La paglia di Vienna, riconoscibile per il motivo a fori equidistanti, è un “tessuto” realizzato con un intreccio di fili sottili di canna d’India trafilata.
Questo materiale vegetale ha origini antichissime che risalgono addirittura agli antichi Egizi.
Ad esempio, nello splendido Museo Egizio di Torino sono esposti alcuni arredi risalenti al 1600 a.C. realizzati con questo tessuto intrecciato che furono rinvenuti nella tomba dell’architetto Kha nella città di Deir Al Medina.
Ma allora perché questo materiale si chiama “paglia di Vienna”?
Il nome si deve alla grande diffusione in tutto il mondo dalla metà dell’Ottocento delle sedie dell’azienda viennese Gebrüder Thonet caratterizzate appunto da questo materiale.
Grazie alla grande resistenza alla trazione e alla superficie liscia, la paglia di Vienna viene utilizzata per realizzare sedute e schienali di sedie e divanetti, rivestimenti di mobili e divisori.
Questo materiale naturale caratterizza gli arredi con un’eleganza senza tempo e, essendo traforato, li rende esteticamente leggeri.
Lo studio di design Atelier 2+ di Bangkok ha disegnato Cane Collection, una famiglia di arredi che ha come denominatore comune la paglia di Vienna.
La collezione comprende molti pezzi che vanno da tutti i tipi di sedute agli armadi, al letto al paravento.
Il design che abbina la paglia di Vienna a strutture realizzate in diverse essenze reinterpreta in chiave contemporanea la tradizione degli arredi prodotti con questo materiale.
Il sapore della collezione rispecchia l’origine dei due designer Ada Chirakranont e Worapong Manupipatpong di Atelier 2+ Studio che sono di origine thailandese e svedese.
La collezione è realizzata da Podium Manufacturer, un produttore di arredamento Tailandese che ha una lunga esperienza nelle lavorazioni artigianali del legno.
La paglia di Vienna caratterizza una collezione di arredi
Il design minimalista di questa famiglia di ciotole è opera dello studio giapponese Nendo.
Le ciotole di varie dimensioni che compongono il servizio possono essere impilate in tanti modi diversi.
Si creano così delle conformazioni curiose che potrebbero ricordare quei funghi che crescono l’uno dentro l’altro.
Da qui il nome Fungi che è stato dato alla collezione creata per il brand cinese Zens.
Le ciotole l’una sull’altra danno vita a torri dall’aspetto delicato dove i pezzi sfidano la forza di gravità come fanno gli equilibristi.
Lo spessore esiguo del materiale insieme al bianco e ai colori tenui non fanno che esaltare l’eleganza eterea di questo sofisticato servizio.
Il set Fungi è formato da sette ciotole che possono essere utilizzate semplicemente per decorare l’ambiente oppure per assolvere a diverse funzioni.
Le ciotole più capienti possono accogliere degli oggetti o della frutta mentre le più piccole sono adatte ad esempio per le salse.
Ci sono poi anche delle ciotole meno profonde da usare per far galleggiare le candele e delle ciotole più capienti da utilizzare come vaso da fiori.
Ciotole impilabili che sfidano la forza di gravità
Piscina è da sempre sinonimo di sogno.
Chi non ha mai chiuso gli occhi immaginandosi in totale relax nel proprio giardino a godere del sole sulla pelle in compagnia dell’acqua?
Scegliere questi prodotti oggi non è più così lontano dalla realtà, grazie alle piscine fuori terra che rendono tutto più fattibile sia in fatto di spazi che di risorse economiche.
Studiate per soddisfare i gusti di ogni cliente, le diverse tipologie di piscine rispondono perfettamente a ciò che ognuno sogna per il proprio spazio esterno e per i propri momenti di relax.
Tra le soluzioni più interessanti non si può non citare la piscina fuori terra firmata Piscine Castiglione, un esempio di come un sogno può diventare realtà semplicemente adottando qualche accorgimento in funzione del proprio spazio e del proprio budget.
Quella di Cala Porto Rosso in Puglia è una piscina dallo charme mediterraneo, progettata con forma rettangolare e con idromassaggio secondo la tecnica Bluestyle.
Un dettaglio che rende ancora più suggestivo il panorama sulla costa adriatica.
Il rivestimento interno in Pvc bianco della vasca e del solarium che la circonda regala all’ambiente candore ed eleganza (foto sotto).
Le pareti in cristallo stratificato e il bordo sfioro a cascata sono le caratteristiche dell’affascinante piscina realizzata nel cuore delle colline bergamasche in una casa privata.
La pavimentazione è stata realizzata in color wengé e il rivestimento in pietra basaltina, dettagli che si legano con naturalezza al cristallo della vasca.
Anche per la piscina nello splendido scenario di Maratea è stata utilizzata la tecnica Bluestyle bordo a sfioro.
La sua forma libera la rende interessante e ancora più affascinante, inserendola perfettamente nel panorama circostante.
Si potrebbe definire una cascata sul mare.
In Toscana, a Punta Ala, è stata realizzata la piscina Myrtha Skimmer a forma libera di 43 metri quadrati con profondità da 1,10 a 2,20 metri pensata esclusivamente per il relax.
Totale armonia tra il gres dai colori caldi del pavimento, il pvc bianco e mosaico ceramico del rivestimento e la bordatura in Peperino grigio scuro.
L’idromassaggio garantisce comfort e relax a qualsiasi età, con gli amici o con la famiglia.
Regalarsi una piscina significa dedicarsi del tempo per sé, delle coccole che sempre più difficilmente riusciamo a concederci con i ritmi e il caos di ogni giorno.
La realizzazione di una piscina presuppone però la disponibilità di un budget per poter scegliere la vasca che risponda alle proprie esigenze.
Con l’ideazione delle piscine fuori terra è molto più semplice riuscire a concretizzare questo desiderio perché non servono più enormi spazi esterni e i costi di realizzazione sono più contenuti.
E anche la manutenzione è più facile da gestire e costa meno.
I vantaggi delle piscine fuori terra sono molti e sempre più clienti decidono di scegliere questa soluzione per regalarsi un’oasi di relax appena fuori dalla porta di casa.
La “Wikkelhouse“, traducibile come “casa da Imballaggio”, è una casa modulare fatta di cartone 100% riciclabile che si assembla in sole 24 ore.
Questo nuovo modo di costruire potrebbe rappresentare una rivoluzione nel settore.
La Wikkelhouse è tre volte più sostenibile rispetto alle costruzioni tradizionali, può durare almeno 100 anni e i moduli possono essere riutilizzati.
I moduli del sistema Wikkelhouse vengono realizzati avvolgendo 24 strati di cartone ad alta resistenza intorno ad uno stampo a forma di casa.
Wikkelhouse from Wikkelhouse on Vimeo.
Per evitare alterazioni quando piove, ogni strato di cartone viene ricoperto con un foglio di materiale impermeabile che è anche traspirante per consentire la fuoriuscita dell’umidità.
A protezione della luce solare e dei raggi UV, esternamente la casa viene rivestita in legno di pino tinto.
Il sistema componibile è estremamente flessibile:
la grandezza della casa varia a seconda di quanti moduli vengono interconnessi in sequenza, quindi teoricamente non ci sono limiti.
La costruzione può essere destinata a qualsiasi uso aggiungendo opportunamente i segmenti che contengono il bagno, i servizi igienici e la cucina.
La Wikkelhouse può essere una camera degli hobby o una piccola dependance per gli ospiti in giardino, una casa di vacanza, un ufficio ma anche una vera e propria abitazione.
Data la sua leggerezza, normalmente non sono necessarie fondamenta, quindi la costruzione ha un impatto ridotto sul terreno e può anche essere posizionata su un tetto.
La casa di cartone può anche essere destinata ad alloggio temporaneo ed è già stata installata in diversi campeggi in tutta Europa.
Al momento la Wikkelhouse si può acquistare in Germania, Regno Unito, Francia, Belgio, Danimarca, Lussemburgo e Paesi Bassi ma presto sarà disponibile anche in Italia.
Il progetto Wikkelhouse è nato alcuni anni fa quando la società di Amsterdam Fiction Factory che si occupava di scenografie teatrali, arredamento e allestimento negozi ha deciso di ampliare la produzione.
E’ stata così creata la linea di case di cartone.
Casa di cartone riciclabile, modulare e antisismica