Il progetto di questa casa nella regione catalana della Spagna sviluppato dallo studio Anna & Eugeni Bach si rifà all’architettura dei magazzini agricoli tradizionali tipici della zona. L’edificio è stato quindi pensato in modo da potersi inserire armoniosamente nel paesaggio rurale della zona, così come stabilisce la severa normativa che regola l’edilizia nella regione. Per garantire la privacy della famiglia che abita la casa, nello spazio interno di notevole altezza sono stati inseriti ambienti più contenuti e raccolti. Per poter essere tutti illuminati dalla luce naturale e per godere della bellezza del panorama, gli ambienti distribuiti su più livelli sono stati dotati di aperture a finestra. Negli interni il bianco e il grigio chiaro della pavimentazione continua contrastano con il tono rossastro di ampie murature in mattoni lasciati a vista e con i toni biondi del legno utilizzato per la struttura del soppalco. Attraverso ampie porte finestre vetrate, il living al piano terra si apre su una grande area esterna sormontata la una esile struttura metallica che d’estate può essere coperta. Gli spazi interni sono messi in connessione grazie a grandi porte scorrevoli. In tutti gli ambienti, gli arredi sono pochi e molto semplici.
Il sistema letto Frame di Monica Graffeo per Twils è concepito per adattarsi ad un concetto moderno di casa dove oggi più che mai, per limitazioni di spazio oppure perché si sceglie di vivere in ambienti open space, tutte le funzioni dell’abitare si trovano a convivere insieme. La testiera si alza per diventare divisore di spazi, schermo per proteggere la privacy ma anche agile struttura con bastone e mensola per riporre abiti, oggetti e libri. L’intelaiatura della struttura è realizzata in metallo verniciato ed è rivestita in tessuto sul lato letto per funzionare da poggia-schiena. Il sistema Frame può anche essere declinato in versione sofà che diventa letto alla sera.
La lampada Nebra disegnata da Sebastian Herkner per FontanaArte e presentata all’ultima edizione di Euroluce non sarebbe esistita se non fosse arrivata la tecnologia LED. Se prima infatti la forma tonda della lampadina faceva sì che tutte le lampade dovessero necessariamente avere forme panciute ora il LED, decisamente meno ingombrante, permette di pensare con più libertà ad altre forme. Nel caso della lampada a sospensione Nebra la sfera si trasforma in un disco piatto. Il nome si rifà a uno dei più importanti ritrovamenti archeologici del XX secolo: il Disco di Nebra, una lastra in metallo con applicazioni in oro risalente all’età del bronzo.
Realizzata in vetro pressato, Nebra dà il suo meglio quando è utilizzata in gruppo, combinando le due diverse dimensioni e le colorazioni nelle quali è proposta: trasparente, verde e tabacco.
Le carte da parati Wallpepper nascono dalla collaborazione con architetti e progettisti provenienti da vari ambiti. I soggetti spaziano da illustrazioni di ampio formato per creare “affreschi” a tutta parete a grafiche più minute e regolari adatte a decorare porzioni di muro più ridotte. Per aiutare il cliente a scegliere la carta da parati, Wallpepper mette a disposizione nel suo sito un divertente sistema di visualizzazione che mostra l’effetto di tutti i soggetti in varie tipologie di ambiente. Chi invece per scegliere vorrà farsi un’idea più precisa di come starà la carta da parati a casa propria, potrà ricevere una visualizzazione che simula il risultato finale semplicemente mandando una foto dell’ambiente e le misure del muro.
Al di là dei soggetti proposti nella galleria, Wallpepper realizza anche progetti speciali su misura per chi vuole dare un tocco molto personale alla propria casa o per i professionisti che vogliono dare una identità forte e distintiva ad uno spazio commerciale.
Le carte da parati Wallpepper possono essere utilizzate in tutti gli ambienti, anche in bagno, in cucina o nella camera dei bambini perché sono resistenti, idrorepellenti e antigraffio.
Nel cuore di Roma, negli spazi del nobile palazzo di via del Babuino che ospitavano la storica boutique di Chanel, il marchio ha aperto a settembre il suo temporary shop che, in stile Chanel, si chiama “Boutique Effimera” e che interpreta il binomio maschile-femminile, un tema caro a Gabrielle Chanel. Le pareti perimetrali total white degli interni sono segnate da esili strutture metalliche continue bianche e nere che, disegnando geometrie 3D irregolari, diventano qua e là il sostegno delle mensole espositive. Al centro dello spazio gli oggetti sono esposti su volumi realizzati in materiali grezzi a contrasto. Il bianco delle pareti è interrotto da motivi floreali; questo tema decorativo viene “esploso” in un affresco a tutta parete nel passaggio dedicato ai profumi e ai prodotti beauty che collega i due ambienti della boutique. Il primo spazio è dedicato al prêt-à-porter, alle calzature, alle borse, agli accessori e all’orologeria mentre il secondo spazio ospita lo sportswear. Sul retro della boutique si scopre un suggestivo cortile con una fontana e un glicine centenario.