Per progettare Woodspot, Alessandro Zambelli si è ispirato a Magritte e al suo modo particolare di scomporre il profilo degli oggetti per poi ricomporli in maniera surreale e visionaria. La nuova lampada da tavolo di Zambelli, progettata per Seletti, è caratterizzata da un diffusore in abete naturale assemblato e verniciato a mano che proietta la luce attraverso una cornice tridimensionale dalla forma geometrica e inattesa. Il diffusore, declinato nei colori bianco avorio, rosa cipria e verde acqua è sorretto da un elemento inclinato simile a un piedistallo portafoto che si inserisce in un supporto in fusione. La nuova lampada da tavolo Woodspot sarà presentata alla prossima edizione di Maison et Object, la fiera internazionale che si terrà a Parigi dal 5 al 9 settembre 2014.
La versione in nero mat e bianco lucido di questo servizio da tè mi piace molto. Il design è classico ma allo stesso tempo molto comunicativo grazie alle linee panciute dei vari elementi. Dopo aver già vinto altri riconoscimenti, il servizio in porcellana EVA di Maia Ming Designs quest’anno è stato selezionato come semi-finalista dei Delta Awards, un prestigioso premio che seleziona i prodotti che si distinguono per il design, la qualità e la soddisfazione, anche emotiva, che offrono agli utilizzatori. Maia Ming, la designer che ha creato il srevizio, lo ha chiamato EVA per rendere omaggio ad un’altra designer, l’ungherese Eva Zeisel famosa per le sue realizzazioni in ceramica. Maia Ming è originaria delle Hawaii, è nata da madre svedese e padre cinese e vive a Barcellona. Ha scoperto la sua passione per la ceramica in Italia e il suo modo di disegnare mette insieme le culture asiatica e scandinava. La forma morbida e l’immagine espressiva degli elementi che compongono il servizio da tè EVA riflettono bene questo approccio multiculturale e trasmettono l’attenzione che la designer dedica nel creare degli oggetti di uso quotidiano in grado di dare anche un piacere sensoriale a chi li utilizza.
Il tavolino Net di Benjamin Hubert per Moroso ha un disegno semplice che diventa molto interessante grazie al materiale con cui è realizzato. Il piano a disco e le gambe a cilindro del tavolino sono fatti interamente con l’acciaio espanso, un materiale normalmente utilizzato in ambito industriale. La trasparenza della rete rende l’immagine di questo tavolino estremamente leggera. Net è proposto in varie dimensioni e altezze e in una gamma di colori vivaci ottenuti con verniciatura a polveri. Il designer Benjamin Hubert, che si occupa di interior design, installazioni architettoniche e progettazione di arredi e lampade, dedica molta attenzione allo studio di materiali e processi di produzione innovativi. Per questo il team del suo studio londinese è composto, oltre che da designer, anche da ricercatori e ingegneri che studiano e sperimentano le nuove applicazioni dei materiali.
“E’ talmente perfetto che sembra vero”… quante volte vi è capitato di dire questa frase osservando la bellezza della Natura? Nell’arte ma non solo, la Natura è da sempre grande fonte di ispirazione e il riuscire a riprodurne la perfezione e la complessità è sempre stata per l’uomo una sfida irresistibile. Certamente la collezione di tavolini “Up in the air” dei creativi spagnoli Amón Úbeda e Otto Canalda per Viccarbe presentata all’ultimo Salone del Mobile nasce da questa tensione. Catturare la bellezza dei pesci rossi che nuotano in un’acqua limpidissima non è stato semplice, ma i creativi spagnoli hanno trovato la soluzione tecnica: sui piani dei tavolini bianchi a forma cilindrica hanno “annegato” nel silicone trasparente resistente ai raggi UV delle copie iper-realistiche dei pesci, proteggendoli poi con un vetro ottico antiriflesso. I pesci sono fatti a mano da Juanjo che è stato un appassionato pescatore ma ora fa lo scultore di animali subacquei.
Quest’oggetto che a prima vista non si capisce che cos’è e che colpisce per il design pulito e tecnologico è Align, la penna a sfera progettata dallo studio londinese Poetic Lab fondato dai designer Hanhsi Chen e Shikai Tseng. Il particolare meccanismo di apertura crea un disassamento che “rompe” la linea filante della penna. I designer di Poetic Lab, che ovviamente credono nella potenzialità dei nuovi strumenti digitali, con questo progetto lanciano un messaggio per riportare l’attenzione su strumenti come la penna che rischiano purtroppo di diventare obsoleti. Non solo con l’intento di voler preservare le tradizioni ma per sottolineare l’importanza di continuare a scrivere, pensare e creare. L’ispirazione viene quando meno te lo aspetti e quando accade è utile tracciare subito uno schizzo a mano libera con la penna sulla carta per non rischiare che l’idea vada perduta.