La lampada da tavolo Copycat è stata disegnata per Flos da Michael Anastassiades. Il designer la descrive così: “Due sfere che sfiorano l’un l’altra. Una piccola in materiale prezioso, adagiata nella zona d’ombra di quella più grande in vetro, illuminata”.
Anche Copycat, come tutte le altre lampade firmate da Anastassiades, rispecchia nel design lo stile minimale ed elegante del designer cipriota che lavora a Londra. Copycat è una piccola scultura luminosa che emana una luce diffusa e che evoca con la sua geometria semplice immagini poetiche: una sensazione di protezione e vicinanza, un equilibrio perfetto e delicato.
La sfera più piccola, proposta in varie finiture, racchiude una sorgente Led che irradia un fascio luminoso all’interno della vicina sfera in vetro, garantendo così una luce omogenea e uniforme.
Poltrona Womb Chair di Eero Saarinen
Eero Saarinen fu un grande sperimentatore di nuove tecniche produttive e di nuovi materiali come il legno compensato curvato e la fibra di vetro. Fu proprio con quest’ultimo materiale che Saarinen creò nel 1948 la poltrona Womb Chair stimolato da Florence Knoll che gli commissionò il progetto di una seduta in grado di garantire il massimo della comodità. La Womb Chair, sviluppata in collaborazione con un cantiere navale del New Jersey che utilizzava la fibra di vetro per la costruzione delle barche, fu concepita come un guscio accogliente: la morbidezza e le qualità ergonomiche della poltrona vennero ottenute non solo grazie alla presenza di una adeguata imbottitura ma soprattutto sfruttando la naturale elasticità di quello che all’epoca era un nuovo materiale ancora poco usato nel settore dell’arredamento. La Womb Chair ha un design fluido ed espressivo che ancora oggi è assolutamente moderno. Ecco perchè, dopo essere uscita per un certo periodo di produzione, è ritornata recentemente a far parte della collezione di arredi dell’azienda Knoll. La poltrona è accompagnata dall’elemento Ottoman ed è proposta anche in versione due posti.
Servizio da tavola Jomon by Cookplay
La cucina fusion che mescola le tradizioni culinarie dei vari Paesi non è più solo una moda ma è un’alternativa ormai entrata a far parte delle nostre abitudini. Ma non solo: sempre più spesso anche le ricette tipiche italiane vengono presentate “alla maniera giapponese”, in piccole porzioni impiattate con una estetica molto curata che cattura lo sguardo oltre che il palato. A tutto questo si aggiungono il trend dello street food e di mangiare, invece che seduti a tavola, in modo più informale stando in piedi.
Tutte queste novità si riflettono anche nel design degli oggetti per la tavola che cambiano nelle forme e nelle dimensioni. Il set Jomon di Cookplay ne è un bellissimo esempio: il servizio, creato dalla designer basca Ana Roquero, è formato da piccole coppette a forma di conchiglia, perfette per essere tenute sul palmo della mano. Il foro sul lato delle coppette, oltre ad essere un piacevole particolare estetico, ha anche la funzione pratica di permettere l’eventuale inserimento delle bacchette giapponesi. Il set è completato da un vassoio in legno dotato di incavi per l’alloggiamento delle coppette. Jomon è un’idea dal design essenziale perfetta per consumare un pasto in piedi oppure per apparecchiare la tavola in modo più fresco e creativo.
Il portacandele Pond dello studio giapponese Design for Industry fondato dal designer Daisuke Kitagawa è un oggetto minimale ed elegante. La fiammella della candela che si riflette sulla superficie metallica lucidissima del vassoio crea un effetto suggestivo che ricorda la scia di luce iridescente della luna su uno specchio d’acqua. Il portacandele Pond è proposto in due formati (elemento singolo per una candela e vassoio per tre candele) e in tre differenti varianti cromatiche con tonalità metalliche che vanno dall’argento, all’oro, al bronzo. Pond è un oggetto semplice ma curatissimo nei dettagli che crea con la sua luce magica una dolce atmosfera natalizia.