E’ impossibile non rimanere colpiti dal fascino di Palazzo Gorgoni. Nel cuore del comune salentino di Galatina l’antica residenza che risale al 1780 è stata riportata al suo originale splendore grazie ad un attento restauro durato due anni. Precedentemente i proprietari coadiuvati dagli architetti di Spaceplanners hanno studiato l’architettura del palazzo per identificare la miglior soluzione progettuale che consentisse di rimodellare gli spazi in funzione delle nuove esigenze senza compromettere il grande valore architettonico dell’edificio. Un lavoro durato tre anni nel corso dei quali sono stati scelti gli artigiani e i materiali più adatti al delicato restauro. Gli esterni, lo scalone, le terrazze e i cortili sono tornati al loro antico splendore e negli interni convivono in perfetta armonia la storia, il design e l’arte accanto ad alcuni pezzi di artigianato etnico. Il gusto e la misura con i quali sono stati inseriti tutti gli elementi di arredo e decorazione rispecchiano la grande passione per questo progetto e il rispetto per la cultura e la storia di questo luogo. Un’atmosfera unica della quale oggi possono godere tutti: nelle eleganti 16 suite di Palazzo Gorgoni si può soggiornare durante un viaggio alla scoperta delle bellezze del Salento.
La mattonella Atlas creata dallo studio LaSelva è caratterizzata da un bellissimo decoro a linee sinuose che è declinato in una serie di bellissime varianti di colore. A seconda di come viene posata (sei le posizioni possibili) può dare vita a pavimentazioni animate da percorsi finiti oppure da labirinti infiniti. Atlas può essere prodotta in materiali e finiture diverse, in ceramica opaca, lucida o goffrata ma anche in calcestruzzo. Questi materiali diversi la rendono adatta ad essere utilizzata per pavimentazioni in interni o all’esterno, come decorazione ma anche come rivestimento per i marciapiedi. Lo studio di design LaSelva fondato da Manuel Bañó e David Galvañ opera in Spagna e Messico e ha sviluppato prodotti per importanti marchi internazionali.
Sospensione Vanamo
Le lampade della designer finlandese Maija Puoskari ricordano i colori e le forme della natura nordica. La sospensione Vanamo si ispira ad un piccolo fiore a forma di campana che cresce nelle foreste e che emana un intenso profumo specialmente di notte. Vanamo è realizzata con metallo verniciato a polvere e vetro soffiato.
Nel caso della lampada Liuku il vetro soffiato è invece abbinato con il legno. Il diffusore in vetro è appoggiato su un elemento in legno dalle forme tondeggianti: questo sistema senza agganci crea una sovrapposizione fra i due materiali e nasconde la sorgente luminosa a LED.
Alcuni dei progetti di Maija Puoskari sono stati esposti all’ultimo Salone Satellite di Milano.
Liuku by Maija Puoskari
Danit Peleg ha speso 2.000 ore per stampare la sua collezione di abiti. Sì… stampare…avete letto bene, perché gli abiti di Danit non sono fatti di tessuto ma sono interamente realizzati con una stampante 3D “casalinga”. Gli abiti sono composti da filamenti che formano una rete geometrica elastica e resistente che prende la forma delle curve del corpo con un effetto di trasparenze ultra femminile simile a quello del pizzo. L’elasticità del materiale asseconda i movimenti con un sorprendente effetto a rimbalzo. Per arrivare a questi risultati, la giovane designer diplomata allo Shenkar College of Engineering and Design in Israele ha effettuato esperimenti con la tecnologia della stampa 3D collaborando con gli esperti del settore di TechFactory Plus e XLN community e poi ha progettato gli abiti utilizzando un software per la modellazione digitale. Un progetto complesso e visionario che apre nuove frontiere nel settore della moda: chissà se in futuro si potrà partire senza valigia e stampare al momento il vestito che serve in hotel oppure scaricare i file dal computer e realizzare da soli a casa il proprio guardaroba? Per saperne di più, guardate il video qui sotto.