa sono certificati Greenguard Children & SchoolsSM e UL ECOLOGO.
Carta da parati Polly : la stanza diventa una foresta incantata
L’intreccio del vimini è una delle tradizioni artigianali delle Marche.
In particolare, il borgo di Mogliano nei colli maceratesi rappresenta da molte generazioni uno dei riferimenti nazionali nella produzione di arredi, complementi e accessori moda intrecciati.
Nella lavorazione dell’intreccio, i rami del salix viminalis vengono utilizzati come fibra tessile per realizzare oggetti di uso comune come i cesti e le sedie.
A partire dal Rinascimento, i maestri artigiani hanno tramandato la tecnica tradizionale dell’intreccio del vimini.
Quest’arte si è poi evoluta nel tempo grazie all’utilizzo di nuovi materiali, tecniche e forme.
Bottega Intreccio, fondata nel 2014, raccoglie questo importante patrimonio collettivo e lo trasferisce alle nuove generazioni.
Attraverso nuove iniziative imprenditoriali, i giovani designer utilizzano questa tecnica in modo inedito per realizzare arredi, lampade e oggetti con un design più vicino ai gusti contemporanei.
Non solo il vimini ma anche la corda, la pelle ed altri materiali vengono lavorati coniugando sperimentazione e sapere artigianale.
La collaborazione fra Bottega Intreccio e l’architetto Maurizio Bernabei ha dato vita alla serie di lampade modulari “Caratteri” costruite con dei coni intrecciati.
L’assemblaggio dei coni crea paralumi di varie forme e dimensioni che filtrano la luce creando ombre delicate.
I paralumi sono dei pezzi unici realizzati a mano dai Maestri di Mogliano solo con materiali naturali.
Lampade di vimini in forme moderne
In questo articolo mostriamo le immagini dei letti matrimoniali disegnati da Egg-s per Miniforms.
I letti, che si chiamano Shiko Magnum e Shiko Wonder, potrebbero essere definiti “gemelli diversi”.
Entrambi hanno un’immagine giovane, colorata e allegra, caratterizzata da una struttura semplice con piedini leggermente inclinati.
Ciò che li rende diversi è la forma della grande testiera imbottita:
in Shiko Magnum la testiera è arrotondata sugli angoli mentre in Shiko Wonder è rettangolare con cuciture laterali che la rendono simile ad un grande cuscino.
In tutte e due le varianti la testiera grande, colorata ed evidente è l’elemento che rende espressivo il design.
Il nome Shiko è un rito del sumo, lo sport nazionale del Giappone.
In questa forma di lotta corpo a corpo i due sfidanti si affrontano con l’obiettivo di atterrare o estromettere l’avversario dalla zona di combattimento.
Come in tutte le arti orientali, anche il rito Shiko ha significati profondi:
i lottatori alzano la gamba e poi la sbattono a terra con energia per mandare via gli spiriti cattivi.
Per disegnare i letti, i designer Gaia Giotti, Giona Scarselli e Cristina Razzanelli dello studio Egg-s si sono ispirati a questa lotta giapponese:
come nel gesto atletico, i letti Shiko evocano una solidità e sicurezza che trova la sua forza nella morbidezza della grande testiera.
Letti Shiko di Miniforms : gemelli diversi lottatori di sumo
Inkiostro Bianco lancia GoldenWall 2018, una collezione luxury di carte da parati.
I dieci soggetti della collezione sono caratterizzati da decori molto eleganti che riprendono le geometrie dell’art decò.
I motivi in tonalità che si avvicinano all’oro, al perla e all’argento spiccano su sfondi materici molto scuri che evocano i broccati, la pergamena e il marmo.
La collezione crea atmosfere sofisticate raccontando spazi misteriosi e suggestivi:
giardini fatati abitati da figure femminili che ricordano le fate e le muse, giungle lussureggianti abitate da uccelli con le piume variopinte, boschi fitti dove si mimetizzano i cerbiatti.
In altri soggetti i motivi più grafici e lineari creano simmetrie e ripetizioni che ricordano anche gli archi di architetture classiche.
Carta da parati stile Art Decò : GoldenWall collection
Se vi piace l’atmosfera rustica e retrò delle case di una volta, potete ricrearla con le piastrelle che riproducono il look delle cementine di recupero.
Ricordate però che le cementine sono anche un’idea interessante per creare un bel contrasto che scalda un interno molto moderno.
Se volete approfondire qual è la vera storia delle cementine, ne abbiamo già parlato in un altro articolo a cui vi rimandiamo.
Come abbiamo già detto, è molto difficile trovare delle cementine originali.
Ecco perché molte aziende ne stanno proponendo delle belle imitazioni.
Quelle della Collezione Ottocento di Ragno sono in grés porcellanato, un materiale molto resistente e facile da pulire.
Gli otto colori delle piastrelle della collezione nel formato 20X20 cm sono neutri e polverosi, in tonalità calde o fredde.
Nella variante decorata, Ottocento propone pattern di 20 elementi decorativi diversi in due varianti di colore, dove i motivi sono quelli geometrici tipici dell’epoca.
Le piastrelle, adatte sia per le pavimentazioni che per i rivestimenti murari, possono anche essere utilizzate per rivestire pannelli decorativi, piani di lavoro in cucina o per creare dei “tappeti” decorativi per animare pavimentazioni più omogenee.
Collezione Ottocento di Ragno : l’atmosfera retrò delle cementine