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IL MONDO COLORATO DI PANTONE

Tiny PMS Match blog - Inka Mathew

La mazzetta Pantone è un insostituibile strumento di lavoro per i grafici e gli interior designer. Ma al di là della sua utilità in ambito professionale, è un oggetto bello di per sè che sprigiona energia e che attrae chiunque abbia l’occasione di prenderlo in mano. Non potrebbe essere altrimenti visto che la mazzetta Pantone raccoglie nelle sue pagine a striscia praticamente tutti i colori mostrandoli in tutte le loro possibili gradazioni. Sarà per questo che il marchio Pantone è diventato famoso e che la sua mazzetta continua ad essere l’ispirazione di tanti prodotti e progetti. Ad esempio la designer Inka Mathew ha dedicato alla famosa mazzetta Tiny PMS Match, un blog poetico e delicato dove le fotografie delle tacche Pantone abbinate a piccoli oggetti dello stesso colore diventano l’occasione per raccontare delle storie di vita quotidiana.

Txaber design

Un’altra applicazione interessante è quella del designer Txaber di Bilbao che ha creato il packaging di una birra vestendo le lattine con i colori Pantone che corrispondono alla tonalità della birra in esse contenuta.

Txaber design
Txaber ha anche creato dei poster dove i pixel che compongono le immagini sono delle piccole tacche Pantone contrassegnate con il loro relativo codice. Fra questi c’è anche una rivisitazione della Marylin di Andy Warhol.

Fra l’altro… se visitate in questo periodo il sito Pantone troverete degli interessanti suggerimenti di regali natalizi “in stile Pantone”.

PANTONE

THE JANE NELL’EX CAPPELLA DI ANVERSA

the jane restaurant Anversa

Il progetto di conversione di una ex cappella dell’ospedale militare di Anversa nell’elegante ristorante The Jane nasce dalla collaborazione dell’olandese Piet Boon che ha curato il design degli interni con Studio Job e .PSLAB. La parte centrale della grande navata è arredata con tavoli rotondi neri mentre lungo il perimetro sono state posizionate delle ampie sedute. Nella zona in cui c’era originariamente l’altare c’è ora un volume in vetro e ferro che contiene la cucina. Il soffitto affrescato e il pavimento di piastrelle bianche e nere sono stati conservati mentre le grandi vetrate della chiesa sono state sostituite con cinquecento pannelli di vetro colorato creati dallo Studio Job. Le immagini raffigurate nei pannelli sono un originale mix di soggetti a tema religioso e di elementi che hanno a che fare con il cibo e la cucina. Il bellissimo grande lampadario con bacchette in ferro e sfere di vetro soffiato che caratterizza ulteriormente l’ambiente è opera dei lighting designer di .PSLAB. Sulla balconata della cappella si snoda un grande bancone bar con piano in legno di ulivo e sgabelli neri. La suggestione della location e la particolarità dell’intervento di architettura di interni rendono The Jane sono un eccezionale teatro dove sperimentare la raffinata cucina dello chef stellato Sergio Herman e dello chef Nick Bril.

TOTEM DA PORTARE IN TAVOLA

Cheburashka - luca nichetto

A prima vista Cheburashka sembra una strana scultura primitiva, non solo per la forma ma anche per il materiale dai toni nero-bruniti. Si tratta in realtà di un set in ceramica che celebra il rituale della condivisione del cibo e che è composto da più elementi impilabili: un contenitore grande da cui attingono tutti i commensali dotato di ampie maniglie e coperchio da usare come piatto per il cucchiaio da servizio e da due ciotole uguali. Gli autori di Cheburashka sono i designer Luca Nichetto (italiano) e Lera Moiseeva (russa e newyorkese di adozione). Il set è prodotto nella città russa di Suzdal da Dymov Ceramics con un antico metodo di produzione piuttosto complesso che prevede una fase di affumicamento della ceramica.

Cheburashka - luca nichetto

IL NASTRO DI MÖBIUS

tavolino mobius - kristalia

Un nastro ritorto che forma un cerchio. Così si può descrivere Mobius, il tavolino in lamiera piegata che visto dall’alto rivela tutta la sua bellezza. Utilizzabile sia con che senza piano in vetro, Mobius è stato creato per Kristalia dai designer Paolo Lucidi e Luca Pevere. “Volevamo creare un oggetto di design che fosse facilmente realizzabile ma che avesse allo stesso tempo un impatto visivo notevole”: per raggiungere l’obiettivo i designer sono ricorsi alla matematica, più precisamente al “nastro di Möbius”, la figura geometrica scoperta dal matematico tedesco August Ferdinand Möbius.

tavolino mobius - kristalia

tavolino mobius - kristalia

tavolino mobius - kristalia